Questo articolo vuole offrire un riepilogo delle più significative decisioni delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, che hanno affrontato temi di rilievo per il diritto civile, processuale e tributario. Tra gli argomenti trattati, spiccano i chiarimenti sulle regole per l’opposizione a decreto ingiuntivo, la validità delle notifiche telematiche in caso di casella PEC piena, e i limiti del procedimento di correzione degli errori materiali. Inoltre, vengono esaminati il principio di ultrattività del mandato difensivo in caso di cancellazione della società, la possibilità di esercitare l’autotutela tributaria anche in malam partem, il cumulo soggettivo passivo alternativo, e l’accettazione con beneficio di inventario per i minori nelle successioni.
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Opposizione a decreto ingiuntivo: nuove regole delle Sezioni Unite
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Una delle pronunce più attese riguarda il procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo. Le Sezioni Unite hanno chiarito che, in tale giudizio, l’opposto può proporre domande alternative a quelle introdotte con il ricorso monitorio, purché collegate al medesimo rapporto giuridico sottostante. Inoltre, è stato specificato che tali domande devono essere inserite nella comparsa di risposta, senza possibilità di riservarle alle memorie successive previste dall’art. 183, comma 6, c.p.c. Questo orientamento uniforma la giurisprudenza, garantendo maggiore prevedibilità nel procedimento e definendo i limiti entro cui è possibile espandere il tema decisionale in sede di opposizione.
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Notifiche telematiche: casella PEC piena
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Con una sentenza di grande rilievo per il processo telematico, le Sezioni Unite hanno affrontato il problema della notifica a una casella PEC piena. È stato stabilito che, in assenza della ricevuta di avvenuta consegna (RdAC), la notifica non si perfeziona e deve essere ripetuta. Questa decisione sottolinea che la validità della notifica telematica è subordinata alla effettiva consegna dell’atto, ribadendo la responsabilità del notificante e del destinatario nella gestione delle rispettive caselle PEC. La pronuncia mira a rafforzare la certezza del diritto nei procedimenti telematici, eliminando le incertezze legate a eventuali ostacoli tecnici.
Correzione degli errori materiali e principio di soccombenza
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Questa pronuncia si concentra sulla natura del procedimento di correzione degli errori materiali. Le Sezioni Unite hanno affermato che tale procedimento, non essendo di natura contenziosa ma amministrativa, esclude l’applicazione del principio di soccombenza. Pertanto, le parti non possono essere condannate al pagamento delle spese processuali, anche in presenza di opposizione. Il chiarimento è rilevante per garantire un’applicazione uniforme del principio di soccombenza, limitandolo ai procedimenti in cui sia effettivamente in gioco una controversia tra le parti.
Ultrattività del mandato difensivo: cancellazione della società
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Le Sezioni Unite hanno risolto un’importante questione relativa alla cancellazione di una società dal registro delle imprese. È stato stabilito che il mandato difensivo conferito dalla società prima della cancellazione mantiene la propria efficacia anche successivamente. Questo principio garantisce la continuità della rappresentanza legale della società nei procedimenti pendenti, consentendo al difensore di proseguire le azioni in corso o proporre ricorsi, inclusi quelli in Cassazione. La pronuncia offre una soluzione chiara per i casi di estinzione delle persone giuridiche durante un contenzioso.
Autotutela tributaria: può operare anche in malam partem
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Con questa decisione, le Sezioni Unite hanno confermato che l’Amministrazione finanziaria può esercitare il potere di autotutela anche a sfavore del contribuente, ossia in malam partem. Tuttavia, tale potere deve essere esercitato nel rispetto delle garanzie procedurali e dei termini di decadenza previsti dalla legge. La pronuncia risolve un dibattito sulla legittimità di atti rettificativi peggiorativi, evidenziando al contempo l’importanza di garantire il diritto di difesa del contribuente.
Cumulo soggettivo passivo alternativo
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Le Sezioni Unite hanno affrontato una questione complessa relativa al cumulo soggettivo passivo. La Corte ha chiarito che l’attore vittorioso nei confronti di un convenuto e soccombente verso altri può limitarsi a riproporre in appello le domande non accolte, senza dover presentare appello incidentale. Questa pronuncia contribuisce a semplificare gli oneri processuali per le parti e a delineare i confini della responsabilità solidale e separata tra i diversi convenuti.
Eredità con beneficio di inventario per i minori
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La Corte ha ribadito che, quando l’eredità è devoluta a un minore, l’accettazione deve avvenire necessariamente con beneficio di inventario. La sentenza specifica le modalità procedurali necessarie per garantire la protezione del patrimonio del minore, evitando che l’accettazione pura e semplice possa esporlo a responsabilità superiori al valore dei beni ereditati. Il chiarimento rafforza le garanzie a tutela dei soggetti più vulnerabili.