Questa rassegna giurisprudenziale si propone di esaminare le principali decisioni di legittimità della settimana.
Tariffe minime nazionali per gli avvocati: obbligo di disapplicazione
La recente pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (C438-22 del 25-01-2024) ha chiarito alcuni aspetti relativi alla legittimità delle tariffe minime degli avvocati negli Stati membri dell’Unione europea. La CGUE ha affermato che una legge nazionale che impedisce alle parti di negoziare compensi inferiori viola le regole europee sulla concorrenza. Infine, La Corte di Lussemburgo ha sottolineato che sarebbe preferibile lasciare che avvocati e clienti concordino liberamente gli onorari, anziché imporre tariffe minime tramite leggi nazionali.
Patrocinio gratuito a spese dello Stato: liquidazione del compenso per la fase preparatoria all’istruttoria
La recente ordinanza della Corte di Cassazione, n. 2502 del 2024, ha precisato alcuni aspetti riguardo alla liquidazione del compenso del difensore per la fase preparatoria nei procedimenti penali. La Corte di Cassazione ha stabilito che, anche in caso di estinzione del procedimento penale per prescrizione, l’avvocato che ha ottenuto il patrocinio gratuito ha comunque diritto al proprio compenso per la fase istruttoria. Questo diritto sussiste a condizione che l’avvocato abbia svolto attivamente compiti essenziali per la preparazione del caso, come il deposito della lista testimoniale e la citazione dei testi.
L’efficacia probatoria della stampa dei movimenti contabili tramite home banking
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 2607 del 2024, ha stabilito che la stampa dei movimenti contabili effettuata autonomamente dai correntisti tramite l’home banking gode di una presunzione di conformità ai documenti bancari ufficiali. Questo significa che, in assenza di una contestazione specifica e dettagliata da parte dell’istituto di credito, tali documenti possono essere considerati affidabili e utilizzabili come prova nel processo.
La dichiarazione di nullità del matrimonio: le implicazioni nei diritti successori
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 1772 del 17 gennaio 2024, ha stabilito che il diritto alla quota ereditaria del coniuge superstite cessa solo quando sono presenti contemporaneamente due condizioni essenziali e interconnesse: la nullità del matrimonio e la mancanza di buona fede da parte del coniuge superstite. Questo principio sottolinea l’importanza della buona fede come elemento determinante degli aspetti successori in seguito alla dichiarazione di nullità del matrimonio.
Rinuncia abdicativa: dibattito tra funzione sociale e meritevolezza degli interessi privati sottesi
La recente questione affrontata dal Tribunale dell’Aquila, con sentenza RG 233/2024, ha sollevato un dibattito giuridico fondamentale, incentrato sulla compatibilità della rinuncia abdicativa con il principio della funzione sociale della proprietà e la valutazione della meritevolezza degli interessi privati sottesi. Il dibattito si articola su due correnti interpretative divergenti. Da un lato, vi è chi sostiene la primazia della funzione sociale della proprietà, sottolineando la necessità che la rinuncia abbia un impatto positivo sul benessere collettivo e rispetti i principi di equità sociale. Dall’altro lato, alcuni difendono la libertà individuale e la meritevolezza degli interessi privati, argomentando che la legge dovrebbe riconoscere la capacità dell’individuo di disporre liberamente dei propri diritti patrimoniali.
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