
Questa rassegna si propone di esaminare le principali novità giurisprudenziali della settimana.
Matrimonio religioso non trascritto: legittimo il rifiuto alla trascrizione tardiva
Una coppia dopo qualche mese dalla celebrazione delle nozze intende separarsi, ma il parroco si è dimenticato di trascrivere il matrimonio. La donna chiede quindi il risarcimento dei danni per la mancata trascrizione del matrimonio religioso, ostacolata dal rifiuto (legittimo) dell’ex. Nella vicenda approdata in Cassazione (Cass. Civ., Sez. III, ordinanza n. 24409 del 2 settembre 2025) si intrecciano diritto civile e norme concordatarie, ma anche obblighi morali e giuridici.
Dalla lite al recesso: quando l’insulto integra insubordinazione grave
La Sezione Lavoro della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 21103, del 24 luglio 2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), ha ribadito la legittimità del licenziamento per giusta causa nei casi in cui il lavoratore rivolga espressioni gravemente offensive al proprio superiore gerarchico. La sentenza si inserisce nel solco di un consolidato orientamento giurisprudenziale che valorizza la dimensione oggettiva della condotta, ritenendo irrilevanti le condizioni soggettive del lavoratore in presenza di comportamenti lesivi dell’autorità datoriale.
Esterovestizione: criteri per l’individuazione della residenza fiscale delle società
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23707/2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), offre un’importante occasione per fare il punto sul controverso tema dell’esterovestizione societaria. La pronuncia si inserisce nel solco di un consolidato orientamento giurisprudenziale, sia nazionale che unionale, volto a contrastare i fenomeni di abuso del diritto, ma al contempo a salvaguardare la libertà di stabilimento garantita dai Trattati UE. La questione centrale, affrontata con estrema chiarezza dai Giudici di legittimità, riguarda i criteri per l’individuazione della residenza fiscale di una società formalmente localizzata all’estero, ma sospettata di avere in Italia la propria sede effettiva.
Agevolazione prima casa: l’inidoneità dell’abitazione giustifica un nuovo beneficio?
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 24478/2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), torna a pronunciarsi sui requisiti per la fruizione delle agevolazioni fiscali “prima casa”, consolidando un principio di diritto di notevole importanza pratica. La questione giuridica sottoposta al vaglio della Suprema Corte riguarda la possibilità di beneficiare nuovamente dell’agevolazione per l’acquisto di un nuovo immobile, qualora il contribuente sia già titolare di un’altra abitazione acquistata con il medesimo beneficio, ma divenuta nel tempo inidonea a soddisfare le esigenze abitative del proprio nucleo familiare.
Opposizione a decreto ingiuntivo e a precetto: è configurabile la litispendenza?
La Seconda Sezione Civile della Cassazione, con l’ordinanza n. 23809/2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), ha chiarito se possa configurarsi litispendenza tra un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo e uno di opposizione a precetto relativi al medesimo decreto.
Illecito endofamiliare: risarcimento per abbandono genitoriale e diritto alla bigenitorialità
Nell’ambito del diritto di famiglia si annida una questione giuridica tanto delicata quanto trascurata, ovvero l’abbandono morale e materiale di un figlio da parte di un genitore. Non si tratta solamente di una ferita affettiva, bensì di una lesione giuridica che può assumere i connotati di un vero e proprio illecito civile. La Corte di cassazione, tramite l’ordinanza n. 24719 del 07 settembre 2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), ha affrontato la tematica del risarcimento del danno non patrimoniale da illecito endofamiliare, offrendo spunti ermeneutici.
Tabelle per la liquidazione del danno non patrimoniale: hanno ancora valore paranormativo?
La Terza Sezione Civile della Cassazione, con l’ordinanza n. 24349 del 2 settembre 2025, è intervenuta sul tema della liquidazione del danno non patrimoniale, soffermandosi sul ruolo e la natura giuridica delle Tabelle elaborate dalla giurisprudenza. La decisione segna un passaggio rilevante, chiarendo se tali strumenti conservino ancora un valore “paranormativo” e delineando il superamento dell’orientamento che per anni aveva guidato la prassi applicativa.
Pensione cassa forense: rivalutazione dei redditi all’effettivo versamento dei contributi
La Sezione Lavoro della Cassazione, con la sentenza n. 24639 del 5 settembre 2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), interviene su un’importante questione relativa al calcolo delle pensioni degli avvocati. La pronuncia chiarisce la corretta decorrenza per la rivalutazione dei redditi utili alla pensione, ma stabilisce un nesso inscindibile tra il diritto a una prestazione pensionistica più elevata e l’integrale adempimento dell’obbligazione contributiva.
Deposito cauzionale e acconto: la Cassazione ribadisce il primato della volontà delle parti
La distinzione tra le diverse somme che possono essere versate alla stipula di un contratto preliminare di compravendita – acconto, caparra o deposito cauzionale – non è una mera disquisizione teorica, ma porta con sé conseguenze fiscali di notevole rilievo, in particolare ai fini IVA e dell’imposta di registro. Con l’ordinanza n. 23857 del 25 agosto 2025, la V Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione) è intervenuta per tracciare nuovamente i confini tra queste figure, censurando l’operato di una Commissione Tributaria Regionale che aveva riqualificato un deposito cauzionale in acconto prezzo.
Opposizione a precetto per mancata notifica del titolo esecutivo: qualificazione e impugnazioni
La Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione, con ordinanza n. 21348 del 25 luglio 2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), è tornata ad occuparsi di una questione di rilevante importanza pratica nel processo esecutivo: la corretta qualificazione giuridica dell’opposizione proposta avverso un precetto per mancata notificazione del titolo esecutivo e il conseguente regime delle impugnazioni applicabile.
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Riccardo Lanzo,
Founding Partner dello studio legale Lanzo & Partners e professore a.c. di Diritto del Digital & Influencer Marketing in European School of Economics. Presta assistenza a società nazionali ed internazionali ed è organismo di vigilanza in importanti società, occupandosi anche della redazione di modelli organizzativi ai sensi del D.Lgs n. 231/01. Assiste nella contrattualistica i più importanti Content Creators, Influencers, Agenzie di management e Centri media a livello internazionale con particolare focus su diritti d’immagine e tutela della proprietà intellettuale.
Leggi descrizione
Riccardo Lanzo, 2025, Maggioli Editore
21.00 €
19.95 €

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