
Con il D.M. 30 giugno 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – IV Serie Speciale Concorsi ed esami n. 56 del 18 luglio, il Ministero della Giustizia ha bandito la sessione 2025 dell’esame di Stato per l’abilitazione alla professione forense. Il provvedimento conferma la procedura semplificata già adottata negli anni precedenti, in attesa della riforma prevista dalla legge n. 247/2012, secondo quanto stabilito dall’art. 4-quater del D.L. n. 51/2023, convertito dalla L. n. 87/2023. Le domande potranno essere inviate online dal 1° ottobre all’11 novembre 2025. Per la preparazione dell’Esame Avvocato 2025/2026, tieni d’occhio questa pagina, che verrà aggiornata costantemente con i più recenti volumi.
Come presentare la domanda: requisiti d’accesso e procedura digitale
Per partecipare all’esame di abilitazione forense è necessario aver completato il tirocinio professionale di almeno 18 mesi. È ammessa anche l’iscrizione di coloro che concluderanno la pratica entro il 10 novembre 2025, a condizione che lo dichiarino al momento della domanda.
La candidatura va presentata esclusivamente online, accedendo al portale del Ministero della Giustizia (www.giustizia.it), sezione “Strumenti > Concorsi, esami, assunzioni”. Sono validi solo SPID di secondo livello, CIE o CNS per l’autenticazione. Il sistema sarà attivo dal 1° ottobre all’11 novembre 2025.
Nel corso della procedura è necessario indicare:
-
la Corte d’appello dove si intende sostenere l’esame (art. 45, legge n. 247/2012);
-
il Consiglio dell’Ordine che ha certificato (o certificherà) il completamento della pratica;
-
le materie prescelte per la prova orale e per quella scritta.
È inoltre previsto il pagamento di € 78,91 tramite la piattaforma PagoPA. Al termine, il sistema genera una ricevuta con codice identificativo, indispensabile per la validità dell’invio: senza questo documento, la domanda non risulta trasmessa.
Prova scritta: un atto giudiziario di sette ore
La prova scritta dell’esame si terrà giovedì 11 dicembre 2025, alle ore 9:00, in simultanea su tutto il territorio nazionale.
Il candidato dovrà redigere un solo atto giudiziario, scelto tra diritto civile, penale o amministrativo, sulla base di un quesito formulato dal Ministero.
Il presidente della Commissione locale proporrà più tracce per ciascuna materia (es. comparsa, ricorso, atto introduttivo o difensivo). Il candidato sceglierà una sola traccia nella materia prescelta.
Tempo a disposizione: 7 ore dalla dettatura del tema.
Materiale ammesso: solo codici normativi non commentati, salvo eventuali limitazioni stabilite a livello locale.
Correzione: la valutazione sarà affidata a una Corte d’appello diversa da quella in cui si è svolta la prova, selezionata tramite sorteggio pubblico previsto per fine novembre. Per la preparazione dell’Esame Avvocato 2025/2026, tieni d’occhio questa pagina, che verrà aggiornata costantemente con i più recenti volumi.
Prova orale: struttura, materie e modalità operative
Chi ottiene almeno 18 punti alla prova scritta è ammesso all’orale. L’esame orale si svolge non prima di 30 giorni dalla pubblicazione degli ammessi.
La prova si articola in tre fasi:
-
Caso pratico nella materia scelta per lo scritto
Il candidato discute un caso pratico (non una domanda teorica) in diritto civile, penale o amministrativo. Deve inquadrare il problema, richiamare le norme rilevanti e fornire una soluzione giuridicamente motivata. -
Domande su tre materie giuridiche
Due sostanziali e una processuale, a scelta tra:-
diritto civile
-
diritto penale
-
diritto amministrativo
-
diritto processuale civile
-
diritto processuale penale
-
-
Ordinamento forense e deontologia
Parte obbligatoria per tutti. Include regole di condotta, doveri dell’avvocato, codice deontologico e incompatibilità.
Requisito minimo: 18 punti in ciascuna materia, calcolati in base ai voti attribuiti da ogni commissario (fino a 10 punti ciascuno).
Modalità: in presenza o da remoto, su decisione del Presidente della Corte d’appello. Il candidato riceverà avviso almeno 30 giorni prima, tramite area riservata del portale del Ministero.
Accessibilità e DSA: strumenti compensativi per una prova equa
Il decreto dedica un’intera sezione alle misure di supporto per i candidati con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). Le agevolazioni previste mirano a garantire pari condizioni di svolgimento:
-
Per la prova scritta: è possibile ottenere tempi aggiuntivi e l’assistenza di un supporto alla scrittura.
-
Per la prova orale: sono previsti più tempo per l’elaborazione della risposta, l’uso di un computer con software di videoscrittura (senza connessione internet) e, se necessario, la lettura assistita del quesito da parte di un commissario.
I candidati possono anche chiedere di essere esaminati nell’ultimo giorno utile dell’orale. Tutte le istanze devono essere presentate almeno 15 giorni prima della prova, corredate da idonea documentazione sanitaria.
Strategie per affrontare l’esame: allenamento, metodo e lucidità
Prepararsi all’esame di abilitazione non significa solo memorizzare nozioni, ma acquisire padronanza tecnica, resistenza mentale e capacità espositiva.
-
Per lo scritto: è fondamentale allenarsi a redigere atti a mano, simulando le condizioni reali d’esame (sette ore, materiale ammesso, gestione del tempo). Si consiglia di iniziare con tracce già svolte per familiarizzare con struttura e stile, per poi passare a casi nuovi. È utile riconoscere il tipo di atto richiesto, mantenere coerenza espositiva e ridurre le ridondanze.
-
Per l’orale: meglio evitare uno studio indiscriminato. Occorre privilegiare le domande ricorrenti, costruire schemi di risposta e fare pratica orale, migliorando chiarezza e sintesi. Le materie processuali richiedono particolare attenzione, per via della loro tecnicità.
Ultimo ma non meno importante: mantenere la calma. L’esame forense è impegnativo, ma con costanza e metodo è assolutamente superabile. Il 2025 può davvero essere l’anno dell’abilitazione.