
Il Consiglio Nazionale Forense (CNF) ha diffuso un modello di informativa obbligatoria che ogni avvocato dovrà fornire e far sottoscrivere al cliente in caso di utilizzo di strumenti di Intelligenza Artificiale (AI) nello svolgimento dell’incarico professionale (scarica qui il modulo in formato Word editabile). L’obiettivo è garantire trasparenza, correttezza e consapevolezza nel rapporto fiduciario tra professionista e assistito, in linea con i nuovi obblighi introdotti dalla Legge n. 132/2025 sull’Intelligenza Artificiale, in vigore dal 10 ottobre (clicca qui per leggere l’articolo di approfondimento sulla Legge AI e le novità per avvocati e giuristi).
Consiglio: per approfondimenti, segnaliamo il volume “La legge Italiana sull’Intelligenza Artificiale”, a cura di Andrea Sirotti Gaudenzi e Vincenzo Franceschelli, acquistabile cliccando su Shop Maggioli o su Amazon.
La legge Italiana sull'Intelligenza Artificiale
Il volume presenta il primo articolato commento dedicato alla Legge 23 settembre 2025, n. 132, che detta le norme che consentono di disciplinare in ambito italiano il fenomeno dell’intelligenza artificiale e il settore giuridico degli algoritmi avanzati.
Il testo offre una panoramica completa delle principali questioni giuridiche affrontate dal legislatore italiano, tra cui la tutela del diritto d’autore e la disciplina della protezione dei dati personali raccolti per l’addestramento dei modelli e per il funzionamento dei sistemi di intelligenza artificiale.
Sono analizzate tutte le modifiche normative previste dalla nuova legge, che è intervenuta anche sul codice civile, sul codice di procedura civile e sul codice penale, introducendo nuove fattispecie di reato. La puntuale analisi della riforma e il confronto con le fonti europee (l’AI Act e il GDPR) sono accompagnati da schemi e tabelle, e da un agile glossario giuridico.
Vincenzo Franceschelli
Come professore straordinario prima, e poi come ordinario, ha insegnato nelle Università di Trieste, Siena, Parma, Milano e Milano Bicocca. È Vicepresidente del CNU - Consiglio Nazionale degli Utenti presso l’AGCom Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. È stato Visiting Professor presso la Seton Hall University Law School di New Jersey, USA. Direttore responsabile della Rivista di Diritto Industriale e autore di numerose monografie e contributi scientifici in varie riviste.
Andrea Sirotti Gaudenzi
Avvocato e docente universitario. Svolge attività di insegnamento presso Atenei e centri di formazione in Italia e all’estero. È responsabile scientifico di vari enti, tra cui l’Istituto nazionale per la formazione continua di Roma. Direttore di collane e trattati giuridici, è autore di numerosi volumi, tra cui “Manuale pratico dei marchi e brevetti”, “Il nuovo diritto d’autore” e “Codice della proprietà industriale”. I suoi articoli vengono pubblicati su varie testate giuridiche.
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Vincenzo Franceschelli, Andrea Sirotti Gaudenzi, 2025, Maggioli Editore
25.00 €
23.75 €

La legge Italiana sull'Intelligenza Artificiale
Il volume presenta il primo articolato commento dedicato alla Legge 23 settembre 2025, n. 132, che detta le norme che consentono di disciplinare in ambito italiano il fenomeno dell’intelligenza artificiale e il settore giuridico degli algoritmi avanzati.
Il testo offre una panoramica completa delle principali questioni giuridiche affrontate dal legislatore italiano, tra cui la tutela del diritto d’autore e la disciplina della protezione dei dati personali raccolti per l’addestramento dei modelli e per il funzionamento dei sistemi di intelligenza artificiale.
Sono analizzate tutte le modifiche normative previste dalla nuova legge, che è intervenuta anche sul codice civile, sul codice di procedura civile e sul codice penale, introducendo nuove fattispecie di reato. La puntuale analisi della riforma e il confronto con le fonti europee (l’AI Act e il GDPR) sono accompagnati da schemi e tabelle, e da un agile glossario giuridico.
Vincenzo Franceschelli
Come professore straordinario prima, e poi come ordinario, ha insegnato nelle Università di Trieste, Siena, Parma, Milano e Milano Bicocca. È Vicepresidente del CNU - Consiglio Nazionale degli Utenti presso l’AGCom Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. È stato Visiting Professor presso la Seton Hall University Law School di New Jersey, USA. Direttore responsabile della Rivista di Diritto Industriale e autore di numerose monografie e contributi scientifici in varie riviste.
Andrea Sirotti Gaudenzi
Avvocato e docente universitario. Svolge attività di insegnamento presso Atenei e centri di formazione in Italia e all’estero. È responsabile scientifico di vari enti, tra cui l’Istituto nazionale per la formazione continua di Roma. Direttore di collane e trattati giuridici, è autore di numerosi volumi, tra cui “Manuale pratico dei marchi e brevetti”, “Il nuovo diritto d’autore” e “Codice della proprietà industriale”. I suoi articoli vengono pubblicati su varie testate giuridiche.
Le finalità dell’informativa
Il modello CNF, redatto ai sensi dell’art. 13 della Legge 132/2025, mira a rendere consapevole il cliente delle modalità con cui l’avvocato può avvalersi di sistemi di AI nello svolgimento dell’incarico professionale.
L’avvocato dovrà specificare che l’impiego di tali strumenti:
-
è facoltativo e limitato a funzioni di supporto;
-
non incide sull’autonomia e sulla responsabilità professionale;
-
avviene nel pieno rispetto del GDPR e dei doveri deontologici.
Il cliente, a sua volta, deve firmare l’informativa per attestare di aver compreso la natura e i limiti di questo utilizzo.
Quando è ammesso l’uso dell’AI
Il CNF chiarisce che l’Intelligenza Artificiale può essere impiegata solo per attività di supporto e mai per sostituire il giudizio umano dell’avvocato.
Tra le funzioni ammesse figurano:
-
la ricerca normativa e giurisprudenziale;
-
la predisposizione di bozze, schemi o sintesi di documenti;
-
la gestione di attività organizzative e di segreteria;
-
l’analisi preliminare di documenti o fascicoli.
Resta fermo il principio essenziale: ogni risultato prodotto da un sistema di AI deve essere verificato e validato dall’avvocato, che ne mantiene piena responsabilità professionale.
Consiglio: il corso Maggioli “Legal Prompting – Dal prompting ai workflow pratici: nuovi modelli di AI per lo studio legale” offre strumenti concreti per usare in modo consapevole e sicuro strumenti di AI generativa nella vita professionale di tutti i giorni (iscriviti qui).
Obblighi deontologici e tutela del cliente
L’informativa risponde anche a esigenze di adeguamento etico e deontologico:
-
tutela il cliente da un uso improprio o inconsapevole delle tecnologie;
-
protegge l’avvocato da eventuali contestazioni sulla correttezza dell’attività svolta;
-
rafforza la trasparenza e la tracciabilità del lavoro professionale.
La sottoscrizione dell’informativa diviene dunque una nuova forma di consenso informato, analoga a quella già prevista in ambito privacy, ma dedicata all’uso dell’IA nel rapporto fiduciario.
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Cosa devono fare ora gli studi legali
Per adeguarsi al nuovo obbligo, gli studi legali dovranno:
-
scaricare il modello CNF di informativa e personalizzarlo in base alle proprie esigenze;
-
consegnarlo e farlo firmare a ogni cliente all’inizio del mandato;
-
conservarne copia nel fascicolo dell’incarico, anche in formato digitale;
-
aggiornare la propria informativa privacy se i dati vengono trattati tramite piattaforme di AI;
-
formare collaboratori e personale di studio sull’uso corretto dei sistemi automatizzati.
L’adempimento, sebbene formale, ha forte valore sostanziale: consente di dimostrare che l’avvocato ha operato con trasparenza e nel rispetto delle nuove regole in materia di AI.
Un passo verso la “trasparenza” della professione
Con questa iniziativa, il CNF completa il quadro delineato dalla Legge n. 132/2025, che già imponeva agli avvocati l’obbligo di informare i clienti sull’uso di strumenti di Intelligenza Artificiale.
L’informativa rappresenta dunque un passaggio concreto verso un uso consapevole dell’intelligenza artificiale nel lavoro quotidiano, nel rispetto dei doveri deontologici.