L’evidente insostenibilità dello sviluppo italiano dovrebbe dar vita ad un grande dibattito politico, pubblico e culturale su come cambiare determinate condizioni di difficoltà, coerentemente con gli impegni internazionali sottoscritti dal nostro Paese, per assicurare benessere diffuso per tutte e per tutti, in equilibrio con il nostro pianeta.
Lo sviluppo sostenibile è la strada giusta da intraprendere per costruire un futuro di speranza: ignorarlo vorrebbe dire abbassare la qualità della vita delle persone, le loro potenzialità, la loro libertà, la capacità del pianeta di rigenerarsi e, inoltre, ridurre la competitività e la salute della nostra economia[1].
Nell’articolo di oggi analizzeremo l’attività di ASVIS, un’importante rete di oltre 300 soggetti impegnati per l’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite e dei suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs)[2].
Cos’è Asvis?
L’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile é nata il 3 febbraio del 2016, su iniziativa della Fondazione Unipolis[3] e dell’Università Tor Vergata di Roma, per far crescere in Italia la consapevolezza sull’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese[4].
L’Alleanza si pone svariati obiettivi, tra cui: favorire lo sviluppo di una cultura della sostenibilità a tutti i livelli, orientando in tal senso gli stili di vita, i sistemi di convivenza civile e i modelli di produzione e di consumo.
La sostenibilità nella nostra cultura deve rappresentare un’occasione per analizzare le implicazioni per l’Italia legate all’Agenda globale per lo sviluppo sostenibile e per contribuire alla definizione di strategie nazionali e territoriali per il conseguimento degli SDGs[5].
Nell’ambito della propria missione[6], l’ASviS gestisce attività di sensibilizzazione, educazione, formazione, informazione e comunicazione, senza però dimenticare la grande attenzione dedicata alla ricerca scientifica, le relazioni istituzionali e le attività culturali.
Proporre politiche e azioni volte al raggiungimento degli SDG, contribuire all’attuazione di programmi di educazione permanente per lo sviluppo sostenibile, stimolare e accompagnare la trasformazione delle imprese, delle istituzioni pubbliche e delle organizzazioni della società civile verso lo sviluppo sostenibile, sono gli obiettivi che l’Alleanza intende raggiungere con l’ausilio di adeguati strumenti di monitoraggio per il raggiungimento degli SDGs in Italia, tenendo conto anche di specifici stakeholder e/o contesti territoriali locali[7].
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L’agenda 2030
Il 25 settembre del 2015 l’Onu ha approvato l’Agenda 2030 ed i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs), da raggiungere entro il 2030[8].
L’Agenda 2030, sottoscritta nel 2015 da 193 Paesi delle Nazioni Unite, tra cui l’Italia, si basa su cinque concetti chiave, rappresentati da cinque “P”: Persone, prosperità, pace, partnership e pianeta.
Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dovranno essere realizzati entro il 2030 a livello globale da tutti i Paesi membri dell’ONU. Ciò significa che ogni Paese del pianeta è chiamato a fornire il suo contributo per affrontare in comune queste grandi sfide.
L’Unione europea ha svolto un ruolo importante nella definizione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e si è impegnata, insieme agli Stati membri, a guidarne anche l’attuazione, sia mediante l’integrazione degli obiettivi dello sviluppo sostenibile (OSS) nelle politiche dell’Unione, che sostenendo gli sforzi profusi da altri Paesi, in particolare quelli che ne hanno più bisogno, attraverso le sue politiche esterne[9].
La sostenibilità, è bene ricordarlo, non riguarda solo l’ambiente, ragione per cui è necessario adottare un approccio integrato e misure concrete per affrontare un importante cambio di paradigma socioeconomico[10].
L’Agenda articola i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030, articolati in 169 target: Sconfiggere la povertà; sconfiggere la fame; la salute e il benessere; istruzione di qualità; parità di genere; acqua pulita e servizi igienico-sanitari; energia pulita e accessibile; lavoro dignitoso e crescita economica; imprese, innovazione e infrastrutture; ridurre le disuguaglianze; città e comunità sostenibili; consumo e produzione responsabili; lotta contro il cambiamento climatico; vita sott’acqua; vita sulla terra; pace, giustizia e istituzioni solide; partnership per gli obiettivi[11].
Applicazione dell’Agenda 2030 in Italia
A livello nazionale lo strumento di coordinamento dell’attuazione dell’Agenda 2030 è rappresentato dalla Strategia nazionale di sviluppo sostenibile 2017-2030[12].
A livello nazionale, l’attuazione della SNSvS deve quindi raccordarsi con i documenti programmatici esistenti, in particolare con il Programma Nazionale di Riforma (PNR) e più in generale il Documento di Economia e Finanza (DEF)[13].
In che modo l’ASviS ha contribuito a definire e aggiornare la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile? Presentando periodicamente alle istituzioni nazionali e locali proposte su politiche economiche, sociali e ambientali tra cui quelle – approvate nel 2022 – che hanno modificato per la prima volta i principi fondamentali della Costituzione italiana[14]. Il testo può essere uno strumento fondamentale per spingere l’Italia verso l’Agenda 2030, purché sia attuato immediatamente[15]: L’approvazione della nuova Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (SNSvS) da parte del Comitato interministeriale per la transizione ecologica (Cite)[16] segna un importante passo avanti per l’avanzamento dell’Italia sul percorso dello sviluppo sostenibile e l’attuazione dell’Agenda 2030, adottata dall’Onu il 25 settembre del 2015[17].
L’approvazione della Strategia rappresentava una delle richieste che da mesi l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) avanzava al Governo: di conseguenza l’Alleanza, che ha dato un contributo rilevante alla stesura del documento, è rimasta soddisfatta della decisione presa dal Cite seppur invitando il Governo a mettere in pratica le proposte della Strategia[18].
Applicazione a livello internazionale
A livello internazionale ha incarnato la società civile all’High-level Political Forum 2017[19], infatti, l’Italia ha partecipato alla quinta sessione dell’evento sullo sviluppo sostenibile per l’attuazione dell’Agenda 2030, tenutosi a New York dal 10 al 19 luglio 2017 sotto gli auspici del Comitato Economico e Sociale.
È stata presentata il 19 luglio 2017 la review italiana sullo stato di attuazione dell’Agenda 2030, incentrata sulla proposta di Strategia per lo Sviluppo Sostenibile.
La presentazione è stata aperta da un video introduttivo, seguito da due interventi istituzionali del Ministero dell’Ambiente e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, oltre a un intervento della società civile rappresentata da ASviS. Il Forum 2017 è stato incentrato sul tema “Eradicating poverty and promoting prosperity in a changing world”[20].
Inoltre, è tra i fondatori di “Europe Ambition 2030”[21], fa parte di SDG Watch Europe[22], dell’European Sustainable Development Network ed è menzionata come buona pratica in diversi documenti di rendiconto ufficiale delle istituzioni nazionali ed europee, come la Commissione UE e la Corte dei Conti[23].
Le azioni proposte e gli strumenti operativi dovranno inoltre conciliarsi con i molteplici obiettivi già esistenti e vincolanti previsti dal Semestre Europeo (es Target EU 2020)[24].
La strategia annuale di crescita sostenibile, adottata dalla Commissione nel dicembre 2019[25], si concentra sulla promozione della sostenibilità competitiva per costruire un’economia a favore delle persone e del pianeta.
Le raccomandazioni specifiche trasmesse ai paesi dell’Unione si fonda su tale obiettivo e sui quattro pilastri della sostenibilità competitiva: stabilità economica, equità sociale, sostenibilità ambientale, produttività e competitività, ponendo inoltre un accento particolare sulla sanità[26].
Le raccomandazioni riflettono inoltre l’impegno della Commissione a integrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite nel semestre europeo per il coordinamento che riguarda la salute pubblica e le preoccupazioni di natura sociale, ambientale ed economica[27].
Il presente documento può essere così considerato sia come un aggiornamento della precedente “Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia 2002-2010”[28], sia come uno strumento per inquadrare la stessa nel più ampio contesto di sostenibilità economico-sociale delineato dall’Agenda 2030.
Per l’Italia la definizione di un programma strategico che confermi in un orizzonte di lungo periodo il percorso di riforma degli ultimi anni è una esigenza indispensabile.
Le problematiche causate dalla pandemia di COVID-19 lungo il percorso verso la sostenibilità
La pandemia di COVID-19 ha evidenziato le interconnessioni esistenti fra queste sfere e come ogni strategia di ripresa debba tenerle in considerazione[29], anche se non va dimenticato che il virus ha causato una battuta d’arresto all’avanzamento degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile e in molti casi un arretramento.
Ad esempio, è aumentato per la prima volta negli ultimi 20 anni il numero di persone che vivono in condizione di povertà assoluta: prima del Covid, la percentuale di popolazione mondiale in condizioni di estrema povertà era sceso dal 10,1% nel 2015 al 9,3% nel 2017. Ciò significa che il numero di persone che vivono con meno di 1,90 dollari al giorno era diminuito – nel periodo 2015-2017 – da 741 milioni a 689 milioni[30].
Nonostante le innumerevoli conseguenze negative, non mancano alcuni elementi positivi: per fronteggiare le diverse problematiche, molti Governi hanno messo in atto una pronta risposta, dimostrando creatività e realizzando nuove forme di collaborazione prova ne sia che tra il 1° febbraio e il 31 dicembre 2020, i Governi di tutto il mondo hanno annunciato più di 1600 misure di protezione sociale in risposta alla crisi[31].
Non va dimenticato che, dopo l’arresto causato dalla pandemia, la speranza di vita alla nascita è tornata a crescere, attestandosi nel 2023 a 83,1 anni, e secondo le stime del centro studi Prometeia, con cui l’ASviS ha collaborato per fornire per la prima volta previsioni al 2030 per oltre 30 indicatori, nel 2030 la speranza di vita sorpasserà gli 84 anni[32].
La revisione della Strategia nazionale
Attualmente è in corso il processo di revisione della Strategia nazionale, un’opportunità per inquadrare le sfide anche nella loro rilettura determinata dalla gestione del post-pandemia e in riferimento alla definizione di un quadro rafforzato di valutazione delle politiche e degli investimenti pubblici ispirato alla sostenibilità[33].
Si tratta di un evento storico sotto molti punti di vista, poiché l’attuale modello di sviluppo è stato giudicato insostenibile sul piano ambientale, economico e sociale, e si è confermata una visione integrata dei diversi aspetti dello sviluppo.
Tutti i paesi, siano essi sviluppati, emergenti o in via di sviluppo, sono chiamati a contribuire a mettere il mondo su un percorso sostenibile.
L’attuazione dell’Agenda 2030 richiederà il forte coinvolgimento di tutte le parti della società, dalle imprese al settore pubblico, dalla società civile agli enti di beneficenza, dalle università e dai centri di ricerca agli attori dell’informazione e della cultura[34].
Il Rapporto ASviS 2024
Il Rapporto Asvis 2024 evidenzia quattro fattori di trasformazione, quattro game changer, determinanti per avvicinare o allontanare l’Italia dai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite, ovvero la legge sull’autonomia differenziata, la modifica della Costituzione, la legge europea sul ripristino della natura e quella sulla rendicontazione delle imprese.
Tra le criticità segnalate dal Rapporto ASviS i possibili effetti dell’autonomia differenziata e l’evidente mancanza, in tema di sanità ed efficientamento del Sistema sanitario nazionale all’interno del Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029, di una visione strategica e di coerenza con il quadro delle dichiarazioni assunte in sede multilaterale Onu, che citano gli obiettivi di una copertura sanitaria universale e il perseguimento di un quadro di misure per la prevenzione alla luce del concetto One Health che la stessa Presidenza italiana al G7 ha ribadito[35].
Luci e ombre della situazione italiana secondo il rapporto ASviS
Diminuisce la probabilità di morire per malattie non trasmissibili, come le malattie cardiovascolari e il cancro, che passa dal 10,2% nel 2010 al’8,4% nel 2021[36].
Positivo anche il dato sul consumo di alcol che si riduce di 4,7 punti percentuali tra il 2010 e il 2023. Gli indicatori riguardanti la disponibilità di personale sanitario sono invece discordanti: il numero degli infermieri e degli ostetrici ogni mille abitanti è aumentato di 1,5 tra il 2013 e il 2022; nello stesso periodo, tuttavia, il numero di medici di medicina generale ogni 10mila abitanti si è ridotto di 0,8 punti percentuali.
Le disuguaglianze tra le regioni italiane sono complessivamente costanti, tuttavia il Rapporto ASviS[37] sottolinea il rischio concreto di un ampliamento dei divari territoriali in ambito sanitario derivante dall’approvazione della Legge n.86 del 26 giugno 2024 sull’autonomia differenziata.
Infatti, le disuguaglianze territoriali nei Livelli essenziali di assistenza e nell’accesso si traducono, in molte regioni del Sud e nelle aree più vulnerabili, in maggiore povertà sanitaria, minore speranza di vita alla nascita, maggiore mortalità.
Con l’autonomia differenziata le regioni potrebbero richiedere il trasferimento di funzioni in diversi ambiti “non-Lep” (dalla gestione e retribuzione del personale, alle politiche tariffarie, alla gestione di fondi sanitari integrativi) insieme a risorse umane, finanziarie e strumentali, rischiando di aggravare ulteriormente le disuguaglianze territoriali nelle condizioni di accesso al diritto alla salute.
Rispetto all’Atto di indirizzo per l’anno 2024 del Ministero della Salute, l’ASviS evidenzia come siano state prese in esame tutte le criticità del settore della salute, ma anche che le azioni introdotte per modificare la situazione attuale appaiono decisamente insufficienti. Il Rapporto nota, ad esempio, come il Decreto-legge del 3 maggio 2024[38] approvato per ridurre i tempi delle liste d’attesa, pur avendo il merito di affrontare una questione per troppo tempo sottaciuta, non potrà risolvere il problema in quanto non prevede stanziamenti finanziari né revisioni organizzative adeguate[39].
Positiva la definizione delle cariche apicali del nuovo Dipartimento One health del ministero della Salute, con le due direzioni generali della sicurezza alimentare e della sanità animale[40]: il Rapporto esprime la speranza che questo passaggio possa dare vita a una strategia che risponda ai principi della Dichiarazione assunta a fine 2023 dai leader mondiali in termini di accelerazione rispetto agli Obiettivi di sviluppo sostenibile e a quanto previsto dall’Azione congiunta One health volta a garantire una salute globale per persone, pianeta e animali.
Quali proposte per il futuro?
Secondo il Rapporto, l’Italia è in “drammatico ritardo” su tutti gli SDGs: tra il 2010 e il 2023 si riscontrano peggioramenti per cinque Goal (povertà, disuguaglianze, qualità degli ecosistemi terrestri, governance e partnership), miglioramenti molto contenuti per sei (cibo, energia pulita, lavoro e crescita economica, città sostenibili, lotta al cambiamento climatico e qualità degli ecosistemi marini), progressi più consistenti per cinque (salute, educazione, uguaglianza di genere, acqua e sistemi igienico-sanitari e innovazione), mentre l’unico passo avanti significativo interessa l’economia circolare.
La questione sulle politiche presenti e future è dunque cruciale, tanto che il Rapporto riprende e sistematizza i contenuti espressi nello studio “Scenari per l’Italia al 2030 e al 2050. Le scelte da compiere ora per uno sviluppo sostenibile”[41], pubblicato dall’Alleanza in collaborazione con Oxford Economics a maggio 2024[42].
Secondo l’ASviS, L’Italia in particolare, deve attuare con urgenza la Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile, approvata dal Governo nel settembre 2023[43] e poi dimenticata, e un Programma per la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, mettendo l’attuazione dell’Agenda 2030 al centro delle decisioni politiche.
È essenziale poi dare priorità all’attuazione della Dichiarazione sulle Future Generazioni approvata in sede Onu il 23 settembre: un impegno che dovrebbe coinvolgere maggiormente i giovani nella vita democratica e decisionale del Paese: non solo un atto di giustizia ma una scelta indispensabile per garantire un futuro inclusivo e sostenibile[44].
Il ruolo dello sport e della cultura nella promozione della sostenibilità: Le iniziative di ASviS in collaborazione con CONI e RAI
Lo sport è un linguaggio universale che accomuna popoli, culture e generi: un linguaggio potente su cui le Nazioni unite intendono insistere per raggiungere gli SDGs[45].
Nel 2017 l’Unesco, durante la sesta conferenza internazionale dei ministri e alti funzionari responsabili per l’educazione fisica e lo sport (Mineps VI), ha reso operativo il piano di Kazan, un accordo globale che unisce le politiche sportive e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile[46].
Nello specifico lo sport interviene su molti dei goal[47] fissati: garantisce una vita sana e promuove il benessere di tutti, garantisce istruzione di qualità, uguaglianza di genere, promuove la crescita economica e il lavoro dignitoso, riduce le disuguaglianze tra i paesi, rende le città resilienti, sicuri e sostenibili ed infine, promuove le società pacifiche.
È un’opportunità unica per i Paesi e le organizzazioni sportive di tutto il mondo, ragione per cui il contributo dello sport allo sviluppo umano è unico.
Giovanni Malagò ha sottolineato l’importanza della sostenibilità in tutti gli ambiti del CONI, evidenziando il ruolo dello sport nel promuovere stili di vita corretti e l’integrazione sociale. Malagò ha affermato che fare sport vuol dire anche contribuire a migliorare la nostra società e sono sicuro che, in squadra con l’ASviS, faremo la nostra parte per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030[48].
L’ASviS e la Rai hanno stretto un accordo per promuovere la cultura della sostenibilità. Il protocollo d’intesa, firmato dal presidente dell’Alleanza, Pierluigi Stefanini, e dall’amministratore delegato di viale Mazzini, Roberto Sergio, è valido fino al 2028 e si inserisce nel nuovo Contratto di servizio della Rai, pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso maggio[49].
L’accordo si pone l’obiettivo di ampliare e di rafforzare le attività svolte da ASviS e Rai dal 2016, tra cui rientra la media partnership per la promozione del Festival dello sviluppo sostenibile.
L’accordo tra CONI e ASviS
Anche in casa nostra le iniziative non mancano: In occasione degli Internazionali di tennis d’Italia a Roma è stata pubblicata online una mappa per arrivare al Foro Italico senza impattare sull’ambiente. Anche il Giro d’Italia mostra il suo lato green grazie ad un progetto di raccolta differenziata dedicato esclusivamente alla corsa rosa e, inoltre, non mancano il coinvolgimento della Lega Serie A nell’ultima giornata di campionato e del Golden Gala di atletica leggera.
Ci concentreremo però sull’attività del Coni che sta collaborando con ASviS per implementare nel suo piano programmatico, azioni concrete per contribuire alla sostenibilità[50].
Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) hanno siglato un protocollo d’intesa quadriennale per promuovere gli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, integrando la sostenibilità nelle manifestazioni e attività sportive.
L’accordo, firmato da Giovanni Malagò, Presidente del CONI, e Enrico Giovannini, Direttore scientifico dell’ASviS, prevede iniziative incentrate sull’educazione ambientale, parità di genere e inclusione sociale[51].
Le due organizzazioni si impegnano a realizzare congiuntamente iniziative per: diffondere la cultura della sostenibilità presso atleti e pubblico delle manifestazioni sportive nazionali; avviare percorsi di sostenibilità all’interno delle federazioni sportive; attivare nuove sinergie in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile; valorizzare le attività già in essere per i grandi appuntamenti dello sport nazionale sotto l’egida del Coni; definire un percorso di formazione per sensibilizzare dipendenti, collaboratori e fornitori del Coni sui temi dello sviluppo sostenibile, utilizzando i corsi e-learning dell’ASviS; adottare metodologie e strumenti per integrare la sostenibilità nella gestione operativa degli impianti sportivi italiani, ottimizzandone gli impatti ambientali e sociali su persone e comunità[52].
La collaborazione tra Coni e l’ASviS riconosce il mondo dello sport come snodo fondamentale per rafforzare la coesione sociale, educare a uno stile di vita sano e attivo e abbattere le barriere culturali, economiche e sociali che frenano il percorso verso lo sviluppo sostenibile, su cui l’Italia procede con un drammatico ritardo, come mostrato dal Rapporto ASviS 2024[53].
Questa intesa consolida il rapporto tra l’ASviS e il mondo dello sport italiano, poiché già in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024, l’Alleanza ha realizzato insieme a Sport e salute un evento in cui si è discusso del ruolo dello sport a scuola[54].
ASviS insieme alla Rai per promuovere la sostenibilità: la battaglia contro le fake news
Nel protocollo spicca l’impegno sui contenuti culturali da diffondere relativamente all’educazione ambientale, alla sostenibilità, alla parità di genere e all’inclusione[55].
La collaborazione prevede inoltre una serie di iniziative editoriali mirate a promuovere una visione strategica di lungo periodo, valorizzando la divulgazione scientifica, anche per la lotta alle fake news[56].
Il protocollo fa riferimento a documenti chiave per il percorso dell’Italia verso lo sviluppo sostenibile, come l’Agenda 2030, la recente riforma della Costituzione italiana a tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità, anche nell’interesse delle future generazioni (febbraio 2022), la revisione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (settembre 2023).
La firma del protocollo rappresenta un grande riconoscimento del lavoro che l’ASviS, grazie alle oltre 330 organizzazioni che ne fanno parte, svolge quotidianamente nel Paese e a livello internazionale, e ci spinge a impegnarci ancora di più per contribuire a realizzare quanto previsto dal Contratto di programma della Rai, che mette la sostenibilità al centro dell’impegno dell’Azienda come mai accaduto nel passato.
Con questo accordo, la Rai si impegna a guidare un cambiamento culturale nel Paese, ponendo la sostenibilità al centro delle sue attività.
Note
[1]https://asvis.it/public/asvis2/files/Rapporto_ASviS/Rapporto_ASviS_2024/Rapporto_ASviS_2024.pdf; Coltivare ora il nostro futuro, L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, Rapporto ASviS2024.
[2] Sito ufficiale ASviS per tutte le informazioni in merito: https://asvis.it/.
[3] https://www.fondazioneunipolis.org/
[4] https://asvis.it/public/asvis2/files/Pubblicazioni/Brochure/PIEGHEVOLE_ASviS_2024.pdf.
[5] Ibidem
[6] https://asvis.it/missione/
[7] Statuto Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS); https://asvis.it/public/asvis2/files/Pubblicazioni/StatutoASviS_FINAL2023.pdf.
[8] https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/gli_obiettivi_dello_sviluppo_sostenibile.pdf; https://sdgs.un.org/2030agenda;
[9] Agenda 2030 – Documentazione parlamentare – Camera dei Deputati: temi.camera.it/leg19DIL/area/19_1_38/agenda2030.html#:~:text=L’Agenda%202030%20per%20lo,1%20del%2015%20settembre%202015.
[10] UN General Assembly’s Open Working Group proposes sustainable development goals, United Nations Conference on Sustainable Develompment, https://sustainabledevelopment.un.org/content/documents/4538pressowg13.pdf
[11]temi.camera.it/leg19DIL/area/19_1_38/agenda2030.html#:~:text=L’Agenda%202030%20per%20lo,1%20del%2015%20settembre%202015
[12] Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile, per il Danno Ambientale e per i Rapporti con l’Unione Europea e gli Organismi internazionali Divisione I – Interventi per lo sviluppo sostenibile, danno ambientale ed aspetti legali e gestionali, Ottobre 2017;https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio_immagini/Galletti/Comunicati/snsvs_ottobre2017.pdf.
[13] Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Legge di Bilancio 2022 e lo sviluppo sostenibile, https://asvis.it/public/asvis2/files/Pubblicazioni/ASviS_Analisi_LdB_PNRR_2022.pdf.
Si ricorda altresì che l’8 febbraio 2022 la Camera dei deputati ha approvato definitivamente una proposta di legge volta ad inserire la tutela dell’ambiente tra i princìpi fondamentali della Costituzione. La legge costituzionale n. 1 del 2022 introduce un nuovo comma all’articolo 9 della Costituzione, al fine di riconoscere il principio di tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni, attribuendo alla Repubblica la tutela anche di tali aspetti. È stato al contempo modificato l’articolo 41 della Costituzione in materia di esercizio dell’iniziativa economica, stabilendo che l’iniziativa economica privata non possa svolgersi in danno alla salute e all’ambiente e riservando alla legge la possibilità di indirizzare e coordinare l’attività economica, pubblica e privata, a fini non solo sociali, ma anche ambientali.
[14] https://2024.festivalsvilupposostenibile.it/public/asvisfestival24/files/Catalogo_Festival_2024.pdf.
[15] Giovannini: “Governo prenda una posizione chiara al SDG Summit, anche in vista della presidenza del G7”. 18/9/23.
[16] https://www.programmazioneeconomica.gov.it/it/cite/presentazione/
[17] Vd. Par. 2.
[18] ASviS: “Finalmente approvata la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile”, https://asvis.it/notizie-sull-alleanza/19-17803/asvis-finalmente-approvata-la-strategia-nazionale-per-lo-sviluppo-sostenibile.
[19] https://www.mase.gov.it/pagina/litalia-al-high-level-political-forum-2017
[20] https://sustainabledevelopment.un.org/hlpf.
[21] Cdp Europe’s Comment On Eu, climate ambition for 2030 and for the design of certain climate and energy policies of the European Green Deal.
[22] https://sdgwatcheurope.org/
[23] Vd. sito asvis.it dove sono disponibili tutte le proposte dell’Alleanza.
[24] Raccomandazione del Consiglio sul programma nazionale di riforma 2020 dell’Italia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2020 dell’Italia [COM(2020) 512 final, del 20.5.2020].
[25] Comunicazione della commissione al parlamento europeo, al consiglio, alla banca centrale europea, al comitato economico e sociale europeo, al comitato delle regioni e alla banca europea per gli investimenti strategia annuale di crescita sostenibile 2020.
[26] Sostenibilità competitiva: il nuovo paradigma dell’Unione europea per la crescita e l’occupazione; https://maurovarottoblog.com/2019/12/27/sostenibilita-competitiva-il-nuovo-paradigma-dellunione-europea-per-la-crescita-e-loccupazione/
[27]Semestre europeo 2020: raccomandazioni specifiche per paese, https://eur-lex.europa.eu/IT/legal-content/summary/2020-european-semester-country-specific recommendations.html
[28] Minist. dell’Ambiente, della Tutela del Territorio, Strategia D’azione ambientale per lo sviluppo sost.; https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/sviluppo_sostenibile/strategia_svs_2002.pdf
[29] La pandemia ha bloccato lo sviluppo sostenibile, https://www.saluteinternazionale.info/2023/02/la-pandemia-ha-bloccato-lo-sviluppo-sostenibile/
[30] Ibidem
[31] Baum F, Paremoer L, Flavel J, Musolino C, Labonte R. Can the world become a place where the planet and all people flourish after the pandemic? BMJ. 2022 May 3;377:e067872. doi: 10.1136/bmj-2021-067872. PMID: 35504651; PMCID: PMC9062701.
[32] Relazione di Sostenibilità Prometeia Advisor Sim, 2022.
[33] Con la trasformazione nel 2021 del Cipe in Cipess e del ministero dell’Ambiente in ministero della Transizione ecologica, la Conferenza preparatoria “Verso la Conferenza nazionale per lo sviluppo sostenibile” rappresenta l’occasione per un confronto a più livelli per un rilancio a tutto tondo dell’Italia.
[34] Sostenibilità, è ora di agire, Festivalsvilupposostenibile.it.
[35] Rapporto ASviS 2024: benessere per persone e ambiente per una salute circolare, https://www.ansa.it/ansa2030/notizie/asvis/2024/10/28/rapporto-asvis-2024-benessere-per-persone-e-ambiente-per-una-salute_367bef68-0830-4ae1-80aa-8aadc74046a5.html
[36] Questa riduzione permetterebbe di raggiungere l’obiettivo del 7,3% al 2025.
[37] Rapporto ASviS 2024: benessere per persone e ambiente per una salute circolare, https://asvis.it/goal3/home/280-22138/rapporto-asvis-2024-benessere-per-persone-e-ambiente-per-una-salute-circolare.
[38] https://www.salutementale.net/wp-content/uploads/normative/DL-62_24.pdf
[39] Inoltre, viene segnalata l’assenza di passi avanti rispetto al rapporto tra pubblico e privato nel finanziamento, nell’erogazione e nella gestione dei servizi e si rileva una riduzione delle risorse complessive della Missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dedicata alla salute, come emerge dalla Relazione sullo stato di attuazione del Pnrr della Corte dei Conti.
[40] https://www.anmvioggi.it/rubriche/attualita/74810-minsal-le-direzioni-ai-dipartimenti.html
[41] Scenari per l’Italia al 2030 e al 2050, Le scelte da compiere ora per uno sviluppo sostenibile.
[42] Focus: La visione del futuro nel rapporto ASviS: impegni internazionali e debolezze italiane, https://asvis.it/notizie/2-22119/focus-la-visione-del-futuro-nel-rapporto-asvis-impegni-internazionali-e-debolezze-italiane
[43] https://www.mase.gov.it/pagina/strategia-nazionale-lo-sviluppo-sostenibile
[44] COMUNICATO STAMPA Presentato il nono Rapporto ASviS “Coltivare ora il nostro futuro” ASviS: l’Italia è su un sentiero di sviluppo insostenibile, gli Obiettivi dell’Agenda 2030 sono lontani, https://asvis.it/public/asvis2/files/Comunicati_stampa/2024/CS_Rapporto_ASviS_2024_-_Coltivare_ora_il_nostro_futuro.pdf
[45] I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile OSS (Sustainable Development Goals SDGs) e i 169 sotto-obiettivi ad essi associati costituiscono il nucleo vitale dell’Agenda 2030. Tengono conto in maniera equilibrata delle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile, ossia economica, sociale ed ecologica.
[46] https://asvis.it/goal6/approfondimenti/396-2896/il-ruolo-dello-sport-nella-promozione-degli-obiettivi-di-sviluppo-sostenibile. “I valori dello sport sono valori di universalità e armonia”, ha dichiarato Audrey Azoulay, direttore generale dell’Unesco, “si basa sui concetti di rispetto, comprensione, integrazione e dialogo, e contribuisce allo sviluppo e alla realizzazione degli individui senza distinzione di età, sesso, origini, credenze e opinioni”; https://asvis.it/goal-e-target-obiettivi-e-traguardi-per-il-2030.
[47] I Global Goals – conosciuti anche come Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) – sono 17 obiettivi contenuti in un grande piano d’azione, stilato nel 2015, su cui i governi dei 193 Paesi membri dell’ONU hanno trovato un accordo.
[48] https://www.coni.it/it/news/coni-ed-asvis-firmano-protocollo-d%E2%80%99intesa-per-consolidare-la-promozione-dello-sviluppo-sostenibile-nelle-manifestazioni-sportive-nazionali.html
[49] ASviS e Rai insieme per promuovere la sostenibilità e per la lotta alle fake news. https://asvis.it/notizie-sull-alleanza/19-21144/asvis-e-rai-insieme-per-promuovere-la-sostenibilita-e-per-la-lotta-alle-fake-news
[50] Ibidem
[51]https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/altrisport/2024/10/22/coni-asvis-insieme-per-sviluppo-sostenibile-manifestazioni-sport_a005b626-c699-4196-b1a5-694db961c593.html.
[52] Protocollo d’intesa Coni-ASviS per la promozione dello sviluppo sostenibile nello sport,
[53] https://www.italiaoggi.it/news/coni-asvis-protocollo-d-intesa-per-la-promozione-dello-sviluppo-sostenibile-nelle-manifestazioni-sportive-202410221145517431.
[54] https://www.coni.it/it/news/coni-ed-asvis-firmano-protocollo-d%E2%80%99intesa-per-consolidare-la-promozione-dello-sviluppo-sostenibile-nelle-manifestazioni-sportive-nazionali.html
[55] Tutti temi che saranno integrati nella produzione dei contenuti Rai sulle sue diverse piattaforme, oltre che nella gestione operativa delle proprie sedi.
[56] https://asvis.it/notizie-sull-alleanza/19-21144/asvis-e-rai-insieme-per-promuovere-la-sostenibilita-e-per-la-lotta-alle-fake-news; https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2024/07/ASviS-e-Rai-insieme-per-cultura-della-sostenibilita-e-contro-fake-news–5c0a5993-4042-4325-bba3-613311b7a0a6-ssi.html