Rassegna giurisprudenziale del 19 febbraio

Questa rassegna giurisprudenziale si propone di esaminare le principali novità delle sentenze e ordinanze della settimana.

Separazione e deroga al regime di parità delle quote nella comunione legale

La prima sezione civile della corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 2546/2025, depositata il 3 febbraio, ha affrontato un tema di grande rilievo in materia di rapporti patrimoniali tra coniugi e di disciplina della comunione legale. La questione centrale riguarda la possibilità di derogare alla regola della parità delle quote nella comunione legale, mediante un accordo stipulato in sede di separazione consensuale. La decisione si inserisce in un filone giurisprudenziale che ha spesso evidenziato i limiti dell’autonomi a negoziale privata in presenza di norme imperative. 

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Nozione di “credito condizionato”: alle Sezioni Unite

La I Sezione Civile della Corte di Cassazione, tramite l’Ordinanza Interlocutoria n. 2931 del 05 febbraio 2025, ha rimesso la questione dei crediti condizionati in sede di liquidazione giudiziale (già fallimento) alle Sezioni Unite.

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Perizia grafologica su fotocopia: assenza dell’originale e prove alternative

La terza sezione civile della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 2777/2025, depositata il 4 febbraio, ha affrontato una questione giuridica di rilievo in materia di prova documentale: la possibilità di eseguire una perizia grafologica sulla fotocopia di una scrittura privata, in assenza del documento originale. Il caso in esame offre spunti per analizzare i principi giurisprudenziali consolidati in materia di verificazione della sottoscrizione disconosciuta e le implicazioni pratiche per la tutela del diritto alla prova.

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Chiusura procedura esecutiva: gli effetti sulle opposizioni ex art. 617 cpc pendenti

La Terza Sezione civile della corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 1042/2025, ha affrontato un tema di particolare rilevanza in materia di esecuzione forzata. La questione riguarda la possibilità di dichiarare cessata la materia del contendere in caso di opposizioni agli atti esecutivi a seguito della conclusione della procedura esecutiva. La pronuncia offre importanti spunti su aspetti di tutela giurisdizionale e sui limiti alla declaratoria di sopravvenuta carenza di interesse. 

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Inefficacia del pignoramento per omessa notifica dell’avviso di iscrizione a ruolo

Il Tribunale di Roma, con la sentenza emessa il 7 febbraio 2025 nell’ambito del procedimento esecutivo n. 8289/2024 R.G.E., ha affrontato una questione cruciale in materia di espropriazione forzata. Al centro della vicenda vi è l’interpretazione dell’art. 543, comma 5, c.p.c., che disciplina l’obbligo di notifica e deposito dell’avviso di iscrizione a ruolo del pignoramento presso terzi. La decisione si inserisce in un quadro giurisprudenziale volto a chiarire i limiti di validità della procedura esecutiva e le conseguenze derivanti dall’omessa osservanza di tali adempimenti. 

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La responsabilità dei soci per i debiti tributari della società estinta: le Sezioni Unite

a questione della responsabilità degli ex soci per i debiti tributari della società estinta rappresenta un tema di grande rilevanza nel panorama giuridico. Il fenomeno della cancellazione delle società dal registro delle imprese solleva interrogativi circa il destino dei debiti residui e l’eventuale possibilità per i creditori di rivalersi sugli ex soci. In particolare, si discute se la responsabilità di questi ultimi possa essere affermata automaticamente o se richieda specifiche condizioni. Questo dibattito assume una particolare importanza nel contesto tributario, dove il Fisco mira a garantire la riscossione delle imposte non corrisposte dalla società estinta. La recente sentenza delle Sezioni Unite, n. 3625/2025, depositata il 12 febbraio, ha affrontato questa problematica, fornendo chiarimenti sulla responsabilità patrimoniale degli ex soci e sui criteri per determinarne l’eventuale obbligo di rispondere per i debiti sociali

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Valore probatorio della procura alle liti e modalità di contestazione

La Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione, con l’ordinanza 3653/2025, depositata il 13 febbraio, ha affrontato un’importante questione relativa alla validità della procura alle liti e al suo disconoscimento da parte del cliente. Il caso ha origine da una richiesta di pagamento di compensi professionali avanzata da un avvocato nei confronti di un cliente che ha contestato l’esistenza del mandato. La decisione della Corte affronta due aspetti cruciali: il valore probatorio della procura alle liti certificata dal difensore e le modalità con cui essa può essere contestata.

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Notifica PEC e deposito cartaceo: quando il formalismo processuale ostacola il diritto di difesa

La Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 3580/2025, depositata il 12 febbraio, affronta un tema di rilevanza processuale, ossia la dichiarazione di improcedibilità dell’appello per irregolarità nella notificazione e nel deposito degli atti processuali in formato digitale. La decisione si inserisce in un filone giurisprudenziale che mira a bilanciare l’esigenza di certezza del diritto con il principio della strumentalità delle forme, evitando che formalismi eccessivi compromettano l’accesso alla giustizia.

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Mantenimento figli maggiorenni: il genitore collocatario può scegliere se tenere il figlio in casa o versare l’assegno di mantenimento?

La Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 3329/2025, depositata il 10 febbraio, si è pronunciata su una questione di particolare rilevanza in tema di mantenimento dei figli maggiorenni non economicamente autosufficienti. La pronuncia affronta, in particolare, il rapporto tra l’obbligo di mantenimento del genitore collocatario e la possibilità di adempiervi mediante accoglienza in casa del figlio, esaminando le differenze tra il contributo al mantenimento e l’assegno alimentare.

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Lucilla Nigro
Autrice di formulari giuridici, unitamente al padre avv. Benito Nigro, dall’anno 1990. Avvocato cassazionista, Mediatore civile e Giudice ausiliario presso la Corte di Appello di Napoli, sino al dicembre 2022.

 

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Lucilla Nigro, 2025, Maggioli Editore
94.00 € 89.30 €

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