Questa rassegna giurisprudenziale si propone di esaminare le principali novità delle sentenze e ordinanze della settimana.
Pec con casella piena: la notifica non si perfeziona
Le Sez. Unite Civ. della Corte di Cassazione, con sentenza n. 28452 del 5 novembre 2024, hanno risolto un contrasto giurisprudenziale riguardante il perfezionamento della notifica tramite pec. La questione centrale- se la notifica possa considerarsi valida qualora la PEC non venga consegnata a causa della casella postale piena del destinatario-ha trovato soluzione con il seguente principio di diritto: la notifica si considera perfezionata solo se è generata la RdaC (ricevuta di avvenuta consegna).
Azione revocatoria e fondo patrimoniale: gli effetti sui terzi
Con la sentenza n. 28593 del 2024, la III Sez. Civ. della Corte di Cassazione ha ribadito alcuni principi in materia di azione revocatoria al fine di definire un equilibrio tra la tutela dei creditori e le transazioni immobiliari.
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Consenso informato: la sentenza n. 3608/2024 del Tribunale di S. Maria Capua Vetere
La recente sentenza del Tribunale di S. Maria Capua Vetere, n. 3608 del 4 ottobre 2024, ha suscitato un grande dibattito sul tema del consenso informato in ambito sanitario, in particolare in relazione all’interruzione volontaria di gravidanza. Il giudice ha rigettato la domanda di risarcimento presentata da una donna che sosteneva di non essere stata informata tempestivamente del suo stato di gravidanza da parte della struttura sanitaria. La sentenza ha sottolineato l’importanza della prova della volontà abortiva e ha escluso che la precedente interruzione di gravidanza e l’intervento di sterilizzazione tubarica potessero costituire presunzioni sufficienti. Questo articolo mira ad analizzare i dettagli del caso, la decisione del tribunale, le sue implicazioni sul consenso informato e sui diritti delle pazienti.
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Avvocati in Studi Associati: lavoro autonomo o subordinato?
La Sezione Lavoro (Corte di Cassazione, n. 28274/2024) ha ribadito il principio dell’irrinunciabilità delle garanzie di autonomia e indipendenza degli avvocati, a tutela sia del corretto esercizio della professione nei confronti del cliente e sia del ruolo insostituibile al medesimo spettante per la tutela dei diritti fondamentali e, in ultima analisi, per la garanzia dello stato di diritto nel suo complesso.
Limiti all’azione condominiale sul diritto di servitù
Con l’ordinanza n. 28675 del 7 novembre 2024, la Corte Suprema di Cassazione ha respinto il ricorso di un condominio contro una proprietaria confinante in tema di servitù di passaggio. L’ordinanza conferma la validità del diritto, opponibile grazie alla trascrizione nei registri immobiliari, e chiarisce i limiti dell’amministratore condominiale nell’intraprendere azioni straordinarie senza un mandato unanime.