Rassegna giurisprudenziale del 2 luglio

Questa rassegna si propone di esaminare le principali novità giurisprudenziali della settimana.

Responsabilità del notaio per l’imposta di registro sugli atti enunciati

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 14432/2023 resa a Sezioni Unite (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), in materia di responsabilità del notaio per gli atti rogati, ha suggellato il principio di diritto secondo cui la definizione di imposta principale ricomprende sia quanto versato al momento della registrazione (cd. imposta contestuale autoliquidata), sia quanto richiesto integrativamente dall’ufficio allo scopo di correggere errori/omissioni emersi in sede di autoliquidazione (cd. imposta principale postuma).

La responsabilità del notaio per l’imposta principale di registro dovuta dalle parti involge anche il tributo liquidato dall’ufficio su eventuali atti enunciati nell’atto notarile registrato telematicamente, qualora la loro esistenza non richieda accertamenti di fatto né valutazioni interpretativa particolarmente complesse.

Clicca qui per approfondire 

Responsabilità delle imprese di autotrasporto nell’uso del tachigrafo

L’ordinanza n. 1802 del 25 gennaio 2025 della Corte di Cassazione (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione) riafferma un principio chiave per la disciplina dell’autotrasporto: la responsabilità dell’impresa non si limita alla corretta installazione del tachigrafo, ma si estende alla formazione dei conducenti e al controllo costante sull’utilizzo conforme del dispositivo. Il cronotachigrafo non è soltanto un apparecchio di registrazione, ma uno strumento giuridico a pieno titolo che concorre alla realizzazione di un duplice obiettivo di interesse pubblico: la sicurezza della circolazione e la tutela delle condizioni di lavoro dei conducenti. Proprio per questo, la normativa di settore – di derivazione sovranazionale e recepita nell’ordinamento italiano – assegna obblighi positivi e attivi alle imprese di autotrasporto, chiamate a gestire il dispositivo non come un mero accessorio, ma come un sistema complesso da presidiare.

Clicca qui per approfondire 

Estinzione del giudizio e definizione agevolata: i limiti della revocazione nei procedimenti di legittimità

La recente sentenza della Corte di Cassazione, Sezione Tributaria, n. 15257/2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), affronta un tema in materia di contenzioso tributario e di procedure di definizione agevolata. La pronuncia si concentra sull’interpretazione degli articoli del codice di procedura civile e della legge sulla “Rottamazione quater”, chiarendo i limiti e le modalità di reazione processuale contro i decreti di estinzione del giudizio. In particolare, la Corte ha esaminato la validità del ricorso per revocazione avverso un decreto di estinzione emesso per mancata richiesta di decisione, nonostante la parte avesse presentato istanza di sospensione del giudizio per adesione alla definizione agevolata. Questa analisi è fondamentale per comprendere le dinamiche procedurali e gli oneri delle parti nei giudizi di legittimità, soprattutto in presenza di istituti speciali di definizione del debito tributario.

Clicca qui per approfondire 

Legittimazione ad agire, titolarità del credito e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

L’ordinanza n. 15088 del 5 giugno 2025, pronunciata dalla Prima Sezione civile della Corte di Cassazione (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), affronta una questione di rilievo sistematico e pratico: il rapporto tra la legittimazione ad agire e la titolarità effettiva del diritto nei casi di cessione in blocco dei crediti ai sensi dell’art. 58 del TUB, e il valore probatorio della pubblicazione dell’avviso in Gazzetta Ufficiale. La sentenza si inserisce in un contesto giurisprudenziale stratificato, caratterizzato da orientamenti anche disomogenei circa l’efficacia dell’avviso di cessione e la ripartizione degli oneri probatori. Con questo intervento, la Suprema Corte interviene a chiarire il perimetro delle nozioni coinvolte, a partire dal distinto statuto della legittimazione processuale e della titolarità sostanziale, fino alla natura presuntiva o meno dell’avviso in Gazzetta, offrendo una guida interpretativa utile sia in sede teorica che pratica.

Clicca qui per approfondire 

Assegnazione della casa familiare e comodatario: quando può essere disposta la restituzione?

La Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 17095/2025, del 25 giugno (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), torna a esaminare uno dei temi più delicati nel contesto delle separazioni personali e dei divorzi: la sorte della casa familiare quando l’immobile non appartiene ad alcuno dei coniugi ma a un terzo, spesso un genitore, che lo ha concesso in comodato d’uso gratuito. L’ordinanza affronta le implicazioni giuridiche dell’assegnazione dell’immobile al genitore collocatario dei figli minorenni e i limiti del diritto del comodante alla restituzione dell’immobile, soprattutto in caso di sopravvenuta necessità.

Clicca qui per approfondire 

Confini della proprietà condominiale e alterazione del decoro architettonico

La Seconda Sezione Civile della Cassazione, con l’ordinanza n. 17038 del 25 giugno 2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), tratta due questioni centrali in materia condominiale: l’individuazione della proprietà di un marciapiede adiacente a un fabbricato e l’alterazione del decoro architettonico causata da opere realizzate da un condomino. La pronuncia risulta di rilevante interesse per gli spunti ermenutici in merito all’applicazione dell’art. 1117 c.c. sulla presunzione di condominialità e ai limiti dell’intervento del singolo condomino sulle parti comuni, con particolare riferimento all’installazione di manufatti.

Clicca qui per approfondire

Assegnazione dei canoni locatizi: prevalenza sul successivo pignoramento immobiliare

La Terza Sezione Civile della Cassazione, con la sentenza n. 17195/2025, pubblicata il 26 giugno (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), interviene su una questione di particolare rilievo nell’ambito dell’esecuzione forzata: il coordinamento tra procedura di pignoramento immobiliare e assegnazione dei crediti da canoni di locazione già maturati in favore di un creditore procedente presso terzi. Il tema verte sull’efficacia dell’ordinanza di assegnazione dei canoni di locazione non ancora scaduti al creditore pignorante e sui suoi effetti nel caso in cui, successivamente, venga assegnato lo stesso immobile nell’ambito di una distinta procedura esecutiva immobiliare.

Clicca qui per approfondire 

Legittimazione dell’erede e prova dello status di figlio

La recente ordinanza n. 16594 del 20 giugno 2025 della Corte Suprema di Cassazione (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), affronta una questione di cardinale importanza in materia di responsabilità civile generale e credito risarcitorio: la legittimazione ad causam del soggetto che agisce in giudizio quale erede del padre per far valere un credito risarcitorio. La pronuncia si concentra, in particolare, sugli oneri probatori relativi allo status di figlio e alla qualità di erede, evidenziando come la prova della filiazione non possa essere desunta da presunzioni, ma debba essere fornita tramite gli atti dello stato civile. Questa decisione offre un importante chiarimento sul rigore dell’onere probatorio in tali circostanze, rinnovando principi già consolidati ma talvolta disattesi nei gradi di merito.

Clicca qui per approfondire 

Tamponamento e infarto fatale: la Cassazione sul nesso causale nella responsabilità civile

La Terza Sezione Civile della Cassazione, con l’ordinanza n. 17179/2025, depositata il 26 giugno (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), è tornata a pronunciarsi in materia di responsabilità civile da sinistro stradale e, in particolare, sulla configurabilità del nesso causale tra un tamponamento e un evento patologico successivo, nella specie un infarto miocardico con esito letale. La Corte coglie l’opportunità per ribadire alcuni principi cardine del sistema risarcitorio civilistico, tra cui l’autonomia della causalità civile rispetto a quella penale, l’applicazione del criterio del “più probabile che non” e la piena operatività del principio della “thin skull rule”.

Clicca qui per approfondire 

Dolo specifico e revocatoria ordinaria: le Sezioni Unite sull’elemento soggettivo ex art. 2901 c.c.

Le Sezioni Unite della Corte di cassazione, con la sentenza n. 1898 del 27 gennaio 2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), sono intervenute in modo risolutivo su una questione che da tempo divideva la giurisprudenza e la dottrina: quale sia il grado di consapevolezza richiesto in capo al debitore per rendere esperibile l’azione revocatoria ordinaria, prevista dall’art. 2901 del codice civile, nei casi in cui l’atto dispositivo sia stato compiuto prima del sorgere del credito.

Il nodo interpretativo riguarda la natura del dolo necessario: se basti una consapevolezza generica del pregiudizio (il c.d. dolo generico), oppure se si esiga un intento finalistico, ossia la volontà di ledere il creditore futuro (dolo specifico). La risposta delle Sezioni Unite è netta: l’azione è proponibile solo se l’atto sia stato compiuto con dolo specifico, cioè con lo scopo preciso di pregiudicare il soddisfacimento del credito che verrà in essere.

Questo chiarimento non è di mero valore teorico: incide profondamente sulla configurabilità stessa dell’azione revocatoria e, di riflesso, sull’equilibrio tra esigenze di tutela del credito e principio di affidamento nei rapporti economici. Non si tratta, dunque, di una decisione isolata, ma di un passaggio sistematico rilevante, che si inserisce nel più ampio dialogo tra giurisprudenza, diritto civile sostanziale e prassi giudiziaria.

Clicca qui per approfondire 

Il volume consigliato

Il contratto di acquisto di un immobile da costruire rappresenta una delle fattispecie più complesse e delicate del diritto privato contemporaneo. L’asimmetria informativa, il rischio di insolvenza del costruttore, la difficile interpretazione del quadro normativo e regolamentare hanno reso necessaria, nel tempo, una tutela rafforzata per l’acquirente. Il volume “Casa in costruzione”, pubblicato da Maggioli Editore, si colloca in questa prospettiva come un’opera di alta qualità tecnica e utilità pratica, pensata per offrire risposte chiare e fondate alle problematiche quotidiane che affrontano avvocati, notai, mediatori e operatori del settore immobiliare. Scritto da Ivana Panella, notaio con esperienza pluriennale in materia di contrattualistica immobiliare, il manuale propone una lettura sistematica del D.Lgs. 20 giugno 2005, n. 122 e delle sue successive modifiche, offrendo una guida ragionata e aggiornata per tutelare in concreto chi acquista immobili in costruzione.

Casa in costruzione

Casa in costruzione

Un manuale pensato per offrire risposte concrete alle problematiche quotidiane che avvocati, notai e professionisti del settore devono affrontare per tutelare chi acquista immobili in costruzione.
Dalla verifica delle garanzie fideiussorie alla consegna della polizza decennale postuma, dalla corretta redazione del contratto preliminare alla gestione delle varianti in corso d’opera e ai profili di responsabilità di costruttori e garanti, il volume propone una pratica guida con casi pratici, soluzioni interpretative aggiornate e schemi di atti, offrendo un’analisi completa della disciplina dettata dal D.Lgs. 20 giugno 2005, n. 122, e successive modifiche e integrazioni, e del pacchetto di tutele predisposto dal legislatore al fine di riequilibrare una fattispecie contrattuale caratterizzata da una forte asimmetria.
Una particolare attenzione è dedicata alle prassi notarili e alle novità introdotte dalla normativa secondaria, nonché alle implicazioni concrete per la redazione degli atti.

Ivana Panella
Notaio in Cesenatico, si occupa di contratti, diritto societario, successioni e donazioni.

Leggi descrizione
Ivana Panella, 2025, Maggioli Editore
31.00 € 29.45 €

 

SCRIVI IL TUO COMMENTO

Scrivi il tuo commento!
Per favore, inserisci qui il tuo nome

dieci − 5 =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.