
Il gioco d’azzardo patologico non è soltanto una dipendenza: è una condizione che trascina la persona in un vortice di debiti, isolamento e fragilità. Prevenirlo significa intervenire su più fronti, combinando norme, educazione finanziaria e percorsi di sostegno psicologico e giuridico. Il libro da cui è tratto questo approfondimento illustra un modello integrato e multidisciplinare, fondamentale per comprendere come tutelare i cittadini e contrastare il sovraindebitamento da gioco.
Consiglio: per un approfondimento su questi temi, segnaliamo la pubblicazione del volume “Gioco d’azzardo patologico e sovraindebitamento”, acquistabile cliccando su Shop Maggioli o su Amazon.
Gioco d’azzardo patologico e sovraindebitamento
Il gioco d’azzardo patologico incide in modo sempre più rilevante sulla vita delle persone, generando situazioni di sovraindebitamento che richiedono risposte giuridiche, sanitarie e sociali coordinate. Il volume, fascicolo di 75 pagine della collana «Soluzioni di Diritto», offre una guida completa a professionisti e realtà che operano per la tutela del consumatore, dall’analisi del disturbo fino agli strumenti concreti per uscire dal debito di gioco.
- Inquadramento chiaro del Gioco d’Azzardo Patologico (G.A.P.) sotto il profilo clinico, psicologico, sociale e giuridico, con attenzione alla storia del fenomeno e alla sua diffusione tra i giovani in Italia e in Europa.
- Analisi interdisciplinare dei risvolti sanitari e dell’istituto dell’amministrazione di sostegno, con approfondimenti curati da esperti dei servizi sociosanitari.
- Esame sistematico delle soluzioni al sovraindebitamento: ristrutturazione dei debiti del consumatore, concordato minore, liquidazione controllata ed esdebitazione dell’incapiente, alla luce della più recente evoluzione normativa e giurisprudenziale.
- Approfondimento sul passaggio dalla “meritevolezza” all’assenza di colpa grave e sulla centralità del concetto di inesigibilità della prestazione, con un approccio costituzionalmente orientato ai diritti dei soggetti sovraindebitati.
- Focus sul ruolo delle associazioni dei consumatori, degli sportelli territoriali, dei Comuni, delle ASL e dei Ser.D. nei percorsi di aggancio, cura e riabilitazione economico-sociale del giocatore.
- Approfondimento sulla prevenzione del sovraindebitamento da gioco, sull’educazione finanziaria e su progetti dedicati quali “P.I.N. for Life”.
- Formulari operativi (proposta di ristrutturazione dei debiti, atti di liquidazione controllata, istanze di esdebitazione, ricorso per nomina di amministratore di sostegno) per tradurre subito in pratica le soluzioni illustrate.
- Contenuti aggiuntivi online e formule incluse, per disporre di uno strumento di lavoro aggiornato e facilmente consultabile.
In un contesto in cui il G.A.P. e il sovraindebitamento sono in costante crescita e oggetto di continui interventi normativi, disporre di un fascicolo agile, aggiornato e corredato di modelli operativi è decisivo. Acquista ora questo volume della collana «Soluzioni di Diritto» per gestire in modo efficace i casi di debito da gioco, offrendo ai tuoi assistiti un percorso reale di uscita dalla crisi e di piena riabilitazione economico-sociale.
Leggi descrizione
Claudio Liguori, Gabriele Melluso, 2025, Maggioli Editore
21.00 €
19.95 €
Gioco d’azzardo patologico e sovraindebitamento
Il gioco d’azzardo patologico incide in modo sempre più rilevante sulla vita delle persone, generando situazioni di sovraindebitamento che richiedono risposte giuridiche, sanitarie e sociali coordinate. Il volume, fascicolo di 75 pagine della collana «Soluzioni di Diritto», offre una guida completa a professionisti e realtà che operano per la tutela del consumatore, dall’analisi del disturbo fino agli strumenti concreti per uscire dal debito di gioco.
- Inquadramento chiaro del Gioco d’Azzardo Patologico (G.A.P.) sotto il profilo clinico, psicologico, sociale e giuridico, con attenzione alla storia del fenomeno e alla sua diffusione tra i giovani in Italia e in Europa.
- Analisi interdisciplinare dei risvolti sanitari e dell’istituto dell’amministrazione di sostegno, con approfondimenti curati da esperti dei servizi sociosanitari.
- Esame sistematico delle soluzioni al sovraindebitamento: ristrutturazione dei debiti del consumatore, concordato minore, liquidazione controllata ed esdebitazione dell’incapiente, alla luce della più recente evoluzione normativa e giurisprudenziale.
- Approfondimento sul passaggio dalla “meritevolezza” all’assenza di colpa grave e sulla centralità del concetto di inesigibilità della prestazione, con un approccio costituzionalmente orientato ai diritti dei soggetti sovraindebitati.
- Focus sul ruolo delle associazioni dei consumatori, degli sportelli territoriali, dei Comuni, delle ASL e dei Ser.D. nei percorsi di aggancio, cura e riabilitazione economico-sociale del giocatore.
- Approfondimento sulla prevenzione del sovraindebitamento da gioco, sull’educazione finanziaria e su progetti dedicati quali “P.I.N. for Life”.
- Formulari operativi (proposta di ristrutturazione dei debiti, atti di liquidazione controllata, istanze di esdebitazione, ricorso per nomina di amministratore di sostegno) per tradurre subito in pratica le soluzioni illustrate.
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In un contesto in cui il G.A.P. e il sovraindebitamento sono in costante crescita e oggetto di continui interventi normativi, disporre di un fascicolo agile, aggiornato e corredato di modelli operativi è decisivo. Acquista ora questo volume della collana «Soluzioni di Diritto» per gestire in modo efficace i casi di debito da gioco, offrendo ai tuoi assistiti un percorso reale di uscita dalla crisi e di piena riabilitazione economico-sociale.
Le attività di contrasto al gioco d’azzardo
Il contrasto al gioco d’azzardo in Italia si basa su una regolamentazione che mira a ridurre l’accesso indiscriminato alle attività di gioco e a contenere la diffusione di comportamenti patologici. La normativa, a partire dalla legge 189/2012, ha introdotto divieti pubblicitari, strumenti di controllo più rigorosi sulle attività autorizzate e una tutela specifica per i minori. Con la legge 125/2016 si è rafforzata la lotta al gioco illecito, potenziando i sistemi tecnologici di tracciamento e controllo.
Accanto alla regolazione del settore, i concessionari sono tenuti a promuovere il cosiddetto gioco responsabile. Devono prevedere strumenti che consentono ai giocatori di autolimitarsi, come la sospensione volontaria, i limiti di spesa e l’accesso a funzioni che monitorano la frequenza e l’entità delle giocate. Anche la formazione degli operatori è obbligatoria e orientata alla gestione delle situazioni problematiche e all’orientamento verso servizi di supporto.
Il ruolo dello Stato si manifesta anche attraverso iniziative educative e informative. Il progetto “Gioco Responsabile”, promosso dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha avviato campagne di sensibilizzazione sui rischi del gioco, percorsi formativi nelle scuole e strumenti digitali che aiutano gli utenti a comprendere e controllare il proprio comportamento. Le piattaforme online, grazie a tecnologie di tracciamento, sono inoltre in grado di intercettare profili di rischio e intervenire tempestivamente.
Educazione finanziaria e prevenzione del gioco patologico
La prevenzione del gioco d’azzardo patologico inizia molto prima dell’ingresso in una sala scommesse: comincia dall’educazione finanziaria. Imparare a gestire denaro e risorse non è soltanto un esercizio economico, ma un percorso di consapevolezza che rende meno vulnerabili alle illusioni dei “soldi facili”.
Il progetto P.I.N. for Life ha mostrato come la gestione della paghetta possa trasformarsi in un laboratorio educativo. Attraverso la regola del 50/30/20, da applicare fin dai primi anni, i giovani imparano a distinguere tra bisogni essenziali, desideri e risparmio. Questo metodo, semplice ma efficace, stimola la pianificazione, il controllo degli impulsi e la capacità di valutare le conseguenze delle scelte economiche.
Un’educazione finanziaria solida contribuisce a prevenire il sovraindebitamento e a riconoscere i segnali delle condotte a rischio. Significa proteggere i cittadini, aiutarli a riconoscere trappole commerciali e offerte ingannevoli, favorire un rapporto sano con il denaro. Soprattutto, permette ai più giovani di comprendere che la vera “vincita” non è affidarsi al caso, ma costruire giorno dopo giorno la propria autonomia economica.
Il progetto P.I.N. for Life
Tra le esperienze più significative illustrate nel volume vi è “P.I.N. for Life – Persone Indipendenti per la Vita”, progetto di Assoutenti Campania sostenuto dalla Regione Campania. L’iniziativa rappresenta un modello di intervento integrato, che coniuga dimensione giuridica, sanitaria e sociale. Affronta non solo la dipendenza dal gioco, ma anche le sue conseguenze economiche, sociali e relazionali.
L’approccio si basa su una presa in carico multidimensionale, in cui avvocati, psicologi, assistenti sociali e mediatori finanziari lavorano in stretta collaborazione. L’obiettivo è restituire al giocatore patologico la propria “cittadinanza finanziaria”, aiutandolo a uscire dal circuito del debito, recuperare fiducia e riconquistare un ruolo attivo all’interno della comunità.
Il progetto ha ottenuto risultati concreti. Gli sportelli di ascolto hanno fornito supporto a centinaia di cittadini; i percorsi terapeutici e i laboratori esperienziali hanno aiutato a controllare il craving e prevenire le ricadute; le procedure di sovraindebitamento hanno portato alla sospensione di pignoramenti e all’emissione di decreti di esdebitazione. Importante anche il ponte operativo tra SerD e terzo settore, capace di assicurare una continuità terapeutica e giuridica altrimenti difficile da garantire.
Il valore del progetto non si limita agli interventi tecnici: P.I.N. for Life ha promosso anche iniziative sociali e culturali, come la partecipazione al Torneo di Castel Capuano “Un calcio al consumo irresponsabile”, veicolando messaggi di legalità e inclusione. Attraverso queste esperienze, il gioco – da causa di esclusione – è diventato strumento di riscatto e rinascita.
L’efficacia del modello è testimoniata dal Protocollo d’Intesa con il Comune di Portici e l’APS Presidium Debitores, che ha consolidato una rete stabile di collaborazione tra istituzioni, servizi sociali e organismi di composizione della crisi. Si tratta di un’esperienza replicabile e un riferimento per le politiche regionali di contrasto al G.A.P.
Conclusioni
Contrastare il gioco d’azzardo patologico significa intervenire su più livelli: normativo, educativo, psicologico, economico e sociale. Le esperienze e i modelli operativi descritti dimostrano che la dipendenza può essere affrontata con successo solo attraverso un approccio integrato, capace di unire prevenzione, cura e riabilitazione finanziaria e sociale.








