La dichiarazione ambientale EMAS: un passo ulteriore rispetto alla certificazione ISO 14001

Nell’ultimo articolo (lo trovi qui) ci siamo soffermati sulla certificazione ISO 53002, un’importante guida che offre un quadro di riferimento comune e pratico per integrare gli SDGs nelle operazioni aziendali.

Rappresenta un passo fondamentale per trasformare l’impegno per la sostenibilità da dichiarazione di intenti a realtà concreta e, in questo modo, le organizzazioni possono raggiungere degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

L’obiettivo principale della ISO/UNDP PAS 53002:2024 è quello di sviluppare un approccio olistico per la gestione delle attività organizzative, favorendo l’innovazione e garantendo la resilienza a lungo termine e, in particolare, la norma fornisce indicazioni su come stabilire obiettivi ambiziosi, raccogliere dati sugli impatti e adottare decisioni basate su opzioni che massimizzano i benefici per gli stakeholder​.

Oggi ci occuperemo della certificazione EMAS (Eco-Management and Audit Scheme), un sistema volontario di gestione ambientale, riconosciuto a livello europeo, al quale possono aderire organizzazioni pubbliche e private che desiderano migliorare le proprie prestazioni ambientali e comunicare in modo trasparente tali risultati al pubblico.

Si tratta di un sistema di gestione ambientale simile alla norma ISO 14001, ma con requisiti più stringenti, soprattutto in termini di trasparenza e comunicazione con il pubblico. In generale, l’implementazione di questo sistema di gestione genera un vantaggio di reputazione per l’azienda: presentando una certificazione EMAS, l’azienda garantisce ai propri clienti e fornitori di avere a cuore la sostenibilità delle proprie attività.

Il contesto storico del Regolamento EMAS

Il primo Regolamento EMAS n. 1836 è stato emanato nel 1993 mentre nel 2001 è stato sostituito dal Regolamento n. 761 che, a sua volta sottoposto a revisione, è stato sostituito nel 2009 dal nuovo Regolamento n. 1221 (che ha abrogato e inglobato il Reg. 761/2001, la Decisione 2001/681/CE e la Decisione 2006/193/CE).

Al Sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS = Eco-Management and Audit Scheme) possono aderire volontariamente le imprese e le organizzazioni, sia pubbliche che private, aventi sede nel territorio della Comunità Europea o al di fuori di esso, che desiderano impegnarsi nel valutare e migliorare la propria efficienza ambientale.

EMAS, in quanto strumento importante del piano d’azione «Produzione e consumo sostenibili» e «Politica industriale sostenibile», è intenzionato a[1]:

  • promuovere il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali delle organizzazioni mediante l’istituzione e l’applicazione di sistemi di gestione ambientale;
  • la valutazione sistematica, obiettiva e periodica delle prestazioni di tali sistemi;
  • l’offerta di informazioni sulle prestazioni ambientali;
  • un dialogo aperto con il pubblico e le altre parti interessate;
  • il coinvolgimento attivo e un’adeguata formazione del personale da parte delle organizzazioni interessate[2].

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Cosa prevede il regolamento EMAS e quali sono i suoi obiettivi?

EMAS (acronimo di Eco-Management and Audit Scheme) rappresenta una parte integrante del quadro strategico UE per la produzione e il consumo sostenibili.

Oltre a garantire il massimo impegno in campo ambientale, EMAS dà il suo contributo al raggiungimento di obiettivi anche in campo economico; ad esempio, le imprese che ottengono la certificazione EMAS possono migliorare la loro efficienza finanziaria e la loro competitività ottimizzando l’utilizzo delle risorse[3].

La verifica e la convalida EMAS sono processi chiave per ottenere e mantenere la registrazione EMAS, un sistema volontario di ecogestione e audit comunitario:

  • La verifica, effettuata da un verificatore ambientale accreditato, valuta la conformità dell’organizzazione al regolamento EMAS[4];
  • La convalida, invece, è il processo in cui il verificatore certifica la validità della Dichiarazione Ambientale, un documento che l’organizzazione deve redigere annualmente[5].

Quali sono gli obiettivi di EMAS?

  • Migliorare costantemente le prestazioni ambientali;
  • Assicurare la conformità normativa;
  • Promuovere la trasparenza verso le parti interessate (stakeholder);
  • Rafforzare la credibilità ambientale dell’organizzazione[6].

L’obiettivo di EMAS consiste nel promuovere miglioramenti continui delle prestazioni ambientali delle organizzazioni anche mediante:

  • l’introduzione e l’attuazione da parte delle organizzazioni di un sistema di gestione ambientale;
  • l’informazione sulle prestazioni ambientali e un dialogo aperto con il pubblico ed altri soggetti interessati attraverso la pubblicazione di una dichiarazione ambientale.

Il sistema di gestione ambientale richiesto dallo standard EMAS è basato sulla norma ISO 14001:2015, di cui sono richiamati tutti i requisiti, mentre il dialogo aperto con il pubblico viene perseguito prescrivendo che le organizzazioni pubblichino una Dichiarazione Ambientale in cui sono riportati informazioni e dati salienti dell’organizzazione in merito ai suoi aspetti e impatti ambientali.

I requisiti e le fasi per ottenere la Registrazione EMAS:

Il regolamento EMAS si applica a tutti gli Stati membri dell’UE, agli Stati membri dello Spazio economico europeo, ai paesi in via di adesione all’Unione europea e, con l’ultima revisione di EMAS nel 2010, è stato aggiunto “EMAS Global”[7].

Questo significa che il sistema è aperto anche alle organizzazioni non europee e alle organizzazioni europee che operano in paesi terzi (articoli 1 e 11 del regolamento EMAS).

Il percorso per ottenere la registrazione EMAS è piuttosto strutturato e prevede diverse fasi[8]:

  • Analisi Ambientale Iniziale (AAI): L’organizzazione deve condurre un’analisi approfondita di tutti gli aspetti ambientali delle proprie attività, prodotti e servizi, identificando gli impatti significativi sull’ambiente[9];
  • Definizione della Politica Ambientale: L’alta direzione dell’organizzazione deve stabilire una politica ambientale che dichiari gli impegni e i principi guida in materia di ambiente, inclusa la volontà di migliorare continuamente le prestazioni e di rispettare la legislazione ambientale;
  • Definizione del Programma Ambientale: Sulla base dell’analisi iniziale e della politica ambientale, l’organizzazione deve sviluppare un programma che stabilisca obiettivi e traguardi ambientali specifici, misurabili e con scadenze definite, insieme alle azioni concrete per raggiungerli;
  • Implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA): L’organizzazione deve implementare un SGA conforme ai requisiti del Regolamento EMAS. Questo sistema definisce responsabilità, procedure operative, requisiti di formazione, sistemi di monitoraggio e controllo, e vie di comunicazione interne ed esterne[10];
  • Audit Ambientale Interno: L’organizzazione deve condurre periodicamente audit interni per verificare l’efficacia del proprio SGA e il rispetto delle procedure stabilite;
  • Predisposizione della Dichiarazione Ambientale: L’organizzazione deve redigere una Dichiarazione Ambientale che contenga una descrizione chiara e dettagliata delle proprie attività, della politica ambientale, del SGA, degli aspetti e impatti ambientali significativi, degli obiettivi e dei traguardi raggiunti, e delle prestazioni ambientali misurate con specifici indicatori;
  • Verifica e Convalida da parte di un Verificatore Ambientale Accreditato: La Dichiarazione Ambientale e il SGA devono essere verificati e convalidati da un verificatore ambientale indipendente e accreditato. Questo verificatore si assicura che il SGA sia conforme al Regolamento EMAS e che le informazioni contenute nella Dichiarazione siano accurate e affidabili;
  • Registrazione: Una volta convalidata la Dichiarazione Ambientale, l’organizzazione deve inviarla all’organismo competente nazionale per la registrazione EMAS (in Italia, il Comitato Ecolabel-Ecoaudit presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica)[11];
  • Mantenimento e Rinnovo: La registrazione EMAS ha una validità di tre anni, ma la Dichiarazione Ambientale deve essere aggiornata e convalidata annualmente. Per il rinnovo triennale, è necessario ripetere un processo simile alla prima registrazione[12].

Quali sono i vantaggi dell’applicazione del Regolamento EMAS?

  • La riorganizzazione interna e conseguente crescita dell’efficienza;
  • La riduzione dei costi a seguito di una razionalizzazione nell’uso delle risorse e nell’adozione di tecnologie più pulite[13];
  • La crescita della motivazione dei dipendenti e della loro partecipazione, con conseguente riduzione delle conflittualità interne;
  • La creazione di un rapporto di maggiore fiducia con gli organismi preposti al controllo ambientale e con quelli che rilasciano le autorizzazioni;
  • La riduzione delle probabilità di eventi che possono arrecare danno all’ambiente maggiori garanzie in termini di certezza del rispetto delle normative ambientali;
  • La crescita delle conoscenze tecnico-scientifiche e loro uso per il miglioramento continuo delle prestazioni ambientale;
  • La riduzione del carico burocratico (corsie preferenziali) per le organizzazioni aderenti ad EMAS;
  • Maggiori garanzie di accesso ai finanziamenti per le piccole imprese l’incremento del valore patrimoniale per la garanzia di una corretta gestione ambientale che ne esalta la valutazione[14].

La dichiarazione ambientale EMAS

Uno dei tratti distintivi di EMAS è la richiesta alle organizzazioni di stilare ai sensi dell’allegato IV del regolamento EMAS, la Dichiarazione ambientale[15]:

Si tratta di un rapporto che include informazioni sugli impatti ambientali dell’organizzazione e sulle sue azioni per ridurli.

È disponibile al pubblico ed è verificato da un “verificatore” EMAS indipendente, fornendo in tal modo al pubblico in generale, alle autorità pubbliche e alle altre parti interessate dell’organizzazione (dipendenti, clienti, azionisti, ecc.) una vasta gamma di informazioni affidabili sul contributo dell’organizzazione alla sostenibilità.

A cosa serve però la Dichiarazione ambientale EMAS? La Dichiarazione comprova l’elevato livello di impegno delle organizzazioni per la trasparenza e consente alle autorità di concentrarsi sulle organizzazioni che presentano rischi potenzialmente più elevati di non conformità[16].

La Dichiarazione Ambientale contiene:

  • Politica ambientale dell’organizzazione;
  • Descrizione delle attività;
  • Indicatori di performance (ad es. consumo energetico, emissioni, rifiuti…);
  • Obiettivi e risultati ambientali;
  • Informazioni sulla conformità normativa.

Deve essere aggiornata almeno ogni anno o ogni tre anni, a seconda della dimensione dell’organizzazione[17].

Quali sono le differenze tra EMAS e ISO 14001?

Per la regolamentazione dei sistemi di gestione era già in vigore lo standard ISO 14000 in materia ambientale. La regolamentazione EMAS si è dunque intrecciata con quella internazionale: avere i requisiti ISO 14001 all’interno di EMAS rende più facile per le organizzazioni certificate ISO 14001 aggiornare il proprio sistema di gestione ambientale a EMAS[18].

  • Nel 1996, lo standard internazionale del sistema di gestione ambientale, EN ISO 14001:1996, è stato riconosciuto come un passo verso il raggiungimento di EMAS;
  • Nel 2017, le revisioni della nuova norma ISO 14001:2015 sono state integrate negli allegati da I a III del regolamento EMAS. Il regolamento stesso (negli articoli) è rimasto invariato.

L’UE ha spiegato i rapporti fra la ISO 14000: 2015 ed EMAS e le novità apportate al Regolamento a seguito dell’aggiornamento dello Standard internazionale ambientale[19].

Nel 2017 la Commissione UE sottolineava che EMAS includeva criteri rigorosi per la conformità legale dell’organizzazione, apprezzati dal 70% dei verificatori e delle organizzazioni registrate, rispetto alla norma ISO 14001.

EMAS risultava più efficace nel garantire la conformità giuridica e più trasparente dal momento che le organizzazioni sono tenute a pubblicare una relazione annuale sulle loro prestazioni ed, i verificatori, nel 72% dei casi, ritenevano la certificazione verde più efficace anche nel garantire l’affidabilità e la completezza dei rapporti e della documentazione ambientale[20].

Sebbene EMAS e ISO 14001 siano entrambi sistemi di gestione ambientale e abbiano obiettivi comuni, esistono alcune differenze chiave:

  • La Natura: La ISO 14001 è una norma internazionale (uno standard) a cui le organizzazioni possono scegliere di conformarsi e ottenere una certificazione da parte di enti privati. EMAS è un regolamento dell’Unione Europea, un atto legislativo che ha valenza giuridica e richiede la registrazione presso un organismo pubblico;
  • Portata Geografica: La ISO 14001 è riconosciuta a livello globale, mentre EMAS è principalmente uno strumento europeo, sebbene abbia riconoscimento internazionale;
  • Dichiarazione Ambientale: La differenza più significativa è che EMAS richiede obbligatoriamente la pubblicazione e la convalida di una Dichiarazione Ambientale accessibile al pubblico. La ISO 14001 non impone questo requisito di trasparenza esterna, anche se molte organizzazioni certificate ISO 14001 scelgono comunque di comunicare le proprie prestazioni;
  • Coinvolgimento dei Dipendenti: EMAS pone un’enfasi maggiore sul coinvolgimento attivo dei dipendenti nel miglioramento delle prestazioni ambientali;
  • Conformità Legale: Entrambi richiedono il rispetto della legislazione ambientale, ma EMAS lo sottolinea come un requisito fondamentale e verificato in modo più stringente dall’organismo di registrazione[21].

In sintesi, EMAS può essere visto come un passo successivo e più rigoroso rispetto alla ISO 14001, integrando i requisiti di gestione con un forte impegno per la trasparenza e la comunicazione esterna delle prestazioni ambientali. Molte organizzazioni scelgono di ottenere prima la certificazione ISO 14001 e poi di passare alla registrazione EMAS[22].

Come funziona in Italia

In Italia, la situazione relativa alla registrazione EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) prevede che l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) si occupi delle istruttorie per l’ottenimento della registrazione.

L’organismo competente nazionale italiano per l’attuazione del Regolamento (CE) n. 1221/2009 EMAS è la Sezione EMAS del Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit, istituito presso il Ministero dell’Ambiente con DM 413/1995, modificato dal DM 236/1998.

La Sezione EMAS è costituita da un Presidente e da sei componenti nominati[23] con decreto dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE)[24].

Il Presidente può essere designato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica o dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mentre due componenti sono designati dal Ministero dell’Ambiente, due designati dal Ministero delle Imprese e del Made in Sviluppo Economico, uno dal Ministero dell’Economia e Finanze ed uno dal Ministero della Salute[25]. Il numero delle organizzazioni presenti nel registro EMAS al netto di cancellazioni e sospensioni raggiunge quota 1.127 al 31 dicembre 2023. Tale dato conferma il segnale di ripresa rispetto al 2018, +16,8%. Il numero totale dei nuovi certificati EMAS rilasciati a organizzazioni/imprese è pari a 2.244. I settori produttivi nei quali si riscontra la maggiore adesione appartengono alle seguenti categorie: Rifiuti e recupero di materiali, Energia, Servizi per edifici e paesaggio, Amministrazioni Pubbliche, Lavori di costruzione specializzati, Commercio all’ingrosso[26].

Note

[1] https://www.tuvsud.com/it-it/servizi/audit-e-certificazioni-di-sistema/verifica-e-convalida-emas

[2] https://www.csqa.it/it-it/certificazioni/sostenibilita/emas

[3] https://www.mase.gov.it/portale/web/guest/i-sistemi-di-gestione-e-certificazione-dell-ue

[4] https://www.studioessepi.it/magazine/ambiente/registrazione-emas-cose-e-come-ottenerla

[5] https://www.tcemagazine.it/63620/certificazione-emas-cose-e-a-cosa-serve.

[6] https://www.certifico.com/ambiente/356-news-ambiente/19325-evoluzione-del-regolamento-emas-da-emas-i-a-emas-iii-

[7] https://www.imq.it/it/certificazione-di-sistemi-di-gestione-aziendali/registrazione-emas-sistema-comunitario-di-eco-gestione-e-audit

[8] Ibidem

[9] Questo include l’analisi dei consumi (energia, acqua, materie prime), delle emissioni, dei rifiuti prodotti, ecc.

[10] È importante notare che la ISO 14001, lo standard internazionale per i SGA, è pienamente compatibile con EMAS e spesso costituisce il primo passo per un’organizzazione che mira alla registrazione EMAS.

[11] Ottenuta la registrazione, l’organizzazione viene inserita nel registro europeo EMAS e può utilizzare il logo EMAS.

[12] https://www.mase.gov.it/pagina/emas.

[13] Burgin E., Cancila E., Franco E. (a cura di), Qualità e territorio – La certificazione ambientale negli enti locali , Edizioni Ambiente, Milano, 2008.

[14] https://www.icmq.it/icmq-informa/dettaglio/628/1/15/iso-14001-emas–vantaggi-aziende.

[15] Ibidem

[16] https://valli-ambiente.it/news/certificazioni-nella-gestione-dei-rifiuti-quali-sono-e-perche-sono-importanti.

[17] https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/certificazioni/emas/come-ottenere-lemas/costi-e-tempistiche

[18] https://www.arpa.piemonte.it/scheda-informativa/emas-eco-management-and-audit-scheme.

[19] https://www.certifico.com/ambiente/356-news-ambiente/19325-evoluzione-del-regolamento-emas-da-emas-i-a-emas-iii.

[20] https://www.rina.org/it/emas-iii.

[21] https://www.gruppoiren.it/it/everyday/vivere-sostenibile/2024/certificazione-ambientale-emas-manduriambiente.html

[22] https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/certificazioni/emas/come-ottenere-lemas/procedura

[23] I componenti della Sezione rimangono in carica per tre anni.

[24] https://europa.eu/youreurope/business/running-business/developing-business/emas-registration/index_it.htm

[25] https://www.insic.it/tutela-ambientale/emas-cose-e-come-funziona-il-sistema-di-certificazione-ambientale-europeo.

[26] https://indicatoriambientali.isprambiente.it/it/certificazione-ambientale/numero-registrazioni-emas

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