Rassegna giurisprudenziale del 24 settembre

Questa rassegna si propone di esaminare le principali novità giurisprudenziali della settimana.

Ricorso redatto col supporto dell’IA contenente citazioni inconferenti: è responsabilità aggravata

Il Tribunale di Torino, Sezione Lavoro, con la sentenza n. 2120 del 16 settembre 2025, ha ritenuto manifestamente infondato un ricorso redatto col supporto dell’intelligenza artificiale. La decisione, intervenuta quasi in concomitanza con l’approvazione in Senato della prima legge italiana sull’intelligenza artificiale, si colloca nel più ampio dibattito sull’ammissibilità dell’uso dell’IA nelle professioni legali.

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Divorzio e scioglimento della comunione: criteri per la formazione e l’attribuzione delle porzioni

La Seconda Sezione Civile della Cassazione, con la sentenza n. 25244 del 15 settembre 2025, si è pronunciata sulla distinzione tra i criteri da applicare nella formazione delle porzioni e quelli rilevanti per la loro successiva attribuzione nel procedimento di scioglimento della comunione tra coniugi divorziati.

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Esperto stimatore nell’esecuzione immobiliare: ruolo, natura giuridica e regime del contraddittorio

La Terza Sezione Civile della Cassazione, con l’ordinanza n. 21444 del 25 luglio 2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), è intervenuta a delineare il ruolo dell’esperto stimatore, evidenziandone affinità e differenze rispetto al CTU e fornendo chiarimenti sul suo regime operativo nell’esecuzione immobiliare.

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Cessione del credito e art. 111 c.p.c.: presupposti per la pronuncia direttamente in favore del cessionario

La cessione di un credito, specialmente nel contesto di complesse operazioni di cartolarizzazione di crediti deteriorati (NPL), rappresenta una prassi commerciale sempre più diffusa. Quando, però, il relativo giudizio di accertamento è già pendente, si innescano complesse questioni di natura processuale in merito alla legittimazione delle parti e ai limiti di una pronuncia di condanna.

La disciplina di riferimento è l’art. 111 c.p.c., che regola la successione a titolo particolare nel diritto controverso. Sebbene la norma preveda che il processo prosegua tra le parti originarie, il successore ha la facoltà di intervenire per far valere le proprie ragioni.

Ma quali sono i confini di tale intervento? Una recente sentenza della Corte di Appello di Napoli, la n. 3992/2025, pubblicata il 30/07/2025, offre un’importante occasione per riesaminare i presupposti richiesti dalla giurisprudenza di legittimità affinché l’intervento del cessionario possa concludersi con una pronuncia emessa direttamente in suo favore. La decisione ribadisce con chiarezza come, in assenza del consenso del cedente e a fronte della contestazione del debitore, la domanda del cessionario non possa trovare accoglimento, a prescindere dalla prova, pur fornita, della cessione stessa.

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Assegno divorzile: redditi reali e incidenza delle condizioni di salute dell’ex moglie

L’ordinanza della Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione, n. 25618 del 18 settembre 2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), interviene in materia di assegno divorzile, chiarendo i criteri distintivi tra componente assistenziale e componente compensativo-perequativa. L’attenzione della Corte si concentra sulla portata e sui limiti dell’accertamento istruttorio relativo alle condizioni economiche e patrimoniali del coniuge obbligato – anche attraverso indagini di polizia tributaria – e sulla rilevanza del contributo (o delle rinunce) dell’ex moglie, affetta da gravi patologie, nella formazione del patrimonio familiare.

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La nullità delle clausole di indicizzazione valutaria nei mutui in franchi svizzeri

Il Tribunale di Salerno, con la sentenza n. 3602 del 13 settembre 2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), offre un’approfondita disamina della validità delle clausole apposte ai contratti di mutuo in Euro indicizzati al Franco Svizzero (CHF). La quaestio iuris affrontata dal decidente concerne la compatibilità di tali pattuizioni con la normativa posta a presidio del consumatore, con particolare riguardo ai principi di trasparenza, chiarezza e comprensibilità sanciti dalla Direttiva 93/13/CEE.

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Danno da premorienza e personalizzazione del risarcimento: no alle tabelle milanesi perché inique

La Terza Sezione Civile della Cassazione, con l’ordinanza n. 25474 del 17 settembre 2025, si è pronunciata in materia di responsabilità sanitaria e quantificazione del danno da premorienza. Il caso riguardava una paziente, deceduta dopo cinque anni di stato vegetativo, conseguente a un arresto cardiaco subito durante un intervento chirurgico.

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La successione nelle obbligazioni tributarie della società estinta

Con la recente ordinanza n. 24135, pubblicata in data 28 agosto 2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), la V Sezione Civile della Corte di Cassazione ha statuito in merito a una questione di notevole rilevanza applicativa nell’ambito del diritto tributario e societario. L’intervento si inserisce nel dibattito, già affrontato dalle Sezioni Unite, sugli effetti della cancellazione delle società di capitali dal registro delle imprese, con specifico riferimento all’individuazione dei soggetti passivi d’imposta per le obbligazioni sorte in capo all’ente ormai estinto.

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Compenso avvocati per la fase istruttoria: spetta anche senza attività probatorie

La Seconda Sezione Civile della Cassazione, con l’ordinanza n. 25711 del 19 settembre 2025, è tornata ad occuparsi della liquidazione del compenso agli avvocati per la fase istruttoria chiarendo se questo spetti anche a prescindere dall’effettivo svolgimento di attività a contenuto strettamente probatorio.

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Il regime delle preclusioni documentali tra primo grado e appello

La disciplina della produzione documentale nel processo tributario, e specificamente la perentorietà dei termini ad essa preposti, costituisce il fulcro di un delicato bilanciamento tra il principio di celerità processuale e la garanzia del pieno esercizio del diritto di difesa, nella sua declinazione di diritto alla prova. L’interrogativo circa la sanabilità, nel giudizio di secondo grado, della tardività istruttoria occorsa in prima istanza assume un’importanza dirimente per la risoluzione delle controversie. Su tale quaestio iuris, la Corte di Cassazione, Sezione Tributaria, con l’ordinanza n. 25577 del 18 settembre 2025, interviene offrendo un’interpretazione sistematica dell’art. 58, comma 2, del D.Lgs. n. 546 del 1992, nel testo applicabile ratione temporis.

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Il volume consigliato

Il processo esecutivo rappresenta una delle aree più delicate e complesse della procedura civile, caratterizzato da termini stringenti, preclusioni severe e costante evoluzione normativa. Gli avvocati che si confrontano con questa materia hanno bisogno di strumenti pratici e affidabili, capaci di guidarli non solo nella redazione degli atti, ma anche nella comprensione delle implicazioni giuridiche e processuali. In questo contesto si colloca il nuovo Formulario commentato dell’esecuzione forzata, a cura dell’avv. Gabriele Voltaggio, acquistabile cliccando su Shop Maggioli o su Amazon. Un’opera aggiornata alla Riforma Cartabia (D.Lgs. n. 149/2022), al decreto correttivo (D.Lgs. n. 164/2024) e alla normativa sopravvenuta in tema di pignoramento presso terzi (L. n. 56/2024).

Formulario commentato dell'esecuzione forzata

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Gabriele Voltaggio
Avvocato del Foro di Roma, si occupa di diritto bancario, crediti ed esecuzione forzata. Professionista delegato e custode giudiziario presso il Tribunale di Roma, è autore di contributi e formulari in materia esecutiva. Fondatore e curatore di Giuricivile.it.

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Gabriele Voltaggio, 2025, Maggioli Editore
62.00 € 58.90 €

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