Firmato dal Presidente della Repubblica il Correttivo al Codice della Crisi d’Impresa

Il Decreto Correttivo al Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza è ormai in attesa solo della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevista a breve. Il testo ha ricevuto l’approvazione definitiva con la firma del Presidente della Repubblica il 13 settembre 2023. In data 4 settembre 2024, il governo ha approvato il terzo correttivo al Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII). Le modifiche introdotte puntano a rendere più dinamico ed efficace il sistema di gestione delle crisi aziendali. 

Ultima versione del correttivo

 Composizione negoziata

Tra le innovazioni più rilevanti c’è il miglioramento della composizione negoziata, uno strumento introdotto per aiutare le imprese in difficoltà a trovare un accordo con i creditori prima che la situazione economica si deteriori ulteriormente. Il correttivo semplifica il percorso per accedere a questa misura, rendendola più rapida ed efficace, con l’obiettivo di evitare fallimenti. In particolare, le modifiche apportano maggiori garanzie per la continuità aziendale e migliorano i tempi di risposta, favorendo una negoziazione più equilibrata.

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Liquidazione giudiziale

Un altro punto  del correttivo riguarda la riforma della procedura di liquidazione giudiziale. L’obiettivo è rendere il processo più rapido ed efficiente, con una gestione più trasparente e snella dei beni dell’impresa in difficoltà. Le nuove regole puntano a ridurre i tempi morti delle procedure, migliorare la soddisfazione dei creditori e ridurre i costi del processo di liquidazione. Questa novità rappresenta un passo importante verso una maggiore tutela per i creditori e una gestione più ordinata della crisi.

Prededucibilità dei crediti professionali

Una delle principali modifiche riguarda i crediti dei professionisti, che ora vedono estesa la loro prededucibilità. Questo significa che i professionisti che assistono le imprese durante la fase di crisi avranno una posizione privilegiata rispetto agli altri creditori, garantendo una tutela più forte per chi lavora alla risoluzione della crisi. La misura è particolarmente significativa per avvocati, commercialisti e consulenti, spesso penalizzati nelle precedenti fasi di liquidazione concorsuale.

 Cram down e omologazione dei piani

Il correttivo interviene anche sulla disciplina del Cram Down, consentendo l’omologazione dei piani di ristrutturazione anche contro la volontà di alcune categorie di creditori. Questa misura viene introdotta per sbloccare situazioni di stallo che potrebbero impedire il buon esito delle trattative tra debitori e creditori. L’obiettivo è evitare il fallimento delle imprese a fronte di resistenze non sempre giustificate e favorire la continuità aziendale anche in situazioni difficili.

 Obiettivi del correttivo

Nel suo complesso, il correttivo risponde all’esigenza di adeguare il CCII alle reali esigenze del mercato e degli operatori economici. Il rafforzamento degli strumenti di prevenzione della crisi e la maggiore tutela offerta ai creditori riflettono una visione moderna e dinamica della gestione delle crisi aziendali. Le novità introdotte puntano a ridurre il numero dei fallimenti e a favorire soluzioni più rapide ed efficaci, contribuendo a una maggiore stabilità economica e a un miglioramento del sistema economico-giuridico italiano.

 

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