Rassegna giurisprudenziale del 26 novembre

Questa rassegna si propone di esaminare le principali novità giurisprudenziali della settimana.

Definizione agevolata: come si calcola la soccombenza nella lite pendente

La Cassazione, con l’ordinanza n. 30454 del 18 novembre 2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), ha affrontato una questione molto rilevante in tema di definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti innanzi alla Corte di cassazione. Al centro dell’esame vi è il corretto criterio per determinare l’importo dovuto ai sensi dell’art. 6 del d.l. 119/2018, quando l’atto impositivo è composto da più riprese fiscali e nel corso dei giudizi di merito si sono formati giudicati parziali. La Corte ha chiarito come individuare la “soccombenza” rilevante ai fini delle percentuali previste per il pagamento agevolato.

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Recesso del socio e operazioni complesse: interpretazione funzionale del “non concorso” ex art. 2437 c.c.

La Prima Sezione Civile della Cassazione, con la sentenza n. 30133 del 14 novembre 2025 (che puoi leggere cliccando qui), si è pronunciata sull’interpretazione dell’articolo 2437, comma 1, del codice civile, il quale riconosce il diritto di recesso al socio che “non ha concorso alle deliberazioni”. La decisione affronta il quesito sulla portata del termine normativo “concorso” nel contesto di operazioni societarie articolate in plurime fasi e tra loro inscindibilmente collegate.

La Corte di legittimità ha rilasciato un principio di diritto statuendo che, in presenza di un’operazione complessa, il “concorso” non si esaurisce nel solo voto esplicitato in ambito assembleare finale, bensì si estende all’intera gamma degli atti preparatori e necessari, realizzati dal socio, precludendo il diritto di recesso a chi abbia concorso ab origine alla realizzazione dell’operazione, pure se assente, dissenziente, ovvero astenuto, alla delibera conclusiva. Il provvedimento rafforza il trend ermeneutico secondo cui la norma debba essere letta in ottica non meramente formalistica, bensì funzionale, a tutela della buona fede e contro l’esercizio opportunistico del diritto di exit.

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Notifica al domicilio digitale e ricorso in cassazione tardivo: irrilevante la limitazione alle “sole comunicazioni”

La Cassazione, con l’ordinanza n. 30034 del 13 novembre 2025 (che puoi leggere cliccando qui), ribadisce la piena efficacia del domicilio digitale del difensore ai fini del decorso del termine breve ex art. 325 c.p.c., dichiarando inammissibile un ricorso notificato oltre i sessanta giorni.

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Pignoramento presso terzi: nessuna automaticità nel vincolo di indisponibilità

La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con l’ordinanza n. 28984/2025 (puoi leggerla cliccando qui), affronta una questione complessa in tema di esecuzione forzata, con particolare riferimento ai rapporti tra pignoramento mobiliare e pignoramento presso terzi quando confluiscono su un medesimo rapporto obbligatorio. Il caso offre l’occasione per chiarire quali obblighi ricadono sul debitore esecutato che, nel contempo, è anche terzo pignorato in una seconda procedura, e quali strumenti il sistema processuale prevede per coordinare situazioni esecutive parallele.

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Spese di sponsorizzazione: quando sono sempre deducibili

L’ordinanza della Corte di Cassazione, Sezione Tributaria, n. 30036 del 13 novembre 2025 (puoi leggerla cliccando qui), si inserisce nel solco di una giurisprudenza ormai consolidata relativa alla deducibilità dei costi di sponsorizzazione e al principio di inerenza fiscale.

La controversia esaminata oppone l’Agenzia delle Entrate alla Società Alfa, la quale aveva dedotto spese di sponsorizzazione erogate a due distinti soggetti: un’Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD Beta) e una società a scopo di lucro (Società Gamma).

La pronuncia di legittimità è decisiva poiché riafferma la natura di presunzione legale assoluta prevista dall’art. 90, comma 8, della L. n. 289/2002 per le ASD, ma al contempo ribadisce, per le altre fattispecie, la netta prevalenza dell’approccio qualitativo e potenziale sulla valutazione strettamente utilitaristica o quantitativa dell’inerenza dei costi.

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Esdebitazione dell’incapiente e fallimento: i limiti all’accesso al beneficio

La Prima Sezione Civile della Cassazione, con l’ordinanza n. 30108 del 14 novembre 2025 (che puoi leggere cliccando qui), affronta il tema dell’accesso al beneficio dell’esdebitazione per il sovraindebitato incapiente nel caso in cui il debitore sia già stato precedentemente dichiarato fallito. La Corte analizza i presupposti di meritevolezza richiesti dall’art. 283 CCII, il ruolo delle pregresse condotte del debitore e, soprattutto, il rapporto tra la disciplina dell’esdebitazione fallimentare e quella prevista dal Codice della crisi per l’incapiente.

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Perequazione pensioni: la Consulta conferma la legittimità del “raffreddamento”

La Consulta, con la sentenza n. 167/2025 (che puoi leggere cliccando qui), si è pronunciata nuovamente sulla legittimità costituzionale dell’art. 1, comma 309, della legge di bilancio 2023, che ha introdotto un meccanismo di “raffreddamento” della rivalutazione automatica delle pensioni. La questione era stata di recente analizzata dalla Corte con la sentenza n. 19/2025, ma il giudice rimettente riteneva sussistenti ulteriori profili di incostituzionalità, legati alla natura tributaria del taglio e alla presunta reiterazione irragionevole di misure eccezionali.

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Tempestività e correttezza della notifica nel ricorso per cassazione tributaria

La notifica del ricorso per cassazione, ove non andata a buon fine per cause non imputabili al soggetto notificante, deve essere riattivata con tempestività entro il limite di tempo pari alla metà dei termini di impugnazione contemplati dall’articolo 325 c.p.c.; l’omessa ripresa immediata del procedimento notificatorio comporta l’inammissibilità del ricorso, non potendo supplire la mera istanza di rinnovazione della notifica. Pertanto, nel processo tributario, la notifica del ricorso per cassazione assume un ruolo essenziale per la validità e l’ammissibilità medesima del ricorso. La Corte Suprema di Cassazione, tramite l’ordinanza n. 30566 del 20 novembre 2025 (che puoi leggere cliccando qui), ha ribadito la necessità inderogabile di una tempestiva ripresa del procedimento notificatorio in ipotesi di omessa o errata notifica, pena l’inammissibilità del ricorso.

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L’accertamento dell’usura e la rilevanza della Commissione di Massimo Scoperto

La pronuncia della Corte d’appello di Venezia in esame (puoi leggerla cliccando qui) si inserisce nel complesso quadro del contenzioso bancario inerente all’applicazione di interessi usurari, con specifico riferimento alla corretta metodologia di calcolo del Tasso Effettivo Globale (TEG) ai sensi della L. n. 108/1996. La sentenza trae origine da un giudizio di rinvio conseguente all’ordinanza della Suprema Corte (n. 9812/2023), la quale aveva cassato la precedente decisione di merito che aveva escluso la Commissione di Massimo Scoperto (CMS) dalla verifica del superamento del tasso soglia. Il dibattito giuridico si concentra, pertanto, sull’esatta applicazione dei principi di diritto stabiliti dalla giurisprudenza di legittimità in tema di inclusione e comparazione della CMS nel computo dell’usura presunta.

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La presunzione antielusiva nelle partecipazioni ai fondi immobiliari: le Sezioni Unite

Le Sezioni Unite Civili della Cassazione, con la sentenza n. 30657/2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), si sono pronunciate in materia di tassazione delle partecipazioni ai fondi immobiliari di investimento. La questione oggetto di contrasto, rimessa dalla Sezione Tributaria con ordinanza interlocutoria n. 32384 del 2024 (alla quale avevamo già dedicato un approfondito commento), riguardava la corretta applicazione dell’imposta sostitutiva prevista dall’articolo 32 del Decreto-Legge n. 78/2010 e, in particolare, la rilevanza del vincolo familiare ai fini del superamento della soglia del 5%.

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TFR e retribuzione: cosa ha chiarito la Cassazione sulle deroghe dei CCNL

La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con l’ordinanza n. 30331 del 17 novembre 2025 (che puoi leggere cliccando qui), ha affrontato la questione della determinazione della base di calcolo del trattamento di fine rapporto (TFR) e dell’inclusione delle voci retributive. La pronuncia ribadisce il principio di onnicomprensività della retribuzione ai sensi dell’art. 2120 c.c., stabilendo che l’esclusione di specifici emolumenti è ammessa solo tramite clausola contrattuale chiara e inequivoca.

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Compensi professionali e abusivo frazionamento del credito: serve una valutazione concreta dell’interesse ad agire

Tramite l’ordinanza n. 30761 del 22 novembre 2025, la II Sezione Civile della Corte di cassazione esamina la tematica del frazionamento abusivo dei crediti professionali. La Corte, pur ribadendo il principio generale sul divieto di frazionamento (come enunciato dalle Sezioni Unite nella sentenza n. 7299/2025), ha accolto gran parte del ricorso dell’avvocato e cassato con rinvio l’ordinanza della Corte d’Appello che aveva dichiarato la domanda improponibile. La Cassazione ha censurato la Corte territoriale per aver dichiarato l’improponibilità con una valutazione “apodittica ed astratta”, chiarendo che l’applicazione del divieto esige sempre una motivazione specifica basata sulla concreta valutazione dell’oggettivo interesse del creditore alla tutela separata.

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Il volume consigliato

Il volume Le regole dei dati e dell’intelligenza artificiale, a cura di Giuseppe Cassano e Eugenio Prosperetti, e acquistabile cliccando su Shop Maggioli o su Amazon, si inserisce in un contesto normativo in rapida evoluzione, caratterizzato dall’intreccio tra fonti europee e disciplina nazionale. La recente L. 23 settembre 2025, n. 132 (Legge AI) ha ridefinito il quadro interno di regolazione dell’intelligenza artificiale, imponendo nuovi parametri di compliance per imprese, amministrazioni e professionisti. Il libro non si propone come un semplice commentario, ma come una guida sistematica che consente di orientarsi in una materia complessa, arricchita negli ultimi anni da interventi come il Data Act (Reg. UE 2854/2023) e da un crescente corpus regolatorio sulla gestione dei dati e l’uso dell’AI.

Le regole dei dati e dell'intelligenza artificiale

Le regole dei dati e dell'intelligenza artificiale

Il volume nasce dall’idea di fornire a professionisti e studiosi non un commentario articolo per articolo, ma una guida ragionata che consenta di collocare e mettere in relazione le disposizioni della nuova legge nazionale sull’intelligenza artificiale (L.132/2025) con il contesto normativo europeo e nazionale già particolarmente affollato di Regolamenti e norme sulle tecnologie digitali che, alle volte, si sovrappongono tra loro.
La chiave di lettura scelta è il rapporto tra le regole dei dati e le regole dell’intelligenza artificiale: le prime sono infatti il presupposto necessario delle seconde. L’analisi interessa i principali settori di applicazione e regolazione di dati ed AI: lavoro, sanità, pubblica amministrazione, proprietà intellettuale, concorrenza, cybersicurezza, ricerca, tutela del consumatore, ordine pubblico, innovazione ed impresa.

I contributi, a cura di studiosi di varie specializzazioni,giuristi e non, offrono spunti e riflessioni che consentono di decifrare il contesto normativo che interessa le tecnologie dei dati e i servizi di AI, evidenziandone punti di forza e lacune, e contribuendo a una chiara ricostruzione del complesso sistema di regole cui è soggetta l’intelligenza artificiale nell’UE ed in Italia.

Giuseppe Cassano, 
Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche della European School of Economics di Roma e Milano, ha insegnato Istituzioni di Diritto Privato presso l’Università Luiss di Roma. Avvocato cassazionista, studioso dei diritti della persona, del diritto di famiglia, della responsabilità civile e del diritto di Internet, ha pubblicato numerosissimi contributi in tema, fra volumi, trattati, voci enciclopediche, note e saggi.

Eugenio Prosperetti, 
Avvocato cassazionista, da oltre 25 anni assiste imprese nazionali ed estere su temi relativi al diritto dell’Information Technology. Titolare delle cattedre di Algorithm and Data Management Law e Business Cyber Law presso l’Università LUISS Guido Carli di Roma. Autore di numerose pubblicazioni in tema di diritto dei dati e diritto digitale.

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2025, Maggioli Editore
36.00 € 34.20 €

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