Questa rassegna giurisprudenziale si propone di esaminare le principali decisioni di legittimità della settimana.
Mediazione obbligatoria requisito per domanda riconvenzionale: chiarimento delle Sezioni Unite
Con la sentenza n. 3452 del 2024, le Sezioni Unite Civili hanno delineato un principio di diritto riguardante l’obbligo di mediazione. In particolare, le Sezioni Unite hanno stabilito che la mediazione obbligatoria rappresenta un requisito preliminare solo per l’atto iniziale del giudizio e non si estende alle domande riconvenzionali. Tuttavia, è importante sottolineare che il mediatore è tenuto a considerare tutte le richieste e gli interessi delle parti coinvolte, indipendentemente dalla loro natura iniziale o riconvenzionale.
Revoca delle donazioni con dispensa dall’imputazione
Con sentenza n. 3352 del 2024, la Corte di Cassazione fornisce un importante chiarimento riguardante la revoca delle disposizioni testamentarie precedenti, con particolare riferimento alla necessità di esprimere in modo esplicito la volontà di revoca, anche se le disposizioni del testamento successivo sono compatibili con quelle del precedente.
Il cumulo soggettivo passivo alternativo in appello: questione rimessa alle Sezioni Unite
Con l’ordinanza n. 3358 del 6 febbraio 2024, è stato avviato un procedimento di rimessione al Primo Presidente ai sensi dell’art. 374, comma 2, c.p.c., al fine di sottoporre alle Sezioni Unite una questione di natura processuale riguardante il cumulo soggettivo passivo alternativo e l’eventuale obbligo dell’appellato vincitore in primo grado di presentare appello incidentale o riproporre le domande non accolte dal giudice precedente. In particolare, l’ordinanza di rimessione alle Sezioni Unite si propone di riesaminare la soluzione proposta dalla sentenza n. 11202 del 2002.
La validità probatoria delle fatture commerciali
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 3581 del 2024, ha chiarito che la fattura commerciale non solo costituisce prova per l’emittente, ma può essere considerata piena prova per entrambe le parti del contratto quando risulti accettata dal destinatario della prestazione e annotata nelle scritture contabili. Ciò significa che, se la fattura viene regolarmente accettata e contabilizzata da entrambe le parti, essa assume un’importanza fondamentale come documento probatorio dell’esistenza e delle modalità di esecuzione del contratto.
Responsabilità disciplinare del magistrato: la sospensione cautelare
Le Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione, con sentenza n. 3657 del 2024, hanno respinto il ricorso della ricorrente, confermando la ragionevolezza della decisione del Sezione disciplinare del CSM. I giudici hanno sottolineato l’importanza di un’analisi indipendente dei fatti sia nel procedimento penale che in quello disciplinare, evidenziando la necessità di valutare attentamente la gravità degli addebiti e la loro coerenza con le normative vigenti.