
Da quando inizia a decorrere il termine di dieci giorni entro cui il conduttore, che non ha avuto conoscenza tempestiva dell’intimazione di sfratto, può proporre opposizione? Dalla data del primo accesso dell’ufficiale giudiziario o da quella della notifica del preavviso di rilascio? La Terza Sezione Civile della Cassazione, con l’ordinanza n. 27852 del 20 ottobre 2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), è tornata a pronunciarsi in materia di opposizione tardiva alla convalida di sfratto per morosità, chiarendo i presupposti e i limiti applicativi dell’art. 668 c.p.c.
Consiglio: il nuovo “Formulario commentato dell’esecuzione forzata”, a cura di dell’avvocato Gabriele Voltaggio, e acquistabile cliccando su Shop Maggioli o su Amazon, raccoglie le formule di tutti gli atti presenti nel procedimento di espropriazione.
Formulario commentato dell'esecuzione forzata
Il testo, aggiornato alla Riforma Cartabia, al successivo decreto correttivo e alle specifiche tecniche PCT, raccoglie le formule di tutti gli atti presenti nel procedimento di espropriazione, completi di norma di legge, commento, indicazione dei termini o scadenze, delle preclusioni e delle massime giurisprudenziali.
Il Volume si configura come uno strumento completo, pratico e operativo di grande utilità per chi opera quotidianamente nell’ambito dell’esecuzione forzata: avvocati, magistrati, professionisti delegati e operatori del credito. L’opera fornisce per ogni argomento procedurale lo schema della formula, disponibile anche online in formato editabile e stampabile.
Gabriele Voltaggio
Avvocato del Foro di Roma, si occupa di diritto bancario, crediti ed esecuzione forzata. Professionista delegato e custode giudiziario presso il Tribunale di Roma, è autore di contributi e formulari in materia esecutiva. Fondatore e curatore di Giuricivile.it.
Leggi descrizione
Gabriele Voltaggio, 2025, Maggioli Editore
62.00 €
58.90 €
Formulario commentato dell'esecuzione forzata
Il testo, aggiornato alla Riforma Cartabia, al successivo decreto correttivo e alle specifiche tecniche PCT, raccoglie le formule di tutti gli atti presenti nel procedimento di espropriazione, completi di norma di legge, commento, indicazione dei termini o scadenze, delle preclusioni e delle massime giurisprudenziali.
Il Volume si configura come uno strumento completo, pratico e operativo di grande utilità per chi opera quotidianamente nell’ambito dell’esecuzione forzata: avvocati, magistrati, professionisti delegati e operatori del credito. L’opera fornisce per ogni argomento procedurale lo schema della formula, disponibile anche online in formato editabile e stampabile.
Gabriele Voltaggio
Avvocato del Foro di Roma, si occupa di diritto bancario, crediti ed esecuzione forzata. Professionista delegato e custode giudiziario presso il Tribunale di Roma, è autore di contributi e formulari in materia esecutiva. Fondatore e curatore di Giuricivile.it.
La vicenda processuale
La vicenda origina da un procedimento di sfratto per morosità promosso dal locatore nei confronti del conduttore, con contestuale richiesta di convalida.
In mancanza di comparizione e opposizione, il Tribunale di Verona emetteva ordinanza di convalida e disponeva il rilascio dell’immobile.
Solo in seguito, il conduttore proponeva opposizione tardiva ex art. 668 c.p.c., sostenendo di non aver avuto tempestiva conoscenza dell’intimazione. Nel frattempo, l’esecuzione forzata era già iniziata con la notifica del preavviso di sloggio ai sensi dell’art. 608 c.p.c.
Il Tribunale dichiarava la cessazione della materia del contendere per avvenuto rilascio dell’immobile, ma condannava l’opponente alle spese per soccombenza virtuale, ritenendo tardiva l’opposizione.
La Corte d’Appello di Venezia, con sentenza n. 2946/2020, confermava integralmente la decisione. Il conduttore, allora, proponeva ricorso in Cassazione.
La Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso, confermando l’impostazione dei giudici di merito e chiarendo alcuni punti cardine.
Potrebbero interessarti:
- Citazione per convalida di sfratto per morosità (Correttivo Riforma Cartabia): modello e formulario per la redazione
- Procedura di sfratto per morosità ai contratti d’affitto aziendali
- Opposizione all’esecuzione forzata: oggetto del giudizio di opposizione e legittimazione ad agire dei terzi
- Risoluzione della locazione per inadempimento del conduttore e risarcimento del danno: le Sezioni Unite
Decorrenza del termine di dieci giorni ex art. 668 c.p.c.
Il primo motivo di ricorso, volto a contestare la tardività dell’opposizione, è stato giudicato manifestamente inammissibile.
La Corte ha ribadito che, dopo le modifiche introdotte dal D.L. n. 35/2005, conv. in L. n. 80/2005, l’inizio dell’esecuzione coincide con la notifica del preavviso di rilascio ex art. 608 c.p.c., non con il primo accesso dell’ufficiale giudiziario.
Pertanto, il termine di dieci giorni per proporre opposizione tardiva decorre da quella notifica, indipendentemente da eventuali vizi dell’ordinanza di convalida. L’illegittimità del provvedimento esecutivo – osserva la Corte – può semmai essere dedotta con l’opposizione stessa, ma non sospende né sposta il termine per proporla.
Consiglio: il Codice Civile 2026, acquistabile cliccando su Shop Maggioli o su Amazon, e il Codice di Procedura Civile 2026, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon, forniscono due strumenti di agile consultazione, aggiornati alle ultimissime novità legislative.
La mancata conoscenza dell’intimazione e l’onere della prova
Il ricorrente sosteneva, poi, di non aver ricevuto l’intimazione a causa di condotte di terzi (la moglie del locatore avrebbe ritirato la posta), invocando il caso fortuito. L’art. 668 c.p.c., infatti, prevede che se l’intimazione di licenza o di sfratto è stata convalidata in assenza dell’intimato, questi può farvi opposizione provando di non averne avuto tempestiva conoscenza per irregolarità della notificazione o per caso fortuito o forza maggiore.
La Corte, richiamando la motivazione della Corte d’Appello, ha ritenuto che tale circostanza non fosse stata provata e, anzi, risultasse smentita dall’attestazione di compiuta giacenza e dall’avviso di deposito inserito nella cassetta postale.
Ne deriva che l’opponente non aveva fornito la prova dell’incolpevole mancata conoscenza dell’intimazione, condizione necessaria per l’esperibilità dell’opposizione tardiva.
Doppia conforme e limiti al sindacato di legittimità
Un aspetto di rilievo riguarda anche l’applicazione della “doppia conforme”: la Cassazione ha ricordato che, quando la sentenza di appello conferma integralmente quella di primo grado sui medesimi fatti, il vizio motivazionale ex art. 360, n. 5, c.p.c. non è deducibile.
Il ricorso, dunque, non può trasformarsi in una terza valutazione del merito, ma deve limitarsi a questioni di diritto.
La conferma di un principio consolidato
L’ordinanza dà seguito alla giurisprudenza consolidata (v. Cass. n. 16067/2025), confermando il seguente principio:
“In tema di opposizione tardiva alla convalida di sfratto ex art. 668 cod. proc. civ., il termine, previsto a pena di inammissibilità, di dieci giorni dall’inizio dell’esecuzione va fatto decorrere, nel caso di esecuzione per consegna o rilascio, dalla data della notifica del preavviso previsto dall’art. 608 cod. proc. civ., il quale, a seguito delle modifiche apportate alla norma dalla legge n. 80 del 2005, costituisce l’inizio dell’esecuzione per rilascio e non, come nella formulazione antecedente, mero atto ad essa prodromico”.
Opposizione tardiva allo sfratto per morosità: la decisione in sintesi
Ecco infine una pratica e breve checklist per orientarsi nell’applicazione dei principi affermati dalla Terza Sezione Civile della Cassazione con l’ordinanza n. 27852/2025.
Cosa prevede l’art. 668 c.p.c.?
L’art. 668 c.p.c., rubricato “opposizione dopo la convalida”, prevede che, se l’intimazione di licenza o di sfratto è stata convalidata in assenza dell’intimato, questi può farvi opposizione provando di non averne avuto tempestiva conoscenza per irregolarità della notificazione o per caso fortuito o forza maggiore. Se sono decorsi dieci giorni dall’esecuzione, l’opposizione non è più ammessa, e la cauzione, prestata a norma dell’articolo 663 secondo comma, è liberata.
L’opposizione si propone davanti al tribunale nelle forme prescritte per l’opposizione al decreto d’ingiunzione, in quanto applicabili. L’opposizione non sospende il processo esecutivo, ma il giudice, con ordinanza non impugnabile, può disporne la sospensione per gravi motivi, imponendo, quando lo ritiene opportuno, una cauzione all’opponente.
Da quando decorre il termine di 10 giorni per proporre opposizione tardiva allo sfratto?
Dal momento della notifica del preavviso di rilascio ex art. 608 c.p.c., non dal primo accesso dell’ufficiale giudiziario.
È possibile sospendere o prorogare tale termine se l’ordinanza di convalida è illegittima?
No. L’eventuale illegittimità dell’ordinanza può essere dedotta nell’opposizione, ma non incide sulla decorrenza del termine.
Cosa serve per dimostrare la mancata conoscenza dell’intimazione?
È necessario provare che l’omessa conoscenza sia dipesa da caso fortuito o forza maggiore, con elementi oggettivi (ad esempio, errore dell’ufficiale notificatore).
Quando la Cassazione esclude il vizio motivazionale per “doppia conforme”?
Quando la sentenza d’appello conferma integralmente, anche nei fatti, la decisione di primo grado: in tal caso, non è ammesso il motivo ex art. 360 n. 5 c.p.c.











