Visite di revisione INPS 2025: nuove regole, semplificazioni e il ruolo dell’amministratore di sostegno

Con la Legge di Bilancio 2025 (L. 30 dicembre 2024, n. 207), il sistema di revisione delle prestazioni di invalidità civile è stato aggiornato per semplificare il processo di accertamento e ridurre i disagi per i beneficiari. L’INPS, con il messaggio n. 188/2025, ha chiarito le nuove modalità operative, che puntano a una maggiore efficienza e a una gestione più rapida delle richieste. Queste modifiche non solo snelliscono le procedure, ma rafforzano anche il quadro di tutela delle persone con disabilità, tra cui i soggetti vulnerabili che potrebbero necessitare del supporto di un amministratore di sostegno. In questo contesto, è fondamentale comprendere i diritti e le opportunità offerte dalla normativa vigente, incluse le novità in tema di assistenza e protezione giuridica. Se ti interessa un’analisi pratica dei temi legati all’amministrazione di sostegno, ti consigliamo il volume Manuale pratico dell’amministrazione di sostegno

Le nuove regole per le visite di revisione INPS

Dal 1° gennaio 2025, le visite di revisione seguiranno un iter più snello e meno gravoso per i cittadini. Tra le principali novità:

  • Revisione basata sugli atti per le patologie oncologiche: i pazienti non dovranno più sottoporsi a visita diretta se la documentazione sanitaria è completa.
  • Accertamento unificato per più prestazioni: chi presenta richieste per invalidità civile, cecità, sordità e disabilità sarà valutato in un’unica visita.
  • Revisione per patologie non oncologiche: per questi casi continueranno ad applicarsi le regole precedenti.

Questi cambiamenti hanno un impatto rilevante anche per gli amministratori di sostegno, che devono gestire le pratiche per conto di soggetti fragili, semplificando le procedure e riducendo il numero di accertamenti a cui sottoporre la persona assistita.

Revisione INPS per le patologie oncologiche

Dal 1° gennaio 2025, le persone affette da patologie oncologiche saranno sottoposte a una revisione basata sulla documentazione sanitaria. La procedura prevede:

  1. Comunicazione INPS: l’ente previdenziale invierà una richiesta di aggiornamento della documentazione sanitaria.
  2. 40 giorni di tempo per trasmettere i certificati.
  3. Valutazione sugli atti: se la documentazione è sufficiente, l’accertamento si conclude senza visita diretta.
  4. Possibilità di visita su richiesta: il paziente può comunque chiedere un accertamento in presenza.

Questa modifica rappresenta un vantaggio significativo per i soggetti più vulnerabili, evitando loro inutili spostamenti e riducendo i tempi burocratici.

Revisione per le patologie non oncologiche

Per gli altri casi di invalidità civile, nel 2025 rimarranno in vigore le regole attuali, che prevedono:

  • Presentazione della documentazione richiesta.
  • Eventuale convocazione a visita diretta se la documentazione non è ritenuta sufficiente.

Gli amministratori di sostegno e i familiari devono quindi continuare a seguire con attenzione le scadenze per le pratiche di revisione, assicurandosi che i documenti siano completi per evitare ritardi nella conferma dei benefici.

Accertamenti multipli: la nuova semplificazione

L’INPS ha introdotto un’importante novità per chi necessita di più prestazioni assistenziali o previdenziali.

Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, le commissioni mediche effettueranno una valutazione unica per i soggetti che presentano richieste simultanee di:

  • invalidità civile,
  • cecità,
  • sordità,
  • disabilità.

Le commissioni potranno integrare la loro composizione con esperti in diverse discipline per garantire un accertamento completo, evitando ai cittadini di doversi sottoporre a più visite separate.

Questa semplificazione è particolarmente utile per gli amministratori di sostegno, che si occupano della gestione di più richieste per i loro assistiti e possono ora contare su un processo più rapido e meno dispersivo.

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Conclusioni

Le modifiche introdotte dall’INPS nel 2025 rappresentano un passo avanti verso un sistema più efficiente e meno oneroso per i cittadini con invalidità. Tuttavia, il ruolo di supporto garantito dagli amministratori di sostegno rimane essenziale per assicurare la tutela dei soggetti fragili.

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