Esame Avvocato 2025-26: via alle iscrizioni e tutto quello che c’è da sapere

Dal 1° ottobre all’11 novembre 2025 sarà possibile presentare domanda per partecipare alla sessione 2025-2026 dell’esame di abilitazione forense. Anche quest’anno resta confermata la formula “semplificata”, in vigore già dalle ultime sessioni e prorogata in attesa della piena attuazione della riforma prevista dalla legge 247/2012 (clicca qui per scaricare il decreto del Ministero della Giustizia). Per ricevere aggiornamenti e materiali per la preparazione dell’esame da avvocato 2025-26, unisciti anche al gruppo Telegram dedicato!

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Modalità di iscrizione e requisiti di ammissione

L’accesso alla procedura è esclusivamente telematico, tramite il portale del Ministero della Giustizia (www.giustizia.it, sezione “Concorsi ed esami”). Per l’identificazione sono richiesti SPID livello 2, CIE o CNS. La domanda deve contenere:

  • l’indicazione della Corte d’appello scelta come sede d’esame;

  • il Consiglio dell’Ordine che certifica il compimento della pratica forense;

  • le materie opzionali per lo scritto e l’orale.

È previsto il versamento di € 78,91 tramite PagoPA. Senza ricevuta del pagamento e del codice identificativo la domanda non è valida.

Per presentarsi occorre aver concluso la pratica forense di 18 mesi, entro il 10 novembre 2025. È ammesso anche chi terminerà il tirocinio entro quella data, purché lo dichiari all’atto dell’iscrizione.

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La prova scritta

La prova unica si terrà giovedì 11 dicembre 2025 alle ore 9:00, simultaneamente in tutte le Corti d’appello.
Il candidato dovrà redigere un atto giudiziario in una delle tre materie a scelta:

  • diritto civile

  • diritto penale

  • diritto amministrativo

Le tracce saranno dettate dal presidente della Commissione e potranno riguardare atti introduttivi o difensivi (es. comparsa, ricorso, atto di citazione).
Sono concessi sette ore di tempo e l’uso esclusivo dei codici non commentati. Le correzioni verranno affidate a una Corte d’appello diversa, individuata tramite sorteggio pubblico a novembre.

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La prova orale

Chi ottiene almeno 18/30 allo scritto accede all’orale, articolato in tre momenti:

  1. discussione di un caso pratico nella stessa materia scelta per lo scritto.

  2. interrogazioni su tre materie giuridiche: due sostanziali e una processuale a scelta tra civile, penale, amministrativo, processuale civile e processuale penale.

  3. ordinamento forense e deontologia, obbligatori per tutti.

Ogni materia richiede un punteggio minimo di 18/30. L’orale potrà svolgersi in presenza o online, a discrezione della Corte d’appello, con preavviso di almeno 30 giorni tramite portale ministeriale.

Agevolazioni per candidati con disabilità e DSA

Il decreto prevede strumenti compensativi:

  • per lo scritto: tempo aggiuntivo e assistenza alla scrittura;

  • per l’orale: tempo supplementare, uso di PC con software di videoscrittura (offline) o lettura assistita del quesito.

Le richieste vanno presentate almeno 15 giorni prima della prova, corredate da certificazione.

Consigli pratici per affrontare l’esame

  • Per lo scritto: allenarsi con simulazioni a tempo, scrivendo atti completi in sette ore. È utile partire da tracce note e poi passare a casi nuovi, così da imparare a riconoscere l’atto richiesto e strutturare il testo in modo chiaro e lineare.

  • Per l’orale: non puntare a un ripasso indistinto, ma organizzare lo studio per schemi logici, privilegiando gli argomenti più frequenti e le materie processuali, spesso più insidiose.

  • Mentalità e metodo: l’esame non è solo memoria, ma capacità di ragionamento e gestione del tempo. È importante anche la preparazione psicologica: simulare la discussione orale e imparare a esporre con chiarezza e sintesi.

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