Rassegna giurisprudenziale del 20 marzo 2024

Questa rassegna giurisprudenziale si propone di esaminare le principali decisioni di legittimità della settimana.

Condizione potestativa mista nel trasferimento immobiliare e obbligo di buona fede

La Sezione II della Corte di Cassazione ha pronunciato l’ordinanza n. 5976 del 2024, che ha riguardato una controversia tra una società promittente venditrice e un promissario acquirente riguardante il trasferimento di un bene immobile e il recesso contrattuale. La decisione della Suprema Corte ha esaminato diversi motivi di ricorso, inclusi quelli relativi alla nullità della sentenza e all’omesso esame di fatti determinanti, con particolare attenzione all’applicazione dell’art. 1359 c.c. riguardante l’imputabilità a titolo di dolo o colpa e sull’obbligo delle parti di agire in buona fede durante l’attesa del verificarsi di una condizione contrattuale.

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Firma digitale nel ricorso per cassazione: principi giurisdizionali e certezza dell’atto

Le Sezioni Unite Civili, con la sentenza n. 6477 del 2024, hanno ribadito i principi che influenzano la validità e la certezza degli atti processuali presentati in formato digitale. In linea con le decisioni precedenti, hanno stabilito che, per garantire la validità dell’atto, è necessario che il ricorso sia sottoscritto con firma digitale.

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Dati personali trattati illecitamente e poteri dell’autorità di controllo: analisi della CGUE

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha chiarito che l’autorità di controllo di uno Stato membro può ordinare d’ufficio, anche senza una richiesta specifica dell’interessato, la cancellazione di dati trattati illecitamente. Questo potere è essenziale per garantire che le autorità di controllo siano in grado di adempiere al loro compito di vigilanza sul pieno rispetto del GDPR.

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Accordi economici collettivi e unicità normativa dell’art. 1751 c.c.

Con ordinanza n. 6037 del 2024, i giudici della Sezione Lavoro hanno ribadito l’importanza dell’art. 1751 c.c. e il suo ruolo preminente come riferimento normativo principale per la risoluzione dei rapporti.

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Fideiussione e comportamento omissivo del creditore

Con l’ordinanza n. 6685 del 2024, la Corte di Cassazione ha chiarito alcuni aspetti relativi alla validità e alle conseguenze delle clausole nella fideiussione, considerando normative antitrust e le disposizioni del codice civile. In particolare, la Corte ha esaminato il principio di buona fede e correttezza nelle relazioni contrattuali, oltre ai diritti del fideiussore al regresso in caso di inadempimento del debitore principale.

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Corso di alta formazione sull’esecuzione forzata

Il corso di alta formazione, rivolto a professionisti esperti nell’esecuzione forzata, mira ad approfondire le recenti novità normative e giurisprudenziali. Attraverso l’analisi di casi pratici, i partecipanti saranno stimolati a discutere diverse soluzioni interpretative, confrontando le loro opinioni e esaminando le decisioni della giurisprudenza di legittimità. Lo spazio “question-time” sarà dedicato alle domande dei partecipanti, favorendo il loro coinvolgimento e il raggiungimento degli obiettivi formativi del corso.

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