
L’evoluzione tecnologica ha trasformato profondamente il concetto di eredità, estendendolo ben oltre i beni materiali tradizionali. Oggi, l’eredità comprende anche dati, account digitali, criptovalute, contenuti archiviati su cloud e altri beni immateriali che richiedono una gestione attenta e pianificata. Tuttavia, l’ordinamento giuridico italiano, così come quello europeo, non dispone ancora di una normativa specifica per regolamentare il passaggio generazionale delle risorse digitali. Per colmare questo vuoto normativo e sensibilizzare i cittadini, il Consiglio Nazionale del Notariato ha elaborato un decalogo (lo trovi qui) che fornisce indicazioni pratiche su come pianificare e tutelare l’eredità digitale, evitando controversie complesse e costose.
Consiglio: se vuoi approfondire l’argomento e avere un testo di riferimento per restare aggiornato anche alle ultime novità introdotte in materia di successione ereditaria e donazione, ti consigliamo il “Manuale Pratico per la successione ereditaria e le donazioni”.
Manuale pratico per la successione ereditaria e le donazioni
Il volume offre al professionista una guida ragionata per gestire le questioni legali più complesse in materia di successione ereditaria e donazioni.
La presente edizione è aggiornata alle più recenti novità normative e giurisprudenziali, tra cui il principio della ridotta entità del conguaglio per la divisione ereditaria (Cass. n. 1686/2025); il valore della cartella clinica nella decisione sulla capacità del testatore (Cass. 1632/2025) e la valutazione della CTU in riferimento ai cd. solchi ciechi dello scritto (Cass. 1012/2025).
Con un pratico FORMULARIO in ogni capitolo e con una struttura di agevole consultazione tramite SEZIONI DI SINTESI e SCHEMI SINOTTICI, il volume si rivela uno strumento indispensabile e utile per una ricerca rapida della soluzione da adottare nel singolo caso di specie.
Tutti i commenti sono accompagnati dalla GIURISPRUDENZA di riferimento più recente, in modo da supportare l’avvocato nello studio della casistica rilevante. La sezione delle F.A.Q. (Domande Frequenti) riporta risposte a quesiti che con maggior frequenza vengono rivolti al professionista in sede di prima consultazione.
Riccardo Mazzon
Avvocato Cassazionista del Foro di Venezia. Ha svolto funzioni di vice-procuratore onorario presso la Procura di Venezia negli anni dal 1994 al 1996. È stato docente in lezioni accademiche presso l’Università di Trieste, in corsi approfonditi di temi e scritture giuridiche indirizzati alla preparazione per i Concorsi Pubblici. Autore di numerose pubblicazioni giuridiche.
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Riccardo Mazzon, 2025, Maggioli Editore
84.00 €
79.80 €

Manuale pratico per la successione ereditaria e le donazioni
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Riccardo Mazzon
Avvocato Cassazionista del Foro di Venezia. Ha svolto funzioni di vice-procuratore onorario presso la Procura di Venezia negli anni dal 1994 al 1996. È stato docente in lezioni accademiche presso l’Università di Trieste, in corsi approfonditi di temi e scritture giuridiche indirizzati alla preparazione per i Concorsi Pubblici. Autore di numerose pubblicazioni giuridiche.
Che cos’è l’eredità digitale?
L’eredità digitale comprende tutti i beni e le risorse immateriali che una persona accumula nel corso della sua vita online. Si possono suddividere in due categorie principali:
- Risorse offline: file, documenti, software, immagini e qualsiasi altro contenuto archiviato su dispositivi fisici (PC, smartphone, hard disk, pendrive, ecc.) o virtuali (cloud storage come Google Drive, Dropbox e iCloud).
- Risorse online: account di posta elettronica, profili social, portafogli di criptovalute, conti correnti online, licenze software, account di e-commerce e piattaforme di pagamento elettronico.
Attualmente, non esiste una regolamentazione uniforme in Italia e nell’Unione Europea in merito alla gestione dell’eredità digitale. Ogni piattaforma applica regole differenti, rendendo complesso il trasferimento dei dati e delle risorse digitali agli eredi. Per questo, è fondamentale adottare misure preventive che permettano di organizzare il passaggio generazionale del patrimonio digitale in modo chiaro ed efficace.
Le dieci regole del Notariato per la pianificazione dell’eredità digitale
Per aiutare cittadini ed eredi a gestire in modo corretto l’eredità digitale, il Consiglio Nazionale del Notariato ha stilato un decalogo che fornisce indicazioni concrete su come organizzare e trasferire i propri dati digitali. Vediamo nel dettaglio le dieci regole fondamentali.
- Le password non fanno parte dell’eredità digitale: pur non essendo beni ereditabili, le credenziali di accesso costituiscono chiavi di accesso fondamentali per la gestione del patrimonio digitale. La loro conservazione e condivisione in sicurezza con persone di fiducia è essenziale per evitare la perdita irrimediabile dei dati.
- Il mandato post mortem: è possibile affidare le credenziali a una persona di fiducia con precise istruzioni su come gestire i dati dopo la morte, stabilendo se debbano essere conservati, eliminati o trasferiti agli eredi.
- Il testamento digitale: la pianificazione testamentaria può includere disposizioni relative ai beni digitali con valore economico o personale, indicando chiaramente chi possa accedere ai propri account e in che modo.
- Le password non attribuiscono diritti di proprietà: l’affidamento di credenziali di accesso non implica il trasferimento della proprietà dei beni digitali associati. È necessario adottare strumenti giuridici idonei per garantire il passaggio dei diritti digitali.
- Alcuni beni digitali non sono trasmissibili: le licenze d’uso di software, account di streaming (Netflix, Spotify), firme digitali e identità digitali (SPID) non rientrano nell’eredità, poiché vincolate da contratti personali non trasferibili.
- Le criptovalute sono beni ereditabili: a differenza di altri beni digitali, le criptovalute hanno un valore economico e possono essere oggetto di successione. Tuttavia, l’accesso ai wallet digitali è possibile solo se gli eredi dispongono delle chiavi private di accesso.
- I conti correnti online seguono le regole tradizionali: nonostante l’accessibilità digitale, i conti correnti online restano soggetti alle regole ordinarie della successione bancaria, consentendo agli eredi di reclamarne le somme.
- Le problematiche legate agli Internet Service Provider (ISP): molti ISP hanno sede al di fuori dell’UE, rendendo difficile il recupero dei dati digitali del defunto senza specifiche disposizioni preventive. Spesso, l’unico rimedio è ricorrere a costose azioni legali internazionali.
- Account commemorativi e gestione post mortem dei profili online: alcuni servizi digitali, come Facebook e Google, offrono la possibilità di designare un “contatto erede” o di trasformare l’account in un profilo commemorativo. Tuttavia, tali misure non sempre garantiscono il pieno accesso ai dati digitali da parte degli eredi.
- L’importanza della consulenza notarile: la complessità della materia rende fondamentale l’assistenza di un notaio, che può fornire soluzioni personalizzate per la gestione dell’eredità digitale, assicurando il rispetto della volontà del defunto e la tutela degli interessi patrimoniali e personali degli eredi.
Pianificare l’eredità digitale: una necessità sempre più attuale
In un mondo sempre più connesso, la gestione dell’eredità digitale non può più essere trascurata. La mancanza di una normativa specifica rende ancora più necessario adottare strategie preventive per garantire che i propri dati e beni digitali siano tutelati e trasmessi correttamente dopo la morte. Il decalogo del Notariato offre una guida essenziale per affrontare queste problematiche, suggerendo strumenti giuridici adeguati, come il testamento digitale e il mandato post mortem, per proteggere e trasferire il proprio patrimonio digitale in modo sicuro ed efficace.
Affidarsi a un notaio esperto in materia di successione digitale rappresenta la scelta più prudente per evitare incertezze giuridiche e contenziosi tra gli eredi. Il futuro dell’eredità digitale dipenderà dalle scelte normative che verranno adottate nei prossimi anni. Tuttavia, fino a quando non verrà introdotta una regolamentazione chiara e uniforme, la pianificazione individuale resta l’unica soluzione per proteggere i propri diritti digitali e prevenire controversie tra gli eredi.