La riforma dei tributi indiretti, riguardante le imposte sulle successioni e donazioni, introduce importanti novità nel sistema fiscale italiano. Il legislatore, con il Decreto Legislativo 18 settembre 2024, n. 139, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 ottobre 2024, ha avviato un processo di revisione delle norme che regolano queste imposte, con l’obiettivo di ridurre le disparità e aggiornare un sistema considerato ormai superato rispetto alle nuove esigenze sociali ed economiche. Il provvedimento entrerà in vigore il 4 ottobre 2024, con applicazione a partire dal 1° gennaio 2025.
Il testo ufficiale in GU della Riforma sui tributi indiretti
Le principali novità della riforma
Uno dei punti chiave della nuova riforma fiscale è la revisione delle aliquote e delle franchigie relative all’imposta di successione. L’Italia, attualmente, applica aliquote tra le più basse d’Europa, ma l’obiettivo della riforma è correggere alcune criticità presenti nel sistema. Al centro della riforma c’è la rimodulazione delle franchigie per gli eredi diretti, come coniugi e figli, con l’intento di garantire una maggiore equità fiscale. In particolare, si sta valutando un equilibrio che consenta di non gravare i patrimoni di piccole e medie dimensioni, proteggendo chi eredita beni di valore modesto.
L’imposta di successione, che si applica al valore netto del patrimonio ereditato, potrebbe subire un aumento delle aliquote per i patrimoni di maggior valore. Questo intervento ha l’obiettivo di rendere il sistema fiscale più progressivo, mirando a ridurre le disuguaglianze senza però penalizzare le eredità di minore entità.
Donazioni: nuove regole per evitare elusioni
Anche le donazioni saranno interessate dalla riforma, con interventi volti a prevenire abusi e usi elusivi. La normativa attuale permette di trasferire ricchezze tramite donazioni, spesso evitando l’imposta di successione. Con la riforma, si vuole creare un sistema di regole più stringenti, incentivando la trasparenza e rendendo più difficile l’utilizzo delle donazioni come strumento di pianificazione fiscale impropria.
Oltre alla stretta sulle elusioni, si sta valutando di introdurre ulteriori incentivi per chi effettua trasferimenti patrimoniali a favore di familiari diretti, con lo scopo di favorire la circolazione della ricchezza all’interno dei nuclei familiari in un’ottica di continuità patrimoniale.
Revisione dei valori catastali
Un aspetto delicato della riforma riguarda i valori catastali, che vengono utilizzati per il calcolo delle imposte sulle successioni e donazioni relative a immobili. Il valore catastale attuale, spesso inferiore al valore di mercato, ha permesso in molti casi una sottovalutazione degli immobili trasferiti, creando distorsioni nel sistema fiscale. La riforma punta a riallineare il valore catastale a quello di mercato, riducendo la disparità tra contribuenti e garantendo un maggior gettito per l’erario.
Conclusioni
La riforma dei tributi indiretti su successioni e donazioni punta a creare un sistema più equo e sostenibile. Tuttavia, la necessità di bilanciare equità fiscale e gettito per le casse dello Stato sarà una delle principali sfide per il legislatore nei prossimi mesi.
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