
Le Sezioni Unite Civili della Cassazione, con la sentenza del 29 agosto 2025, n. 24172 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), intervengono per dirimere un significativo contrasto giurisprudenziale in materia processuale. La questione centrale riguarda il potere del giudice d’appello di rilevare d’ufficio una questione pregiudiziale di rito non esaminata in primo grado, qualora il primo giudice abbia deciso la causa rigettando la domanda nel merito e in assenza di un’impugnazione incidentale sul punto da parte della parte vittoriosa. La pronuncia offre un’articolata ricostruzione dei rapporti tra l’ordine logico delle questioni, il principio della ragione più liquida e la formazione del giudicato implicito, stabilendo una regola generale e individuando importanti eccezioni relative ai cosiddetti vizi fondanti del processo.
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Formulario commentato del nuovo processo civile
Il volume, aggiornato alla giurisprudenza più recente e agli ultimi interventi normativi, il cd. correttivo Cartabia e il correttivo mediazione, raccoglie oltre 200 formule, ciascuna corredata da norma di legge, commento, indicazione dei termini di legge o scadenze, delle preclusioni e delle massime giurisprudenziali. Il formulario si configura come uno strumento completo e operativo di grande utilità per il professionista che deve impostare un’efficace strategia difensiva nell’ambito del processo civile.
L’opera fornisce per ogni argomento procedurale lo schema della formula, disponibile anche online in formato editabile e stampabile.
Lucilla Nigro
Autrice di formulari giuridici, unitamente al padre avv. Benito Nigro, dall’anno 1990. Avvocato cassazionista, Mediatore civile e Giudice ausiliario presso la Corte di Appello di Napoli, sino al dicembre 2022.
Leggi descrizione
Lucilla Nigro, 2025, Maggioli Editore
94.00 €
89.30 €

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La vicenda processuale
Il contrasto giurisprudenziale e la questione rimessa alle Sezioni Unite
Il primo orientamento
Il secondo orientamento
La decisione
“Qualora il giudice di primo grado decida la controversia nel merito omettendo di pronunciarsi su un vizio processuale rilevabile d’ufficio, la parte che ha interesse a farlo valere è onerata di proporre appello sul punto. L’omissione dell’impugnazione determina la formazione del giudicato interno sulla questione processuale, che deve quindi intendersi implicitamente risolta in senso non ostativo alla decisione di merito. Di conseguenza, viene precluso al giudice del gravame il potere di rilevare per la prima volta d’ufficio tale vizio”.
La prima eccezione
La seconda eccezione
Conclusioni
Linee guida operative dalla sentenza
Ecco infine una pratica e breve checklist per orientarsi nell’applicazione dei principi affermati dalla sentenza delle Sezioni Unite n. 24172/2025.
Quando si forma il giudicato implicito sulla questione pregiudiziale di rito non sollevata in primo grado?
Si forma quando il giudice di primo grado decide nel merito senza affrontare un vizio processuale rilevabile d’ufficio e la parte interessata non propone appello sul punto. In questo caso, il giudice d’appello non può rilevare la questione per la prima volta.
Esistono eccezioni al giudicato implicito?
Sì. Le Sezioni Unite ne individuano due:
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Vizi processuali “fondanti” (es. difetto di giurisdizione, litisconsorzio necessario, difetto di legittimazione ad agire). Sono sempre rilevabili d’ufficio, anche in grado d’appello o in cassazione, e non formano mai giudicato implicito.
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Applicazione della ragione più liquida: quando il primo giudice dichiara di aver deciso il merito per rapidità e semplicità, senza affrontare il vizio di rito. In tal caso, la questione processuale rimane aperta e può essere riesaminata nel grado successivo.
Qual è la regola generale per gli operatori del diritto?
Chi intende far valere un vizio processuale non esaminato in primo grado ha l’onere di proporre appello sul punto. L’inerzia comporta la formazione del giudicato implicito, salvo le eccezioni.
Come si qualifica la domanda ex art. 96 c.p.c.?
Secondo le Sezioni Unite, l’azione per responsabilità aggravata deve essere proposta nello stesso processo in cui si sono verificate le condotte abusive. Se viene introdotta autonomamente, si configura un vizio “fondante”, sempre rilevabile d’ufficio.
Perché questa decisione è importante nella prassi?
Perché fornisce una bussola operativa:
-
rafforza la certezza delle decisioni processuali,
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delimita l’onere di impugnazione,
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ma garantisce che i principi cardine del giusto processo (giurisdizione, contraddittorio, legittimazione) restino sempre tutelati, senza possibilità di elusione.