
Questa rassegna si propone di esaminare le principali novità giurisprudenziali.
Convivente di fatto e impresa familiare: le Sezioni Unite
La Sezioni Unite Civili, con l’ordinanza n. 11661/2025, depositata il 4 maggio (clicca qui per consultare il testo integrale dell’ordinanza), si sono pronunciate sul diritto del convivente di fatto a partecipare alla liquidazione di un’impresa familiare. La decisione rappresenta l’epilogo della vicenda che, a seguito dell’ordinanza interlocutoria n. 1900/2023, aveva portato la Consulta a dichiarare l’illegittimità costituzionale degli artt. 230-bis, comma 3, e 230-ter c.c.
Competenza territoriale e responsabilità sanitaria: coordinamento tra ATP e giudizio di merito
La Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 11804/2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), affronta una questione di particolare rilevanza processuale in materia di responsabilità sanitaria, connessa all’applicazione dell’art. 8 della legge n. 24/2017 (Legge Gelli-Bianco). Al centro della vicenda, vi è l’individuazione del momento determinante per la competenza territoriale e il regime giuridico del passaggio dalla fase sommaria dell’accertamento tecnico preventivo a quella di merito, nel caso in cui il tentativo di conciliazione non sia andato a buon fine.
Obbligazioni fiscali delle associazioni non riconosciute: responsabilità del presidente
La questione centrale affrontata dalla Cassazione, con l’ordinanza n. 11593/2025 (clicca qui per leggere il testo integrale dell’ordinanza), riguarda la responsabilità tributaria delle associazioni non riconosciute, con particolare riferimento al ruolo del presidente quale soggetto obbligato. In tale contesto, viene esaminata l’applicabilità della decadenza prevista dall’art. 1957 del Codice Civile alle obbligazioni tributarie assunte dal garante ex lege. La pronuncia analizza inoltre la disciplina dell’onere della prova, soffermandosi sulle modalità di disconoscimento delle sottoscrizioni apposte su documenti fiscali.
Ricorso in Cassazione inammissibile se oscuro e incoerente
La Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 12111/2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), del 7 maggio, torna a soffermarsi sul tema dell’inammissibilità del ricorso per difetto di chiarezza, coerenza e completezza espositiva, ribadendo che la struttura dell’atto di impugnazione non può prescindere da requisiti minimi di comprensibilità logica e giuridica. Il caso sottoposto all’esame della Corte riguarda un ricorso redatto in forma talmente oscura da rendere impossibile non solo la valutazione dei motivi, ma persino la ricostruzione dei fatti di causa.
Mutuo e restituzione delle rate pagate dall’ex convivente
La Terza Sezione Civile della Cassazione, con l’ordinanza n. 11337/2025 (puoi consultare il testo integrale della decisione cliccando qui), si è pronunciata in materia di mutuo e obblighi restitutori. La Suprema Corte, in particolare, ha chiarito quale sia la natura dei versamenti di denaro effettuati da un convivente a favore dell’altro e se, in caso di cessazione dalla convivenza, possa configurarsi il diritto alla restituzione delle somme impiegate per il pagamento del mutuo.
Motivazione apparente e adesione alla CTU: limiti del sindacato di legittimità
La Seconda Sezione Civile della Cassazione, con l’ordinanza n. 11251/2025, del 29 aprile (clicca qui per leggere il testo integrale dell’ordinanza), è intervenuta in materia di nullità della sentenza per difetto di motivazione, qualora il giudice d’appello, nel motivare la propria decisione, aderisca alle risultanze della CTU. Al centro della pronuncia, inoltre, vi è la corretta delimitazione dell’ambito di controllo del giudice di legittimità, alla luce dell’art. 360 c.p.c., come modificato alla Riforma Cartabia.
Prescrizione in assicurazione infortuni
La determinazione del dies a quo per la prescrizione del diritto all’indennizzo nelle polizze di assicurazione contro gli infortuni è un tema di rilevante impatto pratico. L’ordinanza n. 11899/2025 (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), della Corte di Cassazione, affronta la questione se la possibilità di migliorare o eliminare i postumi di un infortunio mediante futuri interventi chirurgici (cd. emendabilità dei postumi) possa influire sul momento di decorrenza della prescrizione biennale prevista dall’art. 2952 c.c. La Corte si pronuncia in modo netto, distinguendo il concetto di consolidamento lesioni da quello di mera emendabilità.
Limiti all’emendabilità della dichiarazione e controlli automatizzati
La presente analisi è dedicata all’ordinanza n. 11988/2025 della Corte di Cassazione (clicca qui per consultare il testo integrale della decisione), la quale affronta due questioni rilevanti e ricorrenti nell’ambito del diritto tributario. In particolare, si esamina:
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il profilo della pregiudizialità dell’avviso bonario rispetto alla successiva notifica della cartella di pagamento emessa a seguito di controllo automatizzato, ai sensi dell’art. 36-bis del D.P.R. n. 600/1973;
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i limiti alla possibilità, per il contribuente, di emendare la dichiarazione dei redditi, con particolare riferimento alla scelta di adeguarsi agli studi di settore.
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