Dopo la prova scritta del 12 dicembre 2023, i candidati attendono l’esito dell’esame. Il prossimo passo è l’esame avvocato orale del 2024, articolato in tre fasi secondo le direttive ministeriali. La valutazione sarà basata su criteri quali chiarezza, rigore metodologico e capacità di risolvere problemi giuridici specifici. La durata massima è di 90-100 minuti, con l’abilitazione richiesta a un punteggio complessivo di almeno 105.
Terminata la correzione degli scritti
Prossima tappa: esame orale
Con la prova scritta già sostenuta, i candidati attendono ora l’esito della loro prova. L’esame si è svolto presso le sedi indicate dalle ore 9 del 12 dicembre 2023, e i partecipanti hanno avuto a disposizione un totale di 7 ore per redigere il testo.
Per quanto riguarda l’esame orale, entro 10 giorni dalla comunicazione dell’elenco dei candidati risultati idonei alla prova scritta, le Corti di appello trasmetteranno l’elenco al Presidente di ciascuna Corte di appello che esaminerà i candidati. Successivamente, verranno sorteggiate le sottocommissioni. Una volta completate tali operazioni, le sottocommissioni predisporranno i calendari di esame. Le informazioni relative al luogo, alla data e all’ora di svolgimento della prova orale verranno inserite nell’area personale di ogni candidato almeno 30 giorni prima della data stabilita, permettendo loro di prepararsi adeguatamente per l’ultima fase dell’esame di abilitazione alla professione forense.
Struttura dell’esame orale
Secondo le direttive ministeriali, l’esame orale d’avvocato 2024 sarà suddiviso in tre fasi, con particolare attenzione sull’unitarietà della valutazione. Le commissioni di esame sono invitate a seguire le materie scelte dai candidati, evitando di estendere il focus oltre tali ambiti, anche se verranno valutati positivamente i collegamenti interdisciplinari formulati dai candidati stessi.
In una prima fase, i candidati dovranno affrontare una questione pratico-applicativa, scegliendo tra diritto civile, penale o amministrativo.
La seconda fase prevede la discussione di brevi questioni che dimostrino le capacità argomentative e di analisi giuridica del candidato relative a tre materie, di cui una di diritto processuale, scelte preventivamente dal candidato tra le materie specificate.
La terza fase richiede la dimostrazione della conoscenza dell’ordinamento forense e della deontologia dell’avvocato.
Le modalità della prova
Per quanto riguarda la valutazione della prova orale, si applicheranno criteri come chiarezza, logicità e rigore metodologico dell’esposizione, dimostrazione della capacità di risolvere specifici problemi giuridici, conoscenza dei fondamenti teorici degli istituti giuridici trattati, capacità di cogliere eventuali profili di interdisciplinarietà e padronanza delle tecniche di persuasione e argomentazione.
La prova orale può svolgersi anche con modalità di collegamento da remoto e la pubblicità delle sedute di esame è garantita mediante l’accesso e la permanenza nei locali dei candidati e di altri soggetti, consentito solo dall’inizio della discussione della prima fase dell’esame.
Durante lo svolgimento della prova, il candidato dovrà mantenere attivi il microfono e la telecamera.
Al termine della discussione, i membri della commissione si ritireranno per deliberare un voto da attribuire a ciascun candidato. La durata complessiva dell’esame è limitata a un massimo di 90-100 minuti per tutte e tre le fasi al fine di garantire un esame equo ed efficiente. Per ottenere l’abilitazione alla professione forense, è richiesto un punteggio complessivo di almeno 105, senza possibilità di compensazione con voti inferiori al 18 in ciascuna materia.
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