Eredità digitale e successione post mortem: tutele e strumenti giuridici

Negli ultimi anni, la digitalizzazione ha preso il sopravvento in quasi ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Dall’archiviazione dei documenti ai social media, passando per i servizi bancari online, la nostra identità e il nostro patrimonio sono sempre più legati al mondo digitale. Ma cosa succede quando un individuo scompare? Sicuramente almeno una volta ciascuno di noi se lo sarà domandato. Questa è una questione sempre più rilevante, ecco perché è fondamentale comprendere il concetto di “eredità digitale”. Se vuoi approfondire l’argomento e avere un testo di riferimento per restare aggiornato anche alle ultime novità introdotte in materia di successione ereditaria e donazione, ti consigliamo il  “Manuale Pratico per la successione ereditaria e le donazioni”.

Manuale pratico per la successione ereditaria e le donazioni

Manuale pratico per la successione ereditaria e le donazioni

Il volume offre al professionista una guida ragionata per gestire le questioni legali più complesse in materia di successione ereditaria e donazioni.
La presente edizione è aggiornata alle più recenti novità normative e giurisprudenziali, tra cui il principio della ridotta entità del conguaglio per la divisione ereditaria (Cass. n. 1686/2025); il valore della cartella clinica nella decisione sulla capacità del testatore (Cass. 1632/2025) e la valutazione della CTU in riferimento ai cd. solchi ciechi dello scritto (Cass. 1012/2025).
Con un pratico FORMULARIO in ogni capitolo e con una struttura di agevole consultazione tramite SEZIONI DI SINTESI e SCHEMI SINOTTICI, il volume si rivela uno strumento indispensabile e utile per una ricerca rapida della soluzione da adottare nel singolo caso di specie.
Tutti i commenti sono accompagnati dalla GIURISPRUDENZA di riferimento più recente, in modo da supportare l’avvocato nello studio della casistica rilevante. La sezione delle F.A.Q. (Domande Frequenti) riporta risposte a quesiti che con maggior frequenza vengono rivolti al professionista in sede di prima consultazione.

Riccardo Mazzon
Avvocato Cassazionista del Foro di Venezia. Ha svolto funzioni di vice-procuratore onorario presso la Procura di Venezia negli anni dal 1994 al 1996. È stato docente in lezioni accademiche presso l’Università di Trieste, in corsi approfonditi di temi e scritture giuridiche indirizzati alla preparazione per i Concorsi Pubblici. Autore di numerose pubblicazioni giuridiche.

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Riccardo Mazzon, 2025, Maggioli Editore
84.00 € 79.80 €

Come gestire il proprio patrimonio online

La morte della persona segna la fine della sua identità personale (che include nome, documenti d’identità, relazioni sociali e familiari, esperienze di vita e ricordi). La morte di una persona non segna necessariamente invece la fine della sua identità digitale. I dati e i contenuti pubblicati on line possono continuare ad esistere indefinitamente e ciò solleva questioni legali e materiali sia in ordine al controllo dei dati sia per quanto riguarda il diritto all’oblio.

Gli eredi potrebbero avere difficoltà ad accedere o a gestire l’identità digitale, a causa delle rigide politiche di privacy delle piattaforme, oppure potrebbero avere l’esigenza di rimuovere contenuti indesiderati o informazioni sensibili. Purtroppo la legislazione vigente non sempre offre soluzioni chiare.

L’eredità digitale

L’eredità digitale si riferisce a tutti i beni e informazioni che una persona possiede online, comprese le email, i profili sui social media, i documenti archiviati nel cloud e persino le cripto valute. Questi asset possono avere un valore significativo, non solo in termini affettivi e di privacy, ma anche in termini economici e rappresentano una parte importante della vita e della storia personale di ciascuno di noi. Tuttavia, spesso non ci rendiamo conto di come gestirli e tutelarli, sia in vita che dopo la nostra scomparsa. Ecco perché è essenziale pianificare consapevolmente la propria eredità digitale.

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Assenza di una normativa specifica

In assenza di una normativa specifica sul punto e per colmare tale lacuna si fa affidamento:

  • Sulle best practices internazionali;
  • Sulle indicazioni del Notariato italiano che invita a disciplinare la questione in sede testamentaria;
  • Con strumenti contrattuali esistenti come il mandato post mortem.

Alcune aziende come Apple hanno già affrontato la questione consentendo ai propri utenti di nominare un erede digitale che può accedere ai contenuti del de cuius, ma più spesso le piattaforme on line non hanno ancora disciplinato la materia.

L’unica disposizione applicabile oggi è l’art. 2-terdecies del D.lgs. 101/20218 che ha adeguato la normativa italiana al GDPR e che prevede che i diritti relativi ai dati personali delle persone decedute possono essere esercitati da:

  1. Chi ha un interesse proprio;
  2. Che agisce per motivi familiari meritevoli di tutela;
  3. Chi è delegato dal defunto, anche con strumenti come il testamento o il mandato post mortem.

Pianificare la propria eredità digitale

Pianificare la propria eredità digitale richiede un approccio metodico.

I passaggi potrebbero essere:

  1. Fare un Inventario dei propri Beni Digitali: creare un elenco di tutti i propri account online e dei beni digitali. Questo può includere email, social media, account bancari, servizi di cloud storage e qualsiasi altra risorsa digitale. Assicurarsi di annotare anche le informazioni necessarie per accedere a questi account, come le password.
  2. Stabilire i propri desideri: riflettere su come si vorrebbe venissero gestiti i propri beni digitali dopo la propria morte e scriverlo.
  3. Usare un Testamento Digitale o predisporre un mandato post mortem o un legato di password.
  4. Aggiornare regolarmente le proprie informazioni: la vita digitale cambierà nel tempo, quindi è importante rivedere e aggiornare periodicamente l’inventario e le istruzioni. Nuovi account potrebbero essere creati, mentre altri potrebbero essere chiusi, rendendo fondamentale mantenere queste informazioni attuali.

Il testamento digitale

La materia successoria è quella che per tradizione consolidata dal tempo del diritto romano mostra maggiori resistenze a farsi permeare dalla innovazione tecnologica e digitale in atto, pervasiva ed assolutamente ineluttabile. Ecco, pertanto, che in assenza di una normativa specifica sul tema e con l’auspicio di una prossima attenzione del Legislatore sempre più Europeo, si cercano soluzioni adattando alla questione le norme esistenti.

Si potrebbe considerare la possibilità di integrare le proprie istruzioni relative all’eredità digitale nel testamento tradizionale oppure creare un documento separato dedicato esclusivamente ai beni digitali “testamento digitale” fornendo tutte le indicazioni necessarie alla gestione dei nostri beni digitali.

Mandato post mortem e legato di password

Altra soluzione potrebbe essere farsi assistere per la predisposizione di vero e proprio contratto inter vivos, in forza del quale il mandatario si obbliga nei confronti del mandante dopo la sua morte. L’esecuzione del negozio bilaterale è qui differita al momento della morte del mandante e si estrinseca in una attività materiale o in un atto esecutivo rispetto ad una attribuzione patrimoniale già realizzatesi in vita.

La dottrina ha, tuttavia, concluso che tale mandato sarà da ritenersi valido nel solo caso in cui il mandatario sia tenuto a compiere un atto a contenuto non patrimoniale avente ad oggetto una attività materiale o marcatamente esecutiva.

Un altro possibile strumento offerto dalle norme vigenti e che potrebbe essere utilmente impiegato potrebbe essere il legato di password attraverso il quale il testatore a mezzo della attribuzione diretta delle credenziali può conferire al legatario i diritti su ciò che le credenziali stesse custodiscono.

Conclusioni: un futuro digitale sicuro

In conclusione in un mondo sempre più interconnesso, la gestione dell’eredità digitale non può essere trascurata. Pianificare in anticipo la propria volontà al riguardo non solo offre tranquillità, ma assicura anche che la nostra identità digitale e il nostro patrimonio online vengano trattati con rispetto e attenzione.

Formazione in materia

L’eredità giacente rappresenta una delle aree più delicate e tecnicamente complesse del diritto successorio, spesso caratterizzata da incertezze interpretative e una prassi non uniforme tra i diversi tribunali italiani. Per colmare questa lacuna e offrire un supporto concreto agli operatori del settore, Maggioli Formazione ha organizzato un corso registrato online, dal titolo “Eredità giacente – Dai presupposti alla chiusura del procedimento”. Questo evento formativo, rivolto a curatoriavvocati e professionisti del diritto, si propone di offrire un approfondimento su aspetti pratici e giurisprudenziali della materia. <<<scopri di più e iscriviti qui>>>

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