
Tutto il potenziale dell’AI generativa inizia con la scelta del prompt giusto.
Nel contesto professionale, sempre più dinamico e competitivo, le tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale generativa (GenAI) stanno emergendo come strumenti strategici per ottimizzare la gestione delle attività quotidiane, dall’analisi documentale alla ricerca giurisprudenziale.
Un prompt di qualità è fondamentale per ottenere risultati rilevanti e personalizzati, consentendo all’IA di rispondere con precisione alle esigenze specifiche della professione legale. La scelta del prompt giusto può trasformare un semplice strumento in un potente alleato di lavoro. Curata dall’Avv. Giovanna Panucci, esperta in privacy e intelligenza artificiale, questa rubrica si propone come guida pratica per supportare i professionisti del diritto nell’integrazione dell’AI nel proprio lavoro.
Prompt avanzato per valutare il ricorso in Cassazione
Questo prompt è progettato per avvocati cassazionisti e professionisti che hanno necessità di valutare in modo strutturato e oggettivo l’opportunità di proporre ricorso per Cassazione e la solidità dei motivi deducibili.
Si tratta di un modello universale, applicabile a qualsiasi disposizione normativa o ambito del diritto (civile, penale, amministrativo o del lavoro).
La sua architettura si ispira alle più recenti tecniche di Prompt Engineering accademicamente validate, come il Layer-of-Thought, il Tree-of-Thought, la Chain-of-Verification e il Self-Refine.
Grazie a questa struttura multilivello, il modello guida il professionista attraverso:
- l’analisi sistematica della sentenza impugnata;
- la scomposizione logica dei possibili motivi di ricorso;
- il confronto tra orientamenti giurisprudenziali;
- la verifica di ammissibilità e convenienza processuale.
Il risultato è una valutazione integrata e auto-verificante, capace di riprodurre il metodo argomentativo del ricorso per Cassazione: rigoroso, multilivello e fondato su diritto vivente.
È uno strumento ideale per la preparazione di pareri strategici, motivi di ricorso o decisioni di non impugnare, consentendo al professionista di fondare ogni scelta su un’analisi razionale, verificata e giurisprudenzialmente coerente.
Prompt
Agisci come avvocato cassazionista italiano esperto in diritto sostanziale e processuale (civile, penale, amministrativo o del lavoro).
Ti chiedo di valutare se proporre o meno ricorso per Cassazione in relazione a una sentenza definitiva che ha applicato o interpretato l’articolo ___ (indicherò io la norma o il principio violato).
Segui rigorosamente questa struttura multilivello:
1.Layer di ingresso – Analisi sintetica della sentenza:
- Riassumi i fatti di causa e il contenuto essenziale della decisione impugnata.
- Individua i capi di sentenza impugnabili ai sensi dell’art. 360 c.p.c. o 606 c.p.p.
2.Layer normativo e sistematico:
- Identifica la norma di riferimento e i principi giuridici correlati (costituzionali, UE, CEDU).
- Crea una mappa testuale che mostri il nesso tra norma, principio e ratio decidendi della sentenza.
3.Layer argomentativo (Tree-of-Thought):
- Ramo A → tesi a favore del ricorso (violazione di legge, vizio di motivazione, error in procedendo).
- Ramo B → tesi contraria (decisione corretta o non impugnabile in Cassazione).
- Per ciascun ramo, analizza premesse, argomenti e rischi di inammissibilità.
4.Layer giurisprudenziale comparato:
- Cita e confronta almeno tre precedenti rilevanti (Cass. civ., pen., Sez. Un., o CdS).
- Evidenzia orientamenti contrastanti e segnala se esiste un leading case unificatore.
5.Catena di verifica (CoVe):
- Formula 3 domande critiche per testare la solidità del ricorso:
- Il motivo individua un error in iudicando o un error in procedendo effettivo?
- Il vizio è deducibile in Cassazione o si traduce in un mero riesame del merito?
- Esiste giurisprudenza conforme o contraria che rende il ricorso rischioso?
- Rispondi a ciascuna e, se emergono incoerenze, riformula la tesi (Self-Refine).
6.Layer conclusivo:
- Redigi una valutazione strategica finale:
- Ammissibilità del ricorso (alta/media/bassa).
- Convenienza processuale (giuridica, economica e temporale).
- Motivi di ricorso proposti (sintetizzati come “violazione/falsa applicazione di legge”, “omesso esame”, ecc.).
- Formula una massima di diritto prospettica (“Si dovrebbe ritenere che…”) utile anche per eventuale ricorso futuro.
Output richiesto:
- Analisi multilivello.
- Valutazione di fattibilità del ricorso.
- Elenco motivi formalizzabili.
- Massima di diritto di sintesi.
Formazione in materia
Per approfondire il tema, ti consigliamo il corso Maggioli “Legal Prompting – Dal prompting ai workflow pratici: nuovi modelli di AI per lo studio legale”.
Il corso offre strumenti concreti per usare in modo consapevole e sicuro strumenti di AI generativa nella vita professionale di tutti i giorni. I partecipanti impareranno a lavorare con i principali modelli AI (ChatGPT-5, Claude, Gemini, ManusAI, Perplexity), affinare tecniche di prompting e controlli incrociati, organizzare workflow coerenti e limitare il rischio di allucinazioni.
Verrà presentato il Metodo dei 5 Progetti, con applicazioni concrete alla professione forense, e si lavorerà sulla scelta del modello più sicuro e adeguato, la protezione di dati e dispositivi, il rispetto delle regole deontologiche e la protezione di GPT personalizzati da prompt injection e altri rischi di sicurezza. <<<scopri di più e iscriviti qui>>>