Questa rassegna giurisprudenziale si propone di esaminare le principali novità delle sentenze e ordinanze della settimana.
Rivendicazione dei beni confiscati: guida per i terzi proprietari
La questione giuridica esaminata dalla Corte di Cassazione verte sulla procedura corretta che un soggetto terzo deve seguire per ottenere la revoca della confisca di un bene, di cui sostiene di essere il legittimo proprietario, non avendo partecipato al procedimento di sequestro e confisca.
Giudice d’impugnazione e questioni pregiudiziali alle Sezioni Unite
La questione trasmessa alle Sezioni Unite Civili riguarda la possibilità per il giudice d’impugnazione di rilevare d’ufficio una questione pregiudiziale di rito, anche se tale questione non è stata sollevata nel grado precedente e in assenza di un’impugnazione incidentale.
Calcolo pensionistico e riscatto degli anni di laurea
La Corte Costituzionale ha stabilito che il sistema di calcolo pensionistico non può essere scelto al momento del pensionamento, poiché ciò violerebbe il principio di certezza del diritto. Inoltre, ha chiarito che il riscatto degli anni di laurea serve esclusivamente a incrementare l’anzianità contributiva.
Responsabilità bancaria per pagamenti elettronici senza conto del beneficiario
La Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione ha stabilito che la responsabilità bancaria in operazioni elettroniche con beneficiari che non hanno un conto presso la banca intermediaria segue il diritto comune. La banca deve dimostrare le precauzioni adottate e, se necessario, comunicare i dati del destinatario erroneamente beneficiato.
Rapporto di lavoro: quando si applica il regime risarcitorio e non indennitario
I giudici della sezione lavoro hanno stabilito che, qualora venga riconosciuta la natura subordinata di un rapporto di lavoro inizialmente qualificato come autonomo, non si applica il regime indennitario previsto dall’art. 32 della L. n. 183/2010. Al contrario, si applica il regime risarcitorio a partire dalla costituzione in mora.
Corso di formazione –Legal prompting: come utilizzare Chat GPT per l’attività giudiziale e stragiudiziale
Il corso è diviso in due moduli, acquistabili anche separatamente, che illustrano come ChatGPT possa supportare i professionisti legali nelle attività giudiziali e stragiudiziali.
Il modulo 1 fornisce una comprensione fondamentale di ChatGPT e delle sue logiche di base, concentrandosi sull’utilizzo pratico per automatizzare e assistere in varie attività legali stragiudiziali. Gli avvocati impareranno a usare ChatGPT per la ricerca legale, la creazione di documenti e la consulenza, migliorando l’efficienza e la qualità del lavoro. Include un capitolo bonus sulla privacy, fornendo competenze per gestire le questioni di privacy e sicurezza legale nell’uso di ChatGPT e garantendo un utilizzo conforme alle normative.
Il modulo 2 fornisce competenze avanzate per affrontare le sfide dell’ambiente giudiziale con ChatGPT. Attraverso esempi pratici, i partecipanti impareranno a utilizzare ChatGPT per la revisione e l’analisi di documenti legali, allegati di causa e precedenti giurisprudenziali, nonché per la redazione di lettere e memorie. Ciò consentirà di ridurre i tempi di analisi e migliorare l’accuratezza delle informazioni, ottimizzando la qualità e la velocità di produzione. Include un capitolo bonus sullo sviluppo di un’intelligenza artificiale personalizzata.