Rassegna giurisprudenziale del 23 luglio

Questa rassegna si propone di esaminare le principali novità giurisprudenziali della settimana.

La sorte dei crediti dopo la cancellazione della società: le Sezioni Unite

Le Sezioni Unite Civili della Cassazione, con la sentenza n. 19750/2025, depositata il 17 luglio (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), si sono pronunciate sulla seguente questione: la sorte dei crediti di una società dopo la sua cancellazione dal registro delle imprese, con riferimento a quelli non inclusi nel bilancio finale di liquidazione e oggetto di un giudizio ancora pendente. In particolare, la cancellazione determina l’estinzione dei crediti controversi? O questi si trasferiscono comunque ai soci, salvo prova di una rinuncia espressa o tacita?

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Licenziamento durante la gravidanza: legittimo se la condotta è dolosa e gravemente sleale

Nel giudizio civile di impugnazione di licenziamento per giusta causa intimato nel corso dello stato di gravidanza, il giudice può impiegare le risultanze probatorie del processo penale, anche quando conclusosi con sentenza non passata in giudicato, a condizione che ne operi una valutazione autonoma e critica, e dette risultanze integrino condotte dolose e gravemente sleali tali da rendere operante l’eccezione al divieto di licenziamento di cui all’art. 54, comma 3, lett. a), D.Lgs. n. 151/2001.

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Atti dell’amministrazione di sostegno: gli eredi del beneficiario defunto hanno diritto ad accedervi?

La Prima Sezione Civile della Cassazione, con la sentenza n. 18563 dell’8 luglio 2025, affronta una questione di grande rilevanza pratica e giuridica: il diretto di accesso, da parte dei figli del beneficiario, agli atti dell’amministrazione di sostegno dopo la morte del beneficiario stesso. La vicenda offre spunti di riflessione interessanti in materia di privacy post mortem, diritti dei chiamati all’eredità, controllo ex post sull’attività dell’amministratore di sostegno e dimensione sociale e familiare dell’identità personale.

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Pensione di reversibilità e coppie omosessuali: le Sezioni Unite rinviano alla Consulta

L’ordinanza interlocutoria delle Sezioni Unite civili della Corte di Cassazione n. 19596 del 15 luglio 2025 (clicca qui per consultare il testo integrale dell’ordinanza), solleva una delicata questione di legittimità costituzionale: è conforme agli artt. 2, 36 e 38 Cost. la mancata estensione della pensione di reversibilità al partner superstite di una coppia omosessuale, formalmente unita all’estero, in caso di decesso avvenuto prima della legge n. 76/2016 (c.d. Legge Cirinnà)?

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Litisconsorzio necessario e trasparenza fiscale

La Sezione Tributaria della Corte di Cassazione, con l’ordinanza interlocutoria n. 19082/2025 (clicca qui per consultare il testo integrale dell’ordinanza), ribadisce un principio cardine del processo tributario: la centralità del contraddittorio. A fronte di una controversia relativa a operazioni oggettivamente inesistenti, la Corte sceglie di non affrontare il merito della questione, fermandosi su un profilo processuale essenziale: la corretta instaurazione del contraddittorio. In caso di società a responsabilità limitata in regime di trasparenza fiscale, il vincolo tra società e soci impone il litisconsorzio necessario. L’assenza di tutte le parti legittimate comporta la nullità assoluta del giudizio, rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado. Una decisione che, pur processuale, riafferma la supremazia delle garanzie del giusto processo sull’esigenza di accertamento fiscale.

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Opposizione a decreto ingiuntivo: decorrenza del termine in caso di rinnovazione della notifica nulla

La Seconda Sezione Civile della Cassazione, con la sentenza n. 19814 del 17 luglio 2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), è intervenuta sul rapporto tra la nullità della prima notifica di un decreto ingiuntivo e la validità della sua rinnovazione, chiarendo da quando decorre il termine previsto dall’art. 641 c.p.c. per proporre opposizione.

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Foto di indagati e cronaca giudiziaria: quando il trattamento dei dati è lecito

La pubblicazione di immagini di individui indagati, introdotte a corredo di un articolo di cronaca giudiziaria attinente a fatti di rilevante interesse pubblico, non costituisce trattamento illecito di dati personali né lesione della dignità, a condizione che l’informazione risulti essenziale, rispettosa dei dettami deontologici del giornalismo e le immagini non siano umilianti o segnaletiche nel senso tecnico del termine.

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Interessi moratori su compensi professionali anche per clienti privati

La Seconda Sezione Civile della Cassazione, con l’ordinanza n. 19605 del 16 luglio 2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), ha affermato due principi di cruciale importanza per tutti i liberi professionisti. In primo luogo, ha stabilito che gli interessi moratori maggiorati, previsti dal D.Lgs. 231/2002 per i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, si applicano anche ai compensi professionali dovuti da clienti privati, e non solo da enti pubblici. In secondo luogo, ha ribadito che la decorrenza di tali interessi scatta dalla prima richiesta di pagamento stragiudiziale, ovvero dalla messa in mora, e non necessariamente dal momento della proposizione della domanda giudiziale.

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Licenziamenti illegittimi e piccole imprese: incostituzionale il tetto di sei mensilità per il risarcimento

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 118 del 21 luglio 2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), è intervenuta nuovamente sul regime delle tutele risarcitorie nei licenziamenti illegittimi, dichiarando l’illegittimità del limite massimo di sei mensilità previsto per i lavoratori dipendenti da datori di lavoro sotto soglia, cioè con meno di 15 dipendenti.

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