
Oggi, 11 novembre 2025, è l’ultimo giorno per presentare domanda di partecipazione alla sessione 2025-26 dell’esame di abilitazione forense. Se ancora non vi siete iscritti, vi ricordiamo che avete tempo fino alle 23.59: l’accesso alla procedura è esclusivamente telematico, tramite il portale del Ministero della Giustizia (www.giustizia.it, sezione “Concorsi ed esami”). Manca a questo punto un mese alla prova scritta che si terrà l’11 dicembre 2025, ma niente panico! Noi della redazione di giuricivile ci siamo passati, ecco allora alcuni consigli utili per organizzare l’ultimo mese di studio e sugli strumenti di cui pensiamo potreste avere bisogno (ah, per ulteriori approfondimenti, vi invitiamo a unirvi al gruppo Telegram dedicato).
Premessa
Noi laureati in giurisprudenza sappiamo quanto sia difficile e impegnativo il percorso post laurea, soprattutto per chi sceglie di intraprendere i percorsi classici (avvocatura, magistratura, notariato): oggi, per diventare avvocato, è necessario svolgere un tirocinio di 18 mesi presso uno studio legale o l’avvocatura dello Stato, frequentare la scuola forense obbligatoria e sostenere, alla fine, un esame di abilitazione che consiste in una prova scritta e una orale.
Per informazioni più dettagliate sulle prove, potete consultare la sezione esame di avvocato del nostro sito: tuttavia, vi facciamo presente che il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 4 settembre 2025, ha approvato, su proposta dei Ministri competenti, tre disegni di legge di delega al Governo per la riforma degli ordinamenti professionali, tra cui quello forense (ne abbiamo parlato qui). La riforma, in particolare, incide anche sulle modalità d’accesso alla professione e modifica l’esame di abilitazione prevedendo il passaggio da una a due prove scritte. Non si hanno ancora notizie certe a riguardo, ma abbiamo recuperato il testo del Ddl di riforma dell’ordinamento forense che potete leggere cliccando qui.
Concentriamoci sul presente però: manca un mese alla prova scritta dell’esame d’avvocato che si terrà l’11 dicembre 2025, come organizzare lo studio al meglio e ottimizzare i tempi? Partendo dal presupposto che non esiste una “ricetta perfetta” e che ognuno è libero di scegliere quale metodo si adatta di più alle proprie esigenze, di seguito vi forniremo alcune dritte basate su esperienze personali.
Prima di tutto: avere un buon programma di studio
La preparazione dell’esame d’avvocato richiede tempo, costanza e disciplina: di certo non si può pensare di “improvvisare”, la prova che andrete a sostenere è stancante anche a livello fisico, oltre che mentale, quindi bisogna cercare di arrivarci lucidi. Immaginiamo, poi, che la maggior parte di voi stia già seguendo corsi di preparazione o comunque si stia esercitando nella redazione degli atti di diritto civile, penale e amministrativo (a seconda della materia scelta).
Una giornata tipo di studio dovrebbe essere organizzata in questo modo: sveglia abbastanza presto, svolgimento di un atto in 7 ore con l’ausilio del codice, pausa pranzo di una o due ore, ripasso pomeridiano o serale di alcuni istituti di diritto sostanziale (senza pretese di perfezione ed esaustività, non state andando a sostenere un esame orale) e riposo.
L’esercizio quotidiano vi serve per acquisire il metodo e per affinare il ragionamento: se poi sarete così fortunati da beccare all’esame una traccia già affrontata nei mesi precedenti buon per voi, ma in questo tipo di studio conta imparare a capire il “come”, più che ricordare tracce a memoria. Solo la procura alle liti e le formule dei vari atti dovrete ripassare a memoria (vi consigliamo, a tal proposito, di consultare la sezione modelli atti giudiziari).
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Le ultime due settimane che precedono la prova scritta: cosa fare?
Noi non siamo mai stati amanti del detto “quello che è fatto è fatto”, soprattutto quando, prima di un esame universitario, ci ostinavamo a ripetere tutto il programma la notte prima, ma quei tempi ormai sono passati, e vi assicuriamo che sarebbe totalmente controproducente restare svegli la notte prima dell’esame da avvocato.
Come organizzare lo studio nelle due settimane che precedono la prova scritta? Proprio per evitare il burnout e non “strafare”, pensiamo che, oltre a continuare a ripassare le formule dei vari atti e a svolgere le ultime esercitazioni scritte (non fino al giorno prima però), potreste far ricorso ai volumi “Atti di diritto civile” (disponibile qui) e “Atti di diritto penale” (disponibile qui), a cura di Marco Zincani.
Il ragionamento rapido sui casi e il ripasso mirato
Attenzione, questa non è una semplice pubblicità prodotto: come abbiamo detto all’inizio, chi scrive c’è passato e, proprio per spirito di empatia, non vi consiglieremmo mai un volume senza prima averlo letto. Vi segnaliamo, quindi, che all’interno di “Atti di diritto civile” (disponibile qui) e “Atti di diritto penale” (disponibile qui) troverete una serie di tracce svolte con guida alla redazione e modelli: con un linguaggio chiaro (da cui potrete prendere spunto anche per il vostro stile redazionale), l’autore mira a offrire uno strumento pratico e aggiornato.
Cosa, secondo noi, sarebbe utile che voi faceste allora? Leggere le varie tracce nel pomeriggio o la sera se preferite, riflettere con il codice affianco, ragionando ad alta voce (da soli o con il vostro compagno di studi) e abbozzando su un foglio uno schema di soluzione. Questa attività, non solo vi consente di tenere la mente allenata senza sprecare “troppe” energie a pochi giorni dallo scritto, ma potrebbe essere anche un buon metodo di ripasso di alcuni istituti (grazie alla spiegazione completa ed esaustiva di ogni caso presente nei libri).
E ancora: è tempo di acquistare i codici!
I codici saranno i vostri alleati alla prova scritta: è prevista, infatti, la possibilità di portare all’esame d’avvocato codici annotati (non commentati) contenenti, quindi, esclusivamente la giurisprudenza relativa a ciascun articolo, senza commenti o interpretazioni dottrinali.
È importante che i codici siano aggiornati e, per questo motivo, vi consigliamo di non acquistarli mesi e mesi prima, ma in prossimità della prova scritta. Adesso, quindi, i tempi sono maturi per procedere a questa (ennesima) spesa.
I codici annotati, tuttavia, contengono pagine fitte di informazioni, proprio perché ogni articolo è integrato con le massime giurisprudenziali appunto e, in sede d’esame, ci si deve munire anche di codici “secchi” (con le sole norme quindi) di più rapida consultazione e utili per individuare subito il testo dell’articolo e per effettuare una prima ricostruzione normativa dopo aver letto la traccia estratta.
Proprio per venire incontro a queste esigenze, Maggioli Editore ha di recente pubblicato i Codici 2026, contenenti le ultime novità normative: noi li stiamo utilizzando nel nostro lavoro quotidiano e ci stiamo trovando molto bene! Se siete interessati:
- il Codice Civile 2026, acquistabile cliccando su Shop Maggioli o su Amazon, e il Codice di Procedura Civile 2026, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon, forniscono due strumenti di agile consultazione, aggiornati alle ultimissime novità legislative;
- il Codice Penale 2026, acquistabile cliccando su Shop Maggioli o su Amazon, e il Codice di Procedura Penale 2026, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon, forniscono due strumenti di agile consultazione, aggiornati a Legge AI e conversione dei decreti giustizia e “terra dei fuochi”.
La rassegna e la newsletter di giuricivile.it per gli aggiornamenti giurisprudenziali
Lezioni, appunti, dispense, mappe: immaginiamo siate già pieni di materiale da consultare e riorganizzare, è molto probabile che voi non abbiate tempo di visitare ogni giorno il sito della Cassazione e leggere le ultime sentenze e ordinanze.
Permetteteci, allora, di dare un consiglio (un po’ di parte) a chi sceglierà di svolgere l’atto di diritto civile: iscrivendovi alla nostra newsletter, potrete ricevere gli aggiornamenti sulla giurisprudenza civile, di merito e di legittimità. Le decisioni le leggiamo noi per voi che dovrete solo scegliere, tra gli articoli segnalati, quelli che preferite o che pensiate possano esservi utili per l’esame.
Ogni mercoledì, poi, pubblichiamo la rassegna giurisprudenziale che condividiamo anche sui nostri canali social (LinkedIn, Instragram e Facebook). Non tutti, infatti, hanno la possibilità di iscriversi a banche dati a pagamento e le riviste online gratuite, come giuricivile.it, rappresentano una risorsa preziosa.
Infine: l’importanza dello svago e del riposo
Infine, il consiglio più importante, abbiate cura di voi stessi! Prepararsi a una prova importante come l’esame d’avvocato è faticoso, ma la salute fisica e mentale restano la priorità. Per cui:
- concedetevi delle pause all’aria aperta durante le giornate di studio;
- prendetevi almeno un giorno di risposo a settimana;
- in alcuni casi, studiare in compagnia potrebbe aiutare ad allentare la tensione;
- dormite almeno sette ore a notte (ansia permettendo);
- ricordatevi che i giorni “no” sono normali e, piuttosto che ostinarvi a studiare, fermatevi.
Tenete a mente, poi, che il vostro valore non si misura dall’esito di un esame e che certamente potrebbe “non andare bene”, ma questo non deve portarvi a screditare l’intero percorso compiuto fino ad adesso. In bocca al lupo!










