
L’11 dicembre 2025 si è svolta la prova scritta dell’esame da avvocato 2025-26. I candidati si sono cimentati nella redazione di un atto giudiziario nella materia scelta tra diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo, con sette ore a disposizione. Si considererà superato lo scritto con un punteggio minimo di 18/30. Ma quali sono state le tracce estratte? E quali sono i criteri di correzione definiti dalla Commissione Esaminatrice presso il Ministero della Giustizia? Ecco tutto quello che c’è da sapere. Per ulteriori approfondimenti, come sempre, vi invitiamo a unirvi al gruppo Telegram dedicato.
Consiglio: il Codice Civile 2026, acquistabile cliccando su Shop Maggioli o su Amazon, e il Codice di Procedura Civile 2026, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon, forniscono due strumenti di agile consultazione, aggiornati alle ultimissime novità legislative.
La prova scritta dell’esame da avvocato 2025-26
La prova scritta verteva sulla redazione di un atto giudiziario, nella materia scelta dal candidato, tra il diritto civile, penale e amministrativo, con un tempo di 7 ore a disposizione. Si considererà superato con un punteggio minimo di 18/30.
Era prevista, inoltre, la possibilità di portare all’esame codici annotati (non commentati) contenenti, quindi, esclusivamente la giurisprudenza relativa a ciascun articolo, senza commenti o interpretazioni dottrinali.
Consiglio: il Codice Penale 2026, acquistabile cliccando su Shop Maggioli o su Amazon, e il Codice di Procedura Penale 2026, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon, forniscono due strumenti di agile consultazione, aggiornati a Legge AI e conversione dei decreti giustizia e “terra dei fuochi”.
Le tracce estratte
Diritto civile
Tizio, di anni 78, muore a causa della rovinosa caduta da una passerella instabile, posta in aderenza al muro perimetrale della rete stradale del Comune di Z., e sovrapposta all’arenile, che egli aveva deciso di percorrere per accedere alla spiaggia.
Il decesso avviene dopo alcuni giorni di ricovero ospedaliero durante i quali Tizio non ha mai ripreso conoscenza.
Gli eredi di Tizio citano in giudizio il Comune di Z. chiedendo il risarcimento dei danni da perdita del congiunto, nonché i danni subiti dal congiunto per la sofferenza patita fino al decesso.
Il Comune di Z. si reca dal legale rappresentando che la passerella non era state in alcun modo allestita dall’Ente, che che era venuto a conoscenza dell’esistenza della stessa solo a seguito del fatto occorso a Tizio, essendo stata costruita a sua insaputa e poco prima del sinistro; inoltre, declina la propria responsabilità evidenziando che vi era un altro accesso all’arenile dotato di idonea segnalazione e tenuto dallo stesso Comune in condizioni di sicurezza. Contesta, altresì, la sussistenza e la quantificazione del danno richiesto.
Il candidato, assunte le vesti del legale del Comune di Z., rediga l’atto più adeguato a tutelare le ragioni del proprio assistito in giudizio, soffermandosi sugli istituti e sulle problematiche sottese al caso in esame.
Diritto penale
Caio fa irruzione disarmato e con evidenti intenti aggressivi presso l’abitazione di Tizio, sfondando l’uscio a calci e pugni e aggredendo fisicamente lo stesso Tizio.
Tizio, così aggredito, pur essendo più robusto di Caio e fisicamente in grado di neutralizzare facilmente l’aggressore, reagisce facendo uso di un coltello e colpisce Caio provocandogli ferite da taglio che lo pongono in pericolo di vita.
All’esito dell’istruttoria dibattimentale, il giudice di primo grado condanna Tizio per il reato di lesioni personali volontarie gravi (artt. 582, 583 comma 1, n. 1 c.p.) condannandolo alla pena di 5 anni di reclusione.
Il candidato, assunte le vesti del difensore di Tizio, rediga l’atto stimato opportuno soffermandosi sugli istituti giuridici e sulle problematiche sottese al caso in esame.
Diritto amministrativo
Tizio presenta all’Università di R. istanza di accesso agli atti ai sensi degli artt. 22 e s.s. L. n. 241/1990 chiedendo la documentazione relativa all’iscrizione all’università della figlia trentenne Caia, al dettaglio degli esami sostenuti con le date e le votazioni e all’eventuale conseguimento della laurea.
Nell’istanza Tizio segnala di essere divorziato dalla coniuge, madre di Caia, e di avere interesse alla documentazione perché si trova nell’impossibilità di conoscere l’effettiva iscrizione della figlia all’università e gli esami dalla stessa eventualmente sostenuti, anche al fine di verificare la legittimità della partecipazione alle spese di mantenimento della stessa nella prospettiva di una eventuale revisione dell’assegno medesimo.
L’Università nega l’accesso agli atti precisando che, in conformità con la previsione di cui all’art. 25, comma 6, Lett. d) L. n. 241/1990, il Regolamento di Ateneo sull’accesso alla documentazione amministrativa prevede che i documenti relativi al curriculum studiorum e alla vita privata degli studenti siano ostensibili solo previo consenso del controinteressato. Nello specifico, la studentessa Caia, controinteressata, aveva presentato motivata opposizione all’istanza di accesso di Tizio, per cui, nel bilanciamento degli interessi contrapposti, l’Università ha ritenuto prevalente il diritto alla riservatezza.
Il candidato, assunte le vesti del difensore di Tizio, rediga l’atto stimato opportuno per tutelare il proprio assistito in giudizio soffermandosi sugli istituti e sulle problematiche sottese al caso in esame.
Criteri di correzione
La Commissione Esaminatrice presso il Ministero della Giustizia, riunita in seduta plenaria il 5 dicembre 2025 per definire i criteri di correzione della prova scritta, ha reso pubblico il Verbale n. 2 della stessa data, contenente 9 parametri:
- Correttezza della forma grammaticale, sintattica ed ortografica e padronanza del
lessico italiano e giuridico; - Chiarezza, logicità, completezza, sinteticità e non ridondanza, nonché rigore
metodologico delle esposizioni e delle argomentazioni giuridiche; - Dimostrazione di concreta capacità di risolvere problemi giuridici anche attraverso riferimenti essenziali alla dottrina e agli orientamenti giurisprudenziali; il richiamo a massime giurisprudenziali riportate nei codici annotati è consentito; tuttavia, i relativi sintetici riferimenti testuali vanno adeguatamente virgolettati e comunque devono esserne indicati gli estremi giurisprudenziali;
- Dimostrazione della conoscenza dei fondamenti teorici degli istituti giuridici trattati
strettamente pertinenti al quesito da risolvere; - Dimostrazione della capacità di cogliere eventuali profili di interdisciplinarità;
- Coerenza dell’elaborato con la traccia assegnata ed esauriente e pertinente
indicazione dell’impianto normativo di riferimento; - In ordine alle conclusioni raggiunte, capacità di argomentarle adeguatamente,
anche se in maniera difforme dal prevalente indirizzo giurisprudenziale e/o dottrinario; - Dimostrazione della padronanza delle tecniche di persuasione;
- Sussistenza nell’elaborato di tutti gli elementi essenziali previsti dall’ ordinamento per
la redazione dell’atto oggetto specifico della prova scritta quali ad esempio per l’atto di
citazione:
• curia adita,
• indicazione delle parti,
• esposizione in fatto e in diritto,
• vocatio in ius,
• Conclusioni,
• data, firma.
• relata di notifica, nelle forme previste dalla normativa vigente.
• procura alle liti.
Unisciti alla nostra comunità legale
Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere le ultime notizie, analisi giuridiche e risorse esclusive direttamente nella tua casella di posta. Non perdere nessun aggiornamento importante nel campo del diritto civile. Iscriviti ora e rimani informato!











