Eccezione di prescrizione e onere probatorio: necessità di allegare il fatto costitutivo

La Seconda Sezione Civile della Cassazione, con l’ordinanza n. 17534/2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), è tornata su un principio processuale di centrale rilievo: in tema di prescrizione estintiva, non basta invocare genericamente l’inerzia altrui, ma occorre allegare e provare il fatto da cui decorre il termine. Il caso sottoposto all’attenzione della Corte ruota attorno all’azione di adempimento di un contratto preliminare e alla precedente esistenza di un atto simulato, dichiarato nullo solo in epoca successiva. Il “Formulario commentato del nuovo processo civile”, di Lucilla Nigro, acquistabile sia su Shop Maggioli che su Amazon, offre un supporto utile per gestire ogni fase del contenzioso civile. 

Formulario commentato del nuovo processo civile

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Lucilla Nigro
Autrice di formulari giuridici, unitamente al padre avv. Benito Nigro, dall’anno 1990. Avvocato cassazionista, Mediatore civile e Giudice ausiliario presso la Corte di Appello di Napoli, sino al dicembre 2022.

 

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Lucilla Nigro, 2025, Maggioli Editore
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Il contesto della controversia

La vicenda nasce da una domanda di esecuzione specifica ex art. 2932 c.c., proposta in relazione a un contratto preliminare di vendita immobiliare. I promissari acquirenti hanno agito per ottenere il trasferimento dell’immobile solo dopo aver ottenuto — con sentenza passata in giudicato — la declaratoria di nullità, per simulazione assoluta, di un precedente atto di alienazione, ritenuto dolosamente finalizzato a sottrarre il bene alla garanzia patrimoniale.

Il giudice d’appello ha accolto l’eccezione di prescrizione sollevata dalla parte convenuta, ritenendo decorso il termine utile per proporre l’azione. La Cassazione ha dovuto verificare se l’eccezione fosse stata formulata correttamente e se la prescrizione potesse effettivamente decorrere prima della sentenza che aveva rimosso l’ostacolo rappresentato dall’atto simulato.

L’eccezione di prescrizione richiede l’allegazione del fatto costitutivo

Il primo punto che la Corte affronta riguarda un principio processuale basilare, spesso trascurato nella prassi: l’eccezione di prescrizione, pur essendo una difesa in senso stretto, ha natura “costitutiva” e impone alla parte che la solleva di allegare il fatto da cui decorre il termine.

La Corte, in linea con la giurisprudenza di legittimità, ribadisce che «il debitore che eccepisce la prescrizione ha l’onere di addurre e provare il fatto che, permettendo l’esercizio del diritto, determina l’inizio della decorrenza del termine, ai sensi dell’art. 2935 c.c.».

Nel caso concreto, la Corte d’appello ha richiamato in modo generico e contraddittorio una difesa priva di una struttura chiara, senza identificare il fatto concreto e giuridicamente rilevante da cui far decorrere la prescrizione. La Cassazione definisce questo vuoto argomentativo insanabile: il giudice, infatti, non può colmare l’assenza di un’allegazione puntuale con valutazioni proprie.

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L’effetto sospensivo del comportamento doloso

La Corte attribuisce ulteriore rilievo al comportamento simulato del promittente venditore. Riconosce che la stipula di un atto solo apparentemente traslativo, in realtà finalizzato a sottrarre il bene all’esecuzione del contratto preliminare, configura un comportamento doloso rilevante ai sensi dell’art. 2941, n. 8 c.c.

Quando un atto simulato occulta la reale disponibilità del bene, la prescrizione dell’azione ex art. 2932 c.c. non può decorrere. Resta sospesa finché una sentenza non rimuove giudizialmente l’apparente titolarità altrui. Solo dopo il passaggio in giudicato della pronuncia che accerta la simulazione, il creditore può nuovamente agire e il bene torna aggredibile.

Il principio di diritto: la prescrizione come eccezione strutturata

La Corte formula un principio chiaro e operativo:

«All’atto di accogliere l’eccezione di prescrizione, il giudice deve dare conto del fatto costitutivo allegato dalla parte interessata. Inoltre, ai fini del rilievo della prescrizione, la declaratoria di nullità per simulazione assoluta è sovrapponibile all’effetto dell’azione revocatoria, giacché, secondo il disposto di cui all’art. 2941 n. 8 c.c., anche nella simulazione l’esito consiste in un occultamento, in senso lato, del debito al creditore».

Conclusioni: il valore sostanziale della precisione processuale

L’ordinanza n. 17534/2025 conferma che l’onere di allegazione non è una formalità. In tema di prescrizione, ciò che rileva non è solo il decorso del tempo, ma la prova dell’effettiva possibilità di esercitare il diritto. Dove questa possibilità sia stata dolosamente ostacolata, come nel caso di un atto simulato, l’ordinamento non può prestarsi a premiare l’inerzia apparente.

La decisione rappresenta una lezione di coerenza sistematica: nessuna eccezione può essere accolta senza un fatto costitutivo chiaramente formulato, e nessuna prescrizione può maturare in un contesto in cui l’esercizio del diritto è stato fraudolentemente impedito. Un richiamo netto alla responsabilità delle parti e al rigore del giudice.

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